Damiano
Sento la luce mattutina entrare da le finestre e interrompere la mia bella dormita, apro gli occhi, vedo Victoria girata di spalle dall'altra parte del letto che si e a tolta le coperte di dosso perché probabilmente aveva sentito caldo.
Guardo sui suoi capelli dorati e sempre morbidi al tatto, mi soffermo sul suo respiro lento e regolare, che conosco alla perfezione, scendo con lo sguardo e noto che era venuta a dormire con solo una canottiera e le mutande, mi soffermo sulle sue curve perfette che mi mandano in estasi, potrei stare ore a guardarla e continuare a meravigliarmi per quanto sia perfetto il suo corpo.
Mi sporgo un po' verso di lei e sorreggo la mia testa con la mano in modo da poterla guardare meglio, ha gli occhi serrati, dorme come una bambina, ha le guance rosse e tiene le labbra carnose semiaperte. Sposto l'altra mano verso di lei e le accarezzo i capelli, poi il volto, tutto accompagnato dalle inequivocabili farfalle nello stomaco dovute alla nostra vicinanza. Ripenso a ciò che è successo ieri in piscina, più di preciso a cosa stava per succedere, le nostre labbra così vicine, i nostri corpi attaccati...la mia mente vola indietro nel tempo e mi ricordo della prima e unica volta in cui abbiamo lasciato che quel nostro desiderio prevalesse su tutto il resto.
Correva il 2017, eravamo ad X-Factor, il giorno prima della finale, erano tutti agitati e presi a fare cose inutili che credevano sarebbero state di aiuto.
Vic, già da quando era piccolissima aveva iniziato a soffrire di attacchi di panico, ogni vota che gliene venie uno per lei è un inferno; respiro corto, sensazione di vomito e un tremolio incontrollabile.
Eravamo in salone tutti insieme quando iniziai a notare la sua agitazione un po' fuori controllo, così per evitare che la situazione peggiorasse decisi di portarla sul balcone per respirare un po' di aria fresca.Usciamo, tengo le sue mani strette nelle mie, lei mi guarda con i suoi occhi azzurri come un cielo d'agosto e mi ringrazia per averla portata fuori. La stringo a me e lascio che si tranquillizzi ulteriormente tra le mie braccia, dopo un po' prende fiato e mi dice "sai...mia mamma capiva sempre quando stavo per avere un attacco di panico e proprio come te provava a fare di tutto pur di darmi conforto, da quando è morta non mi ero mai sentita così capita da nessuno, ma ora ho te...non so, mi fai sentire protetta, proprio come mi sentivo con lei...sono felice di riuscire a provare di nuovo questa sensazione".
Man mano che parlava il suo sorriso si faceva sempre più grande e brillante, stessa cosa anche per il mio, non ebbi il coraggio di dire nulla, perché niente sarebbe potuto essere all'altezza di ciò che mi aveva appena detto, quindi mi limitai a prendere il suo viso tra le mani, sistemarle una ciocca di capelli dietro l'orecchio, e avvicinare un po' il mio volto al suo, aspettando che lei facesse lo stesso, finché finalmente le nostre labbra si scontrarono...Vic si sveglia e si gira verso di me, questo ferma i miei pensieri e mi riporta alla realtà, ma non del tutto perché in men che non si dica mi ritrovo catturato dal colore lucente dei suoi meravigliosi occhi, con il fiato mozzato e incapace di proferire parola, ogni volta che succede sembro uno scemo, ma non posso farci nulla, lei mi fa questo effetto.
Mi sorride e con un sorrisone stampato in faccia mi dice "Buongiorno coglione, come stai questa mattina?" io faccio uno sbuffo misto ad una risata...ah, la sua solita delicatezza.
Le rispondo che sto "Stranamente bene" è come se mi fossi tolto un peso di dosso. Non che Giorgia fosse effettivamente un peso, perché l'ho sempre amata tantissimo, però sento come un senso di libertà.Comunque, decidiamo di alzarci, prepararci al volo e raggiungere gli altri. Victoria circa a metà giornata chiama Giorgia, le sento parlare per un bel po', sono felice che siano così legate e soprattutto mi sento sollevato nel sentire Giorgia con una voce felice e squillante.
Passiamo la giornata come sempre a scrivere e comporre musica, poi la sera decidiamo di andare in un pub a divertirci e bere un po'.
Thomas ed Ethan sono già pronti, io appena finisco di mettermi la matita sugli occhi esco dalla mia camera, e facendolo vedo Victoria nella stanza di fronte ferma, davanti allo specchio, con un vestito rosso un po' attillato, che tiene le mani attorno alla vita, come a volersi coprire. Ma Dio mio...che bella che è.
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for your love
Romance"Dopo altri momenti di silenzio, a guardarci con le lacrime agli occhi decise di interrompere la quiete e disse queste testuali parole "Victoria nessuna ragazza sarà mai importante come lo sei tu, mai e poi mai qualcun'altra prenderà il tuo posto, p...