Non avevo tempo di baloccarmi.
Anche se ero solo una piccola ape, mi avevano chiesto aiuto, e non potevo perdere tempo.
Tuonela si estendeva ampia di fronte ai miei occhi, una landa troppo scura e fredda, sterminata, che mi avrebbe schiacciata senza rimorso. Il vento violento non poteva annullare l'irreale silenzio, rotto solo dalle onde minacciose del fiume cosparso di piume nere.
Scesi senza fretta. In quell'immensità, non sapevo nemmeno dove andare.
Poi la scorsi. Un punto minuscolo in lontananza. La madre, inginocchiata accanto al corpo ancora freddo del figlio, intenta a sussurrare una disperata preghiera.
E io avrei risposto.