Capitolo 26: Tutto fu risolto

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Papà:Siediti.

Io mi sedetti al tavolo.
Kevin:In tutti questi giorni siamo andati dal veterinario per Attila...
Io:Che cosa gli è successo?!
Papà:Qualche settimana fa avevamo notato che non riusciva a respirare. Non mangiava, non beveva e non faceva altro che dormire.
Kevin:Allora lo abbiamo portato dal veterinaio e ha detto che...
Io:Che cosa ha detto...?

Avevo uno sguardo serio e preoccupato.
Papà:Ha detto che è ormai vecchio e che non resisterà molto a lungo...

Iniziai lentamente a piangere. Kevin mi abbracciò, lo stesso fecero Stefanie e papà.
Io:Perchè non me lo avevate detto prima?
Stefanie:Non volevamo farti preoccupare. Ecco perchè ogni volta che mi domandavi o di papà e Kevin o di Attila non ti rispondevo...

Io detti un bacio nella fronte di Stefanie.
Io:Apprezzo che non vokevate farmi preoccupare, ma non dirmi niente avete peggiorato le cose.
Kevin:Ci dispiace.

Smesso di piangere mi rivolsi a papà e a Kevin.
Io:Possiamo andare dal veterinaio? Vorrei vedere Attila.
Papà:Certo! Dai andiamo.

Ci preparammo e andammo dal veterinaio. Arrivati ci accolse subito il  veterinaio.
Verterinaio:Ciao tu devi essere Debby Preskot.
Io:Salve. Come fa a sapere il mio nome?
Vet:Me ne ha parlato tuo fratello Kevin. Vieni nel mio ufficio, ti devo parlare.

Io andai con il veterinaio mentre papà, Kevin e Stefanie rimasero in sala d'attesa. L'ufficio era molto grande e appese al muro c'erano un sacco di foto di cani e gatti. Io mi misi a guardarle.
Vet:Belli, vero? Sono stati tutti i miei pazzienti...

Poi si avvicinò al muro con una foto in mano e una puntina.
Vet:Ma ne manca uno...

Il veterinaio appese una foto...era la foto di Attila.
Vet:Siediti, vorrei parlarti di Attila.

Io mi sedetti.
Vet:Allora inanzitutto ti volevo dire la buona notizia:gli abbiamo fatto delle operazioni per vedere se migliorava e le operazioni sono andate molto bene.
Io:La notizia brutta?
Vet:Quella brutta è che è vecchio e noi non possiamo farci niente.

Abbassai lo sguardo e cercai di non piangere.
Vet:Lo so immaginavo che è un cane molto educato e bravo. Ci tieni molto a lui, vero?

Io feci cenno con la testa. Dopo un pò di silenzio il veterinaio iniziò di nuovo a parlare.
Vet:Vieni, te lo faccio vedere. In questo momento però sta dormendo, quindi dobbiamo fare silenzio.

Io e il veterinaio andammo nella sala dove lo tenevano. Era dentro ad uma cuccia che stava dormendo come un angioletto. Io mi avvicinai ed iniziai ad accarezzarlo. Ad un tratto si svegliò di un colpo. Mi guardò. A malapena si alzava. Io lo guardavo con le lacrime agli occhi. Stavo cercando di piangere dentro di me. Voi sicuramente direte"è solo un cane, non c'è bisogno di piangere così tanto" ma voi avete un cuore e so che non lo direste mai. Comunque se qualcuno lo dice, lo informo che perdere un cane è come perdere l'amicizia di qualcuno e perdere l'amicizia di una persona a cui tieni molto, non è per niente bello. Senza di lui non vivrei. Iniziai ad accarezzarlo. Lui chiudeva gli occhi perchè sapevo che a lui piacevano molto le carezze. Per salutarmi iniziò a leccare la mia mano. Crollai e la mia forza per trattenere le lacrime diventò debolezza. Ammbracciai forte Attila. Ed iniziai a sussurrargli delle parole.
Io:Non mi abbandonare ti prego. Sei il mio cucciolo e  non lascieró che te ne vada.

Lui iniziò poi a leccarmi la faccia. Non sapevo se ridere o piangere. Poi smisi di piangere e di abbracciarlo. Per salutarlo gli carezzai la testa.
Io:Ciao Attila...

Mi alzai e andai fuori dalla stanza dove il veterinaio mi aspettava.
Vet:Sei felice di averlo rivisto?
Io:Si molto. Grazie.
Vet:Di niente.

Poi cambiai discorso.
Io:E mio fratello gli ha detto altro su di me?
Vet:Certo. Sei una ragazza coraggiosa e inteligente. Sai gestire la situazione, anche quando tragica e che hai un cuore grande.

Mi stavo per emozionare. Poi uscimmo dall'ufficio. Mi aspettavano Kevin, papà e Stefanie.
Kevin:Com'è andata?

Io lo guardai e lo abbracciai.
Io:Il dottore mi ha detto quello che gli hai raccontato su di me. Grazie.

Lui si staccò.
Kevin:Ma che dici?! Non ho detto niente!*dice per non sembrare tenero o troppo dolce*
Io:Sei sempre il solito arrogante! *gli dico scherzando*

Lo spingo piano e lui mi spinge un pò più forte, sempre per scherzare e poi ci mettiamo a ridere.
Papà:Dai andiamo a casa.

Salutammo il veterinaio e andammo a casa.

              03 Dicembre, Domenica

Era il giorno della festa scolastica. Iniziava precisamente alle 16:00. Il braccio mi era magicamente guarito e finalmente potevo togliermi il gesso. Verso le 13:30 ariivarono a casa mia Amber e Michael per farmi compagnia. Iniziammo a giocare alla Wii a Just Dance. Amo quel gioco ed io in tutti i balli presi ★★★★★ stelle! Poi abbiamo fatto merena e ci siamo messi a parlare. Verso le 15:50 ci preparammo e andammo alla festa e mio padre ci accompagnò. Arrivati già c'era molta gente che stava già ballando. Poi davanti a noi arrivò Maria.
Maria:Ciao Debby, Michael e Amber.
Amber:Ciao.
Michael:Ciao Maria.
Io:Maria! Ci sei anche tu!

La abbracciai e lei fece altrettanto. Poi Maria si rivolse a me.
Maria:Hai risolto tutti i problemi?
Io:Si tranquilla.
Maria:Beh a me sembra che hai mancato qualcuno in particolare...

Marua guardò Andrew per indicarmi che dovevo risolvere la faccenda con lui.
Io:Hai ragione. Ora vado.

Andrew era da solo in disparte. Strano che nessuna ragazza, compresa Beth, gli abbia chiesto di ballare. Mi avvicinai ed iniziai a parlargli.
Io:Andrew...

Lui si girò.
Io:Mi...volevo scusare per quello che ho fatto, non volevo. Come ti ho già detto volevo solo conoscerti ed hai ragione, non era il modo migliore.

Poi lui si alzò e mi abbracciò.
Andrew:Mi scuso anch'io. Sono stato troppo duro con te. Non mi dovevo arrabbiare così tanto.

Allora facemmo pace quando ad un tratto arrivò Beth.
Beth:Lascia stare il mio Andrew!

Prese il braccio di Andrew e se lo strinse. Poi Andrew si arrabbiò con Beth
Andrew:La vuoi smettere di dire che sono il tuo ragazzo?! Non mi interessi!

Beth rimase scioccata. Mi guardò male ed io la guardai con una faccia da vincitrice. Lei se ne andò arrabbiata e offesa. Poi mi girai e vidi che papà e Maria stavano parlando. Ho detto"stanno proprio bene insieme. E se...". Corsi verso di loro.
Io:Papà, lei è Maria. Maria, lui è papà.
Maria:Oh si già ci siamo presentati.

Poi presi per il braccio Maria e la portai per un secondo lontano da papà.
Io:Ti interessa?
Maria:Chi scusami?!*diventa rossa*
Io:Ma secondo te con chi stavi parlando prima?!
Maria:Tuo padre?! No! Non mi interessa!*ridiventa rossa*
Io:Invece si! Guarsa come sei rossa! Eddai avete la stessa età e siete tutti e due giovani!
Maria:Forse...potrebbe piacermi...
Io:Allora vai a parlargli!

La spinsi verso di papà ed iniziarono a parlare mentre io, Amber, Michael ed Andrew ballavano cone pazzi! Ad un tratto vedemmo il ragazzo strano (quello che faceva gli scherzi a tutti e poi se ne andava correndo) che stava ballando come un pazzo. Io, Amber, Michael e Andrew lo guardavamo scioccati. Ad un tratto vedemmo che anche i professori stavano ballando come matti che facevano addirittura la mossa del rigatore! Noi li guardavamo ancora più scioccati del ragazzo.
Io:Certo che questa scuola è proprio strana...
Amber:Ve l'ho sempre detto!
Michael:Dopotutto, siamo alla Princeton Hight school...

Ci guardavamo per un secondo. Poi alzammo le spalle nella serie"facciamo finta di niente"e rincominciammo a ballare.

Finalmente tutto si era risolto~♥

Diario di una sognatriceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora