Capitolo 25:È l'ora di sistemare le cose!

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                   02 Dicembre, Sabato

Stamattina mi sono svegliata con un pò di mal di testa e il braccio mi faceva tanto male ogni volta che lo muovevo solo di qualche centimetro. Iniziai a parlare tra me e me "Forse oggi potrei rimanere a casa e chiarire le cose Lunedì...NO! Oggi o mai più! Ho deciso...". Allora con tutta la grinta che mi venne iniziai a prepararmi per iniziare la giornata. Dopo fatto colazione andai a scuola. Decisi che per prima cosa dovevo chiarire le cose con Michael ed Amber. Mi avvicinai a loro con una faccia seria.
Io:Amber, Michael vi devo parlare!

I 2 non mi risposero e si girarono. Allora io ridissi la stessa fraze, solo con un tono più severo.
Io:Amber...Michael...vi devo parlare!
Amber:Di chi? Di Andrew?! Allora no grazie ma te li puoi tenere i discorsetti su di lui!
Io:Vi volevo chiedere scusa di come mi sono comportata
Michael:Ah bene basta che non inizi a parlare di Amdrew.
Io:Ma perchè ve la siete presa?! Volevo parlarvi di lui perchè ero felice di avere un "ragazzo"! Voi siete gli unici che mi ascoltate!
Amber:Allora perchè non hai parlato di Andrew che ne sò alla tua famiglia! Per esempio a tua madre?!
Io:Io...non ce l'ho più la madre...

Io abbassai lo sguardo. Michael ed Amber si guardarono.
Io:Ero venuta da voi a parlare di Andrew per sfogo. A casa mia nessumo mi sta a sentire. Ogni volta che parlo con mio fratello o con qualcun altro, mi sembra di parlare al muro. Sopratutto in questo tempo. Attila non sta bene e a me dispiace molto.
Michael:Chi è Attila?
Io:Attila è il mio cane. È com me da quando ero piccola ed io ci sono molto legata. Ogni volta che penso a lui e che sta male, inizio a preoccuparmi di perdere un'altra parte di me, come mia madre e io non voglio perdere un'altra persona che è accanto a me da quando ero piccola. Come ora non voglio perdere la vostra amicizia perchè è l'unica cosa che mi può consolare in questo momento...
Amber:Debby...

Amber e Michael si avvicinarono a me e mi abbracciarono.
Michael:Non volevamo che tu fossi triste.
Amber:È solo che tu parlavi di continuo di Andrew che noi ci sentivamo esclusi.
Michael:Anche noi non vogliamo perderti.
Io:Grazie mille ragazzi...

Finito l'abbraccio facemmo pace e ritornammo ad essere amici.
Amber:Debby ti dobbiamo avvisare di una cosa.
Michael:Allyson è ritornata a scuola e non vede l'ora di vendicarsi...
Io:Ad Allyson ci penserò dopo, ora aiutatemi a far capire a tutti che non sono stata io a causare l'incendio.
Amber/Michael:Ok!

Ci dammo il 5 e andammo nel posto dove tutti erano riuniti. Amber prese un megafono e Michael un tavolo. Salii sul tavolo, accesi il megafono ed iniziai a parlare.
Io:Per favore fate silenzio! Ho qualcosa da dirvi...

Ottenni stranamente subito l'attenzione degli alunni...e del professore. Il professore Grinflin si avvicinò a me.
Prof. G:Preskot che vuoi fare?!
Io:Voglio far capire a tutti che non sono stata io ad accendere il fuoco a scuola. Per favore professore, mi dia qualche minuto!

Il professore mi guardò e dopo qualche secondo mi rispose.
Prof. G:Va bene Preskot, ma faccia veloce.
Io:Grazie infinite!

Dopo chiesto il permesso del professore, in mezzo alla folla arrivò anche Maria. Io la guardai e lei mi fece un occhiolino di incoraggiamento. Io le sorrisi in segno di ringraziamento.
Io:Ascoltate bene. Se pensate che sono stata io ad accendere il fuoco a scuola vi sbagliate. Una ragazza, non faccio nomi, mi minacciò di rovinarmi la vita rovinando un oggetto a me prezioso facendolo esplodere con la nitro glicerina. Per evitare ciò, la spinsi e la nitro glicerina andò a posarsi sul pannello elettrico ed esplose causando l'incendio. Quindi non date la colpa a me, ho cercato solo di difendermi. Ovviamente dovevo prima avvisare una persona adulta che avrebbe preso provvedimenti. Facendo così ho peggiorato le cose e mi scuso. Vi chiedo solo di smettere di incolpare le persone quando poi non si sa nemmeno la veritá dell'accaduto. Grazie dell'attenzione.

Tutti quanti si misero a parlare e sembrava che avevo finalmente risolto la faccenda.
Amber:Brava Debby!
Michael:Hai fatto bene a dire tutte quelle cose.
Io:Grazie.
Maria:Continua così Debby e vedrai che risolverai tutto.
Io:Grazie mille.

Ad un tratto tutti si avvicinarono a me e tutti gli alunni mi iniziarono a chiedere scusa per come avevano parlato di me.
Io:Accetto le vostre scuse.

Ad un tratto arrivarono anche le altre 2 ragazze dell'altra volta.
Ragazza1:Scusaci Debby, abbiamo parlato di te molto male.
Ragazza2:Si scusaci per favore.

Le 2 ragazze sembravano molto dispiaciute.
Io:Non vi preoccupate, accetto anche le vostre scuse.
Ragazza1/2:Grazie Debby.

Le 2 ragazze se ne andarono. Ad un tratto il professore prese il megafono ed iniziò a parlare.
Prof. G:Ragazzi, domani ci sarà una piccola festa a scuola per festeggiare le vacanze natalizie che verranno. Non c'è bisogno di vestirsi eleganti, è una semplice festa scolastica.
Io:Non sapevo che le vacanze iniziassero così velocemente e sopratutto che la scuola faceva una festa per le vacanze natalizie!
Michael:Si fa ogni anno.

Fine scuola, tornai a casa. Vidi che Kevin, papà e Stefanie avevano una faccia triste.
Io:Che cosa succede?
Kevin:Debby, ti dobbiamo dire una cosa...
Papà:Riguarda Attila...

Dopo aver sentito il nome "Attila"iniziai a sudare e a tremare. Sentivo che non era una notizia positiva.

Diario di una sognatriceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora