Capitolo 2.

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//15 settembre.

Il giorno dopo sarebbe iniziata la scuola, che bello.
Mi ero appena svegliata, erano le 10.15 circa.
Afferrai gli occhiali, mi infilai le ciabatte ai piedi e decisi di dirigermi in cucina per fare colazione.
-"Ma buongiorno!" Esclamò Hazel sorridendo.
-"Buongiorno..." Le risposi borbottando assonnata.
-"Oggi ti porterò un po' in giro a visitare Brighton, ti va?"
Annuii felicemente. Intanto mi sedetti sullo sgabello e Hazel mi porse la tazza di thè caldo al limone e miele davanti, il mio preferito.

Dopo aver finito la colazione, andai a farmi una doccia e a cambiarmi. Indossai una gonna corta verde militare a vita alta, un top crop nero e un paio di vans total black. Misi le lenti a contatto, negli occhi color blu oceano che avevo, piastrai i miei lunghi capelli biondi, appoggiati sulle spalle e che scendevano giù fino alla pancia, e mi misi la collanina che mia madre mi regalò quando avevo 9 anni, a forma di stellina e l'anellino al naso. Il nostril era l'unico piercing che avevo, nonostante li amassi tantissimo.

Finito di prepararmi scesi al piano di sotto e vidi Hazel che mi aspettava di già. Uscimmo di casa e un caldo devastante ci avvolse. Nonostante il periodo, la temperatura era comunque molto alta. Mi portò al molo di Brighton, in spiaggia, al parco e infine ci dirigemmo al centro commerciale, dove mi comprò un po' di vestiti.
Dopodiché decise di mostrarmi la scuola in cui sarei andata. Era alquanto grande e dall'esterno pareva moderna. Avrei dovuto prendere l'autobus per arrivarci.

Alle 2.00 in punto entrammo dal Mc Donald per pranzare.
Durante quella mattinata riuscii a conoscere meglio Hazel. Era una persona davvero dolce e speciale, mi trovavo benissimo con lei.
Non cercava marito, aspettava semplicemente la persona giusta nel momento giusto, ma stava bene così, non era disperata. Aveva una sorella, con cui però non parlava da parecchi anni a causa di un litigio, apparentemente serio e anche i suoi genitori erano morti. Anche i suoi in un incidente d'auto.

Per le 15.00 tornammo a casa, soddisfatte del nostro pranzo e decisi di farle sentire come suonavo il piano. Hazel aveva un piano nel soggiorno, anche lei aveva questa grande passione. Ci sedemmo sulla panca ed io posai le miei dita sui tasti del pianoforte. Ad un tratto, presi coraggio e iniziai a suonare "Kiss the rain" di Yiruma. Dopo un po' notai le lacrime rigare il volto di Hazel ed iniziò a suonare con me. Conosceva pure lei quella canzone e fu un esperienza bellissima poterla suonare insieme.

Passammo tutto il pomeriggio attaccate al piano, a suonare diversi pezzi.
Per le 8.00 decidemmo di cenare. Ordinammo una pizza e guardammo un film in televisione. Appena finito mi diressi a letto, perché il giorno dopo sarei dovuta andare a scuola, volevo riposarmi per bene. Quindi salutai Hazel baciandole la guancia ed augurandole la buona notte, mi misi il pigiama e mi infilai sotto le coperte. Prima di chiudere gli occhi baciai la foto di me ed i miei genitori che avevo posato sul comodino. Dopo circa 10 minuti mi addormentai.

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Ecco il secondo capitolo, leggermente più lungo rispetto al primo. Spero vi piaccia.
Besos:)

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