02 Dicembre, Sabato
Stamattina mi sono svegliata con un pò di mal di testa e il braccio mi faceva tanto male ogni volta che lo muovevo solo di qualche centimetro. Iniziai a parlare tra me e me "Forse oggi potrei rimanere a casa e chiarire le cose Lunedì...NO! Oggi o mai più! Ho deciso...". Allora con tutta la grinta che mi venne iniziai a prepararmi per iniziare la giornata. Dopo fatto colazione andai a scuola. Decisi che per prima cosa dovevo chiarire le cose con Michael ed Amber. Mi avvicinai a loro con una faccia seria.
Io:Amber, Michael vi devo parlare!I 2 non mi risposero e si girarono. Allora io ridissi la stessa fraze, solo con un tono più severo.
Io:Amber...Michael...vi devo parlare!
Amber:Di chi? Di Andrew?! Allora no grazie ma te li puoi tenere i discorsetti su di lui!
Io:Vi volevo chiedere scusa di come mi sono comportata
Michael:Ah bene basta che non inizi a parlare di Amdrew.
Io:Ma perchè ve la siete presa?! Volevo parlarvi di lui perchè ero felice di avere un "ragazzo"! Voi siete gli unici che mi ascoltate!
Amber:Allora perchè non hai parlato di Andrew che ne sò alla tua famiglia! Per esempio a tua madre?!
Io:Io...non ce l'ho più la madre...Io abbassai lo sguardo. Michael ed Amber si guardarono.
Io:Ero venuta da voi a parlare di Andrew per sfogo. A casa mia nessumo mi sta a sentire. Ogni volta che parlo con mio fratello o con qualcun altro, mi sembra di parlare al muro. Sopratutto in questo tempo. Attila non sta bene e a me dispiace molto.
Michael:Chi è Attila?
Io:Attila è il mio cane. È com me da quando ero piccola ed io ci sono molto legata. Ogni volta che penso a lui e che sta male, inizio a preoccuparmi di perdere un'altra parte di me, come mia madre e io non voglio perdere un'altra persona che è accanto a me da quando ero piccola. Come ora non voglio perdere la vostra amicizia perchè è l'unica cosa che mi può consolare in questo momento...
Amber:Debby...Amber e Michael si avvicinarono a me e mi abbracciarono.
Michael:Non volevamo che tu fossi triste.
Amber:È solo che tu parlavi di continuo di Andrew che noi ci sentivamo esclusi.
Michael:Anche noi non vogliamo perderti.
Io:Grazie mille ragazzi...Finito l'abbraccio facemmo pace e ritornammo ad essere amici.
Amber:Debby ti dobbiamo avvisare di una cosa.
Michael:Allyson è ritornata a scuola e non vede l'ora di vendicarsi...
Io:Ad Allyson ci penserò dopo, ora aiutatemi a far capire a tutti che non sono stata io a causare l'incendio.
Amber/Michael:Ok!Ci dammo il 5 e andammo nel posto dove tutti erano riuniti. Amber prese un megafono e Michael un tavolo. Salii sul tavolo, accesi il megafono ed iniziai a parlare.
Io:Per favore fate silenzio! Ho qualcosa da dirvi...Ottenni stranamente subito l'attenzione degli alunni...e del professore. Il professore Grinflin si avvicinò a me.
Prof. G:Preskot che vuoi fare?!
Io:Voglio far capire a tutti che non sono stata io ad accendere il fuoco a scuola. Per favore professore, mi dia qualche minuto!Il professore mi guardò e dopo qualche secondo mi rispose.
Prof. G:Va bene Preskot, ma faccia veloce.
Io:Grazie infinite!Dopo chiesto il permesso del professore, in mezzo alla folla arrivò anche Maria. Io la guardai e lei mi fece un occhiolino di incoraggiamento. Io le sorrisi in segno di ringraziamento.
Io:Ascoltate bene. Se pensate che sono stata io ad accendere il fuoco a scuola vi sbagliate. Una ragazza, non faccio nomi, mi minacciò di rovinarmi la vita rovinando un oggetto a me prezioso facendolo esplodere con la nitro glicerina. Per evitare ciò, la spinsi e la nitro glicerina andò a posarsi sul pannello elettrico ed esplose causando l'incendio. Quindi non date la colpa a me, ho cercato solo di difendermi. Ovviamente dovevo prima avvisare una persona adulta che avrebbe preso provvedimenti. Facendo così ho peggiorato le cose e mi scuso. Vi chiedo solo di smettere di incolpare le persone quando poi non si sa nemmeno la veritá dell'accaduto. Grazie dell'attenzione.Tutti quanti si misero a parlare e sembrava che avevo finalmente risolto la faccenda.
Amber:Brava Debby!
Michael:Hai fatto bene a dire tutte quelle cose.
Io:Grazie.
Maria:Continua così Debby e vedrai che risolverai tutto.
Io:Grazie mille.Ad un tratto tutti si avvicinarono a me e tutti gli alunni mi iniziarono a chiedere scusa per come avevano parlato di me.
Io:Accetto le vostre scuse.Ad un tratto arrivarono anche le altre 2 ragazze dell'altra volta.
Ragazza1:Scusaci Debby, abbiamo parlato di te molto male.
Ragazza2:Si scusaci per favore.Le 2 ragazze sembravano molto dispiaciute.
Io:Non vi preoccupate, accetto anche le vostre scuse.
Ragazza1/2:Grazie Debby.Le 2 ragazze se ne andarono. Ad un tratto il professore prese il megafono ed iniziò a parlare.
Prof. G:Ragazzi, domani ci sarà una piccola festa a scuola per festeggiare le vacanze natalizie che verranno. Non c'è bisogno di vestirsi eleganti, è una semplice festa scolastica.
Io:Non sapevo che le vacanze iniziassero così velocemente e sopratutto che la scuola faceva una festa per le vacanze natalizie!
Michael:Si fa ogni anno.Fine scuola, tornai a casa. Vidi che Kevin, papà e Stefanie avevano una faccia triste.
Io:Che cosa succede?
Kevin:Debby, ti dobbiamo dire una cosa...
Papà:Riguarda Attila...Dopo aver sentito il nome "Attila"iniziai a sudare e a tremare. Sentivo che non era una notizia positiva.
STAI LEGGENDO
Diario di una sognatrice
Ficção GeralQuesto libro parla di una ragazza di nome Deborah Flory Preskot, ma tutti la chiamano semplicemente Debby. Debby ha 14 anni e va in 3° media. Cambia scuole molte volte perchè suo padre cambia residenza per motivi di lavoro. Un giorno però Debby va i...