"È come quando da piccola hai paura del mostro sotto il letto.
Nella tua testa senti dei passi immaginari avvicinarsi sempre di più a te, e tu inizi a sentire il terrore, mentre senti un nodo alla gola e la saliva mancare.
Hai paura del mostro, e ti nascondi, per non farti trovare.
Ti nascondi da lui.
Ma lui ti trova.
Ti trova sempre.
Non puoi scappare da lui.
E, nonostante vuoi scappare e nasconderti, lui ti raggiunge, e inizi a far ospitare il mostro dentro di te.
Lui ti soffoca pian piano, raggiunge il petto fino ad arrivare alla gola.
Raggiunge la tua mente, e lui si nutre di quella.
Stai soffocando.
Ma glielo lasci fare.
Hai ospitato il mostro sotto il letto dentro di te."Avete presente quella sensazione quando state dormendo e vi sembra di cadere dal letto?
Ecco, perché io l'ho appena provata.
Non ricordo con esattezza il sogno che stavo facendo, ma ricordo solo che mi sono svegliata di scatto quando mi sono sentita cadere.
È una sensazione del tutto odiosa.
Il sole entra nella stanza, illuminando ogni oggetto presente in essa.
Non sono una persona pessimista che dice "oggi sarà una brutta giornata", spero soltanto che sia una bella giornata.
O, semplicemente, detto in altre parole, non mi aspetto nulla.
Mi posiziono seduta nel letto, massaggiandomi le tempie delicatamente, per poi sbadigliare un'ultima volta prima di alzarmi.
Scendo al piano di sotto, nel quale trovo mia madre che prepara la colazione.<<Waffel alla vaniglia, i tuoi preferiti>> esclama, con un vassoio in mano, non appena si volta e si accorge della mia presenza.
Amo i waffel alla vaniglia, e mamma me li prepara sempre.
Mi siedo, con un sorriso sul volto.<<Grazie mamma>> la ringrazio, e lei mi regala uno dei suoi sorrisi.
Mi porta il piatto con i waffel, e anche un bicchiere con una spremuta d'arancia.
<<Sempre tutto completo, vedo>> dico.
<<Oggi pomeriggio dovrai andare a fare la terapia>> mi ricorda.
<<Lo so>> dico, sospirando.
A causa di quel pensiero, la mia espressione diventa un po' più cupa, e sento il petto come restringersi.
È già da tanti anni che vado in terapia, da quando ho scoperto della mia malattia.
Ho scoperto all'età di quindici anni di soffrire di una malattia, che passando gli anni capí meglio di che si trattasse.
All'epoca ero ancora una ragazzina, e non ero del tutto a conoscenza di cosa la sclerosi multipla comportasse negli anni a seguire.
Lo inizia a capire pochi anni dopo, quando vedevo dei strani lividi violacei sulle mie gambe, e quando in esse iniziai a sentire delle fitte improvvise.
All'epoca mia madre mi disse che sarei guarita, portandomi e frequentando la terapia.
Ma poi capí che non sarei mai guarita, ma che la terapia serviva solo per rallentare la mia malattia.<<E quando finirai la terapia, andremo in un locale>> a distrarmi da quei pensieri che mi stavano logorando la mente, è Ayla, dietro di me.
<<In un locale?>> chiedo, mentre dò il primo morso al mio waffel alla vaniglia, e lei annuisce.
<<Andiamo a mangiare pizza, ti va?>>
Spalanco gli occhi, e per poco non urlo.
Amo la pizza.
Dopo i waffel alla vaniglia, ovviamente.<<Certo che mi va>> esclamo.
<<Bene, allora ti conviene sbrigarti>>
{...}
Sono seduta su una delle sedie del corridoio, aspettando il mio turno.
Mi guardo intorno, attendendo il momento in cui mi chiameranno.
Abbasso lo sguardo, muovendo le gambe avanti e indietro, quando sento dei passi correre verso la mia direzione.
Alzo lo sguardo, e noto una bambina venire verso di me.
Avrà circa 9 anni, ha i capelli biondissimi e gli occhi così chiari che sembrano il riflesso del mare.
Indossa un vestitino sportivo avvolto da un colore celeste simile alle iridi dei suoi occhi, con delle cornici bianche al bordo del vestitino.
E infine, per completare il tutto, indossa delle scarpette della sua misura, bianche, abbinate perfettamente al vestitino che indossa.
Il suo viso è sorridente, facendo così sembrare i suoi occhi brillare, e solo ora ora mi accorgo che porta dei piccoli orecchini con la forma di una perla bianca, che spiccano con le forme delicate del suo viso.
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𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘜𝘯 𝘉𝘢𝘵𝘵𝘪𝘵𝘰 𝘋'𝘈𝘭𝘪
Romance❗️IN PAUSA❗️ -IN REVISIONE, SI CONSIGLIA DI NON LEGGERE OLTRE IL CAPITOLO REVISIONATO- -La paura, a volte, si impadronisce di te, prendendo il tuo posto- Addison Clark è una ragazza costretta a vivere nel buco nero della paura, a causa della sua...