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FLASHBACK

(**Ascolta The Beach  instrumental- Lil Swervo)

 *nessuna prospettiva*

Italia, 21 Luglio 2010

Il sole scottava sulla sabbia e l'acqua cristallina fluttuava, era una giornata afosa e sicuramente estiva, la spiaggia era colma di persone che si divertivano a fare il bagno e a prendere il sole. La bambina dai capelli scuri era seduta sulla riva del mare, con le ginocchia al petto e i piedi immersi nella sabbia bagnata, attendeva che le onde trascinassero l'acqua verso di lei, così da bagnarsi i piedi, giocherellava con la punta delle dita immergendole nel terreno, in cerca di conchiglie.

«Tesoro! Vieni, lo vorresti un nuovo amico con cui giocare?» aveva chiesto l'uomo alto dai capelli corvini e ricci, avvicinandosi a sua figlia.

«Arrivo, raccolgo soltanto quella conchiglia con le righe, sembra molto rara!» si era eccitata nel vede quel regalo che la natura aveva voluto farle, la conchiglia era abbastanza piccola, ma presentava delle venature di scarlatto molto particolari, lei amava raccogliere le conchiglie e collezionarle, ne aveva moltissime, molte simili tra loro, ma ne era molto affezionata. Doveva avere anche quella, nonostante avrebbe scoperto essere uguale a qualcuna che già aveva a casa.

«Fai in fretta, però. Dopo prendiamo un gelato, se ti muovi.» aveva urlato mentre si allontanava, tornando al loro ombrellone.

Alla parola gelato, si era sollevata per raggiungere la sua famiglia riunita, ognuno sul proprio telo da mare, la sorellina di 5 anni giocava con la sabbia accanto a sua madre che prendeva il sole. Suo padre stava, ora, parlando con un uomo calvo molto più alto di lui, e accanto al signore c'era un ragazzino poco più grande di lei, forse di due o tre anni in più, aveva i capelli scuri e dei grossi occhi blu. La giovane ragazza si era avvicinata a suo papà, seguita dalla sua sorellina più piccola, che l'aveva raggiunta una volta in superficie.

«Oh eccoti. Ti presenti il Sig. Ferrari- le aveva accarezzato la testa e lei gli aveva sorriso timidamente- lui, invece, è suo figlio, è un pò più grande di te, ma sono sicuro che andrete d'accordo. Potete giocare assieme, mentre faccio due chiacchiere di lavoro con il Sig. Ferrari, che dici?» le aveva chiesto amichevolmente alla figlia che stava ispezionando il ragazzino di fronte a lei. Avevano entrambi annuito e il ragazzino le aveva sorrido facendo una piccola smorfia.

«Mi raccomando, Blue, sei il più grande, comportati da tale.» lo aveva avvertito il padre dandogli uno strano soprannome al quale la bambina non aveva fatto molto caso.

«Ti piacciono le conchiglie?» aveva chiesto la più piccola, rimanendo ferma a fissarlo.

«Non molto, se avete una palla potremmo giocarci nell'acqua...» aveva proposto il ragazzo facendo spallucce, le due sorelle avevano annuito indicando l'oggetto sferico, per poi andarlo a recuperare per giocarci.

La madre si era alzata e messa seduta per controllarli, durante la temporanea assenza di suo marito. I bambini sembravano andare d'accordo, nonostante le differenze di età.

«Verrete anche domani, Giacomo?» aveva chiesto la sorella maggiore, sembrava essere anche la curiosa.

«Uhm, non credo. Tra qualche giorno partiamo per andare in America, ci trasferiremo lì.» aveva spiegato facendo annuire la ragazzina dai capelli lunghi e mossi.

«Wow che bello, mi piacerebbe andare a vivere lì un giorno.»

Lei amava l'America, seppure non l'avesse mai visitata, era fissata con la lingua inglese e le serie americane, il suo sogno era poter vivere in quel posto magico e così diverso dall'Italia, lui stava andando davvero, stava facendo ciò che avrebbe tanto voluto fare anche lei.

The dawn of destiny. H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora