Sono le 8:30 di sera e, dopo aver cenato dal kebabbaro, siamo tornati ognuno a casa propria per prepararci ad andare in discoteca. Come deciso in precedenza, Greta è venuta a casa mia insieme ad Enzo e Alberico. Siamo andate direttamente in camera mia per provare diversi vestiti, e dopo una mezz'ora abbondante abbiamo deciso cosa metterci: greta un vestito corto un po' estivo e delle ballerine, io (vestita sempre in modo non troppo elegante) invece con le dr martens alte, un paio di pantaloncini neri a vita alta ed una canottiera con il logo della band "The Neighbourhood". Alle 9:45 eravamo pronte e scendemmo giù in salotto, ovviamente eravamo le ultime: ma le donne vanno aspettate, no? Riccardo mi venne subito incontro per salutarmi e insieme agli altri uscimmo di casa. Ho avvertito già tutti del fatto che io mi sballo un po' troppo alle feste e che non si devono allarmare se bevo, se fumo o se litigo con il primo sconosciuto che ho sotto tiro. Oggi mi volevo divertire in modo esagerato e non possono di certo mancare Jacopo, Alberico e Gianluca a fare queste cazzate insieme a me. Siamo giovani e ci comportiamo da tali, come giusto che sia.
Entrammo in una discoteca di nome "Afterlife" e molti andarono subito a ballare, compresa io e Riccardo. Ci stavamo letteralmente strusciando tra di noi, può sembrare abbastanza "sporco", ma infondo è così.
Lui è il solito ragazzo super bello, ma ha qualcosa che lo rende ancora più particolare: è estremamente dolce; la miglior qualità che possa avere un ragazzo. Lo amavo, sì, e non glielo dicevo per finta come fanno le coppie di oggi, a me piacevano molto i suoi modi di fare e lui, nonostante gli inconveniente e i problemi che gli posso tranquillamente causare, mi ama. Non posso essere più felice di così, ho tutto e da oggi sono di nuovo amica con Alberico; meglio di così non può andare.
Sfinita mi allontano da lui per raggiungere il bar e bere insieme ad Albe, mentre Rick si fa a fare un giro per il locale insieme a Francesco. Ho bisogno di rilassarmi parecchio, così inizio a bere un drink, che poi diventararono due, che diventarono sette fino a quando non mi ubriacai completamente. Per peggiorare la situazione, io e Alberico siamo andandi barcollando da Jacopo e ci siamo fumati due canne. Perfetta serata per me, ma pessima serata per Riccardo e Yuri se mi beccassero in quelle condizioni. Sono veramente sballata e a loro non piace quando mi rovino in questo modo, ma cosa ci posso fare se sono cresciuta così? Tanto chi in un modo chi in un altro moriremo tutti quanti: sono convinta che ad ucciderci sarà il karma, strano ma logico.
Dopo due ore di divertimento decidemmo di uscire dal locale e iniziammo a fare un giro per il quartiere di Roma, sempre bellissima come città: la adoro. Finimmo in un parchetto e iniziammo a parlare del più e del meno, mi ricordo che dicevo milioni di cazzate ma non mi ricordo cosa. Molto normale direi, spero solo di non aver detto a nessuno il mio segreto: si allontenerebbero tutti da me.
Tornammo a casa promettendoci di vederci tutti il giorno dopo, Riccardo venne a casa mia.Entrammo a casa tutti e cinque (io, Rick, Albe, Yuri e Enzo) e ognuno andò nella propria camera. Alberico durante i suoi giorni di vacanza deve dormire in camera mia, ma Riccardino l'ha spedito da Yuri: vuole rimanere solo con me, che amore.
Stesi sul letto, ci rendemmo conto di non avere per niente sonno, così iniziammo a parlare di tante cose.
<< Cassie lo sai che ti amo?>> disse ad un certo punto avvicinandosi a me.
<< Anch'io ti amo>> volevo farla corta semplicemente perché davo più importanza alla mia voglia matta di baciarlo.
Mi avvicinai anch'io e lui lo fece di nuovo, si morse il labbro e subito dopo ci passò la lingua. Non può farmi questo, non può farmi scogliere completamente. Sapevo, però, che lo faceva apposta, così iniziai a baciarlo appassionatamente. Le nostre lingue erano intrecciate quando iniziò a toccarmi il seno fino ad arrivare al fondoschiena, durante ciò io con una mano gli toccavo gli addominali e con un'altra i capelli. Si mise sopra di me e continuammo a baciarci, eravamo pronti per compiere questo passo, ci levammo i vestiti e continuammo. Il tutto continuò per un'ora e finalmente posso considerarlo mio, io ero sua ed entrambi eravamo "nostri". Alla fine continuammo a parlare mentre ci coccolavamo, fino a quando non si addormentò per primo. Rimasi sveglia per quaranta minuti circa semplicemente perché volevo riflettere, finalmente sono riuscita ad "aprirmi", forse l'alcool mi ha aiutata un po' ma sono certa che ero completamente lucida durante ciò.
Lo vidi dormire, un piccolo angelo distrutto e con il sonno pesante per la troppa stanchezza. Continuama ad abbracciarmi anche se non se ne accorgeva, sembrava un bambino con il proprio peluche.
<< Sarò felice da farti da peluche. Starò con te per tutta la vita, ti ricorderò momenti splendidi e ti amerò anche se tra un po' di anni sarò rovinata a causa della vecchiaia che si farà sentire di più.>> glielo sussurai accanto all'orecchio con gli occhi appannati per il sonno, ha accennato un sorriso.---------------------------------------------------------------------------------------------
ECCOMI DI NUOVO RAGAZZI/E!
SONO IN RITARDO, MA PERDONATEMI.
QUESTO CAPITOLO E' UN PO' CORTO, MA RICORDATEVI CHE E' LA SECONDA PARTE DI QUELLO PRECEDENTE.
AL PROSSIMO CAPITOLO (SI SPERA DOMANI SERA) E BUONA SERATA A TUTTI/E.
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Insegnami a respirare. || MyDreams & Crookids.||
FanfictionE' una giornata come tante, una vita come tante, una ragazza come tante. Eppure, Cassandra si sente sottosopra. Con amici fuori dal comune, con i genitori assenti, con lo studio sempre in calo. Cassandra spera in una vita migliore.