.che diamine!.

46 14 16
                                    

Jimin salì le scale del piano superiore.
Poi lentamente aprì la porta.

"Hey, Jay?", lo chiamò in un sussurro.
"Sei sveglio?"

Jay non rispose.

"Jay? Sono Jimin"

Il ragazzo decise di entrare in camera.

Si avvicinò al suo letto.

"Jay? Dai, svegliati", gli disse scuotendolo dalla spalla.
"Devo raccontarti una cosa stupenda che mi è capitata ieri sera"

Niente. Nessuna mossa da parte di Jay.

"Oh, andiamo Jay! Non puoi restare per sempre sotto le coperte!", esclamò spazientito Jimin tirandogli via la coperta di dosso.

E in quel momento avrebbe voluto fermare il tempo.

"Merda, Jay!"

Jay aprì occhi.
Sbadigliò.
Era tranquillo lui.

"Che c'è? Chi sei?", mormorò stropicciandosi gli occhi ancora assonnati.

"Sono Jimin!"

Jay si alzò dal letto.

"Oh no, ti prego!", esclamò Jimin coprendosi gli occhi.

Jay non comprese quel suo gesto.

"Cosa?", gli domandò perplesso.

Jimin gli indicò un punto basso con un dito.

Jay seguì il dito del ragazzo.

E dopo aver capito spalancò gli occhi arrossendo.

"Che diamine! Un'altra volta!", esclamò mettendosi un cuscino davanti.

"Ma non... non dormi vestito? Voglio dire, almeno con i boxer...", balbettò Jimin non riuscendo a staccare gli occhi dal cuscino.

"Credimi, ieri ero talmente fuori di me che mi sono tolto tutto quello che indossavo prima di mettermi sotto le coperte", gli rispose Jay.

Poi si avvicinò a Jimin.

"E dimmi", sussurrò spostando solo di poco il cuscino, "Lo vuoi toccare?"

Jimin non credette ai suoi occhi.

"Ehm...", balbettò imbarazzatissimo.

'Jimin, non guardare giù, non guardare giù, non guardare giù... oh cazzo!'

Ad un certo punto si ritrovò con la mano destra che sfiorava il cuscino che teneva proprio lì accanto il suo migliore amico.

Jay cominciò a ridacchiare con gusto.

"Hey hey, Jimin?? Stavo scherzando!", gli disse poi allontanandosi da lui.

Dopodiché prese i boxer da terra e li indossò.

Jimin era lì. Fermo. In mezzo alla stanza. Senza parole.

"Allora? Cosa mi devi dire, amico?", gli chiese Jay.

Jimin ritornò in sé.

"Beh, ecco... ieri sera", cominciò a raccontargli.

Poi non riuscì a trattenere un sorrisetto soddisfatto.

Poi non riuscì a trattenere un sorrisetto soddisfatto

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"Ehm... al luna park, io e Jungkook... abbiamo..."

Jay spalancò gli occhi.

"Nooo!!", esclamò incredulo. "Non dirmi che voi due... l'avete fatto??"

Jimin chiuse gli occhi, ma non smise di sorridere.

"Oh cazzo, non ci credo!", esclamò ancora Jay.

"Fatto cosa?", domandò all'improvviso Hongjoong.

I due ragazzi si voltarono di colpo, saltando in aria per lo spavento.

"E con chi poi?", domandò ancora Hongjoong entrando in camera.

Jimin si zittì arrossendo nuovamente.

"Ehm.. Jimin mi stava raccontando quello che avete fatto voi ieri sera... quando io me ne sono andato.", disse Jay cercando di sembrare convinto.

Hongjoong socchiuse gli occhi, serio."Mmh... okay"

"Posso parlarti un momento?", domandò poi a Jay.
"Si tratta di una cosa seria"

Jay lo guardò perplesso.
"Una cosa seria?", gli domandò guardando poi anche Jimin.

Jimin alzò le spalle confuso.

"Si tratta di Bobby", disse Hongjoong chiudendo la porta.

Jay s'incupì all'istante, appena sentì il suo nome.

"Va bene. Ti ascolto."

•ɴᴏɴ ꜰɪᴅᴀʀᴛɪ ᴍᴀɪ ᴅᴇʟ ᴛᴜᴏ ᴍɪɢʟɪᴏʀᴇ ᴀᴍɪᴄᴏ•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora