SABATO 30 MARZO
Mi svegliai a causa del rumore del mio telefono. Era mattina e la ragazza dura mi mandò un messaggio in cui mi avvisava che sarebbe tornata lo stesso pomeriggio dal viaggio che fece con suo padre.
Io risposi che l'avrei aspettata al centro commerciale per poi andare a mangiare qualcosa insieme.
"Akane, Mizuki... oggi non pranzerò a casa, verso le 2 devo andare al centro commerciale... mangerò lì, quindi voi mangiate pure da sole, non preparate nulla per me." Dissi alle mie sorelline.
"Con chi mangerai? Ti sei trovato finalmente una ragazza?" Mi chiese Akane.
"Che domande stupide, figuriamoci se uno come lui si è veramente trovato una ragazza, se così fosse lei sarebbe pazza." Disse Mizuki ridendo.
In effetti Kiyomi è una ragazza che si differenzia molto dalle altre, quindi non ha tutti i torti. Ma è proprio questo che mi ha colpito di lei, magari a primo impatto sembrerebbe che non mi sopporti e che non mi vorrebbe tra i piedi, ma in realtà non è così, il suo carattere è difficile da comprendere, nemmeno io l'ho ancora compreso fino in fondo... però penso che con il tempo lei possa anche cambiare e stare meglio con se stessa. Si vede lontano un miglio che Kiyomi odia se stessa... pensai...
"Lasciamo stare... ve ne parlerò più avanti. Ora mi devo preparare, mancano 2 ore, ma vorrei anche giocare con i videogames." Dissi salendo in camera mia.
In quella prima settimana di vacanze non feci assolutamente nulla, stavo tutto il tempo a leggere i manga, a giocare con i videogames, a suonare il violino oppure guardavo anime. Avevo proprio preso quel periodo come se fosse un momento di relax estremo. Non ero nemmeno uscito di casa per incontrarmi con qualcuno, infatti era dal ballo di fine anno che non vedevo gli altri. Non sapevo come era andata a finire tra Tadashi e Yuriko, onestamente speravo che fosse finita bene tra di loro e che si fossero messi insieme... ma non andò così.
TADASHI NON RIUSCÌ A TROVARE YURIKO PERCHÉ CASUALMENTE SE NE TORNÒ A CASA
Ho sempre avuto molta sfortuna con il tempismo, questa è una cosa che non ho mai sopportato. Tutto ciò me lo disse lo stesso giorno per telefono, ma qui ho preferito dirlo ora senza seguire l'ordine cronologico degli avvenimenti di quel giorno.
ORA CONTINUO NORMALMENTE
Si stavano per avvicinare le 2 del pomeriggio, quindi uscii di casa per andare ad aspettare la ragazza dura.
Una volta arrivato al centro commerciale un bambino mi salutò, come se gli stessi molto simpatico. Capii poco dopo che in realtà era il fratello minore di Tadashi, infatti era lì con lui."Gabriel, che ci fai qui?" Mi chiese Tadashi.
"Sto aspettando Kiyomi, dopo andremo a mangiare in quel ristorante." Dissi indicando il ristorante dietro di lui.
"È proprio dove stiamo andando noi, che ne dici se ci unissimo a voi?"
"Non penso che ci siano problemi, fate pure..." risposi.
"Grazie... quindi tu e Kiyomi uscite insieme, eh?" Mi disse con un sorrisino strano.
"Sì... usciamo insieme..."
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GENJITSU- La realtà in cui sono cresciuto è una bugia
RomanceQualcuno si sarà mai chiesto se tutta la sua vita, tutto ciò che sapeva di sé stesso fosse reale? Gabriel, un ragazzo orfano nato in Italia e adottato da una famiglia giapponese se lo è chiesto molte volte. Non si sarebbe mai aspettato che un anno s...