3- A new beginning ends early

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New beginning ends early

-cazzo non sono ancora arrivata e mi fanno male le gambe-

disse a bassa voce mentre imprecava mentalmente.

Le sue gambe stavano per cedere e il fiato non reggeva più, la macchina alle sue spalle non voleva saperne né di rallentare né di girare o frenare o fare qualsiasi altra cosa che non sia tenere quella stessa distanza da lei, finalmente vedeva la scuola ma non vedeva Jackson. Si aggrappò al cancello e lo aprì di getto, la Opel nera che la seguiva svoltò e a quel punto capì che le probabilità che quello fosse Jhon erano salite all'90%.

Stava lentamente riprendendo fiato, mentre si avvicinava all'entrata dove intravide Jeckson, accennò ad un sorriso ma poi intravide quella parrucca bionda di Virginia, mille idee le vennero in mente, tutte negative però. Era evidente che Jackson era un po' scocciato ma lei non pensò questo. Si sentiva ferita, pensò che lui la avesse invitata per vederlo con Virginia nonostante sapesse che Virginia non perdesse occasione per fare la reginetta.

Io l'ho sempre detto che se tutti potessero avere la mia visuale dall'alto magari capirebbero un po' più di cose e tante cose si potrebbero evitare, ma io sono l'unico a essere stato graziato di questo dono ma voi potete fare le risate malefiche e io no, vorrei piangere, no scherzo, va bhe torniamo a Kimberly e Jackson.

Affranta e delusa se ne andò, sperando vivamente che quella Opel non era ancora lì, ma poco prima che superasse il cancello, non facendolo neanche a posta Jackson girò lo sguardo verso Kim e gridò il suo nome ma lei fece finta di nulla. Le corse incontro e la afferrò per il braccio, aveva capito il perché stesse tornando indietro, pensò subito che lei avesse pensato ad una presa in giro.

-so che tu e Virginia non andate d'accordo e poi lei non capisce nulla di musica, non la avrei mai invitata, è venuta lei, non le avevo detto nulla-

-Jackson cosa dici-

disse la parrucca bionda.

Vi state chiedendo perché la chiamo parrucca bionda? È palese che io "stia dalla parte"di Kim e lei pensa che sia talmente tinta ormai che i suoi capelli sembrano un parrucca. E questa cosa mi diverte quindi la chiamo parrucca bionda.

Sentendo quelle parole però Kim capì che si era comportata da bambina e rimase in silenzio

-la macchina è qui andiamo?-

stando sempre in silenzio si incamminarono loro due e Jackson lanciò uno sguardo omicida a Virginia, se gli sguardi potessero seriamente uccidere quello sguardo la avrebbe di sicuro uccisa.

In macchina ruppero un po' il ghiaccio parlando un po' di musica e dei propri gusti in generale dopo essere arrivati d'avanti all'arena si stampò un sorriso sui loro volti.

-a quanti concerti hai partecipato prima di questo?-

chiese lui fissando d'avanti a se nervosamente, aveva visto d'avanti una grande fila, ma tanto loro avevano i posti riservati.

-loro? O in generale?-

-In generale-

-un po', e tu?-

continuavano a scambiarsi brevi domande e risposte fissando sempre d'avanti a loro, entrambi avevano visto un po' di concerti già ma il pass VIP era la prima volta per entrambi. Ancora Kim non gli aveva chiesto come facesse ad avere il pass VIP, e non gli era neanche passato tanto per la mente di chiederglielo. Quello era il suo piccolo momento di felicità, finalmente, dopo tanti problemi, dopo tante città, finalmente era riuscita ad avere un momento di felicità e aveva la sensazione che la sua piccola amicizia con Jackson non avrebbe comportato nessun altro problema, ma si sbagliava, presto infatti ne avrebbe pagato le conseguenze.

Passarono vicino a tutti quei ragazzi che con frenesia stavano aspettando di entrare di poter guardare il live e invece Kimberly e Jackson saltarono la fila facendo vedere il VIP pass e andarono proprio vicino al palco.

Il concerto fu davvero mitico pensarono entrambi alla fine del concerto mentre andandosene canticchiavano ancore le canzoni sentite poco prima. Entrati in macchina partì subito lo stero, ma lo bloccarono perché dovevano cantare a squarcia gola ancora come due idioti a mio parere.

-ti accompagno a casa?-

gli chiese lui dopo che si furono fermati per prendere fiato

-no a scuola vado da sola a casa-

Jackson sperava in un sì, anche perchè gli dispiaceva lasciarla andare a casa da sola di notte

-ma è tardi-

-sì ma non ti preoccupare me la so cavare-

Kim si stava alterando un po' odiava quando qualcuno metteva in discussione qualcosa che aveva detto lei, ma in quella occasione sapeva anche che chiunque si sarebbe comportato in quel modo, però era pericoloso per lui portarla a casa, se Jhon avesse scoperto che Kim si stava facendo una vita avrebbe fatto di tutto per fargli passar l'inferno, alla fine accettò, la serata era andata bene fino a quel punto quindi perché sarebbe dovuta peggiorare? Penso lei.

-grazie ci vediamo lunedì a scuola-

lei annuì con la testa e poi la salutò.

Come tornò a casa però non trovò una bella sorpresa, la madre era in cucina circondata da alcool, non che la madre fosse un alcolizzata ma in quella occasione si era lasciata andare un po' troppo.

-mamma cosa è successo-

si mise ad urlare Kim, la madre aprì gli occhi lentamente e vide la figlia davanti a se che stava benissimo e non come lei pensava

-Kim stai bene? Sei viva? Non ti ha preso lui?-

le disse molto allarmata Charlotte prendendola dalle spella e scuotendola vertiginosamente, quendo si fermò Kim ebbe la sensazione di aver bevuto per 10 ore di seguito e poi di esser presa a pugni.

-mi stai uccidendo tu ora ,sappilo-

-scusami-

Charlotte la abbracciò più forte che poteva

-anche ora...mi spieghi che cazzo ti prende-

alzò il tono Kim, a quel punto la madre capì che stava esagerando un po', però era davvero molto preoccupata.

Dopo essersi calmata un po' Charlotte prese fiato e le spiegò cosa aveva pensato: cioè che dato che aveva visto passare d'avanti casa una Opel nera come quella di Jhon e vendendo che non rispondeva al telefono la prima cosa che le venne in mente era che le poteva essere successo qualcosa.

-MAMMA- iniziò la frase urlando per poi calmarsi -ti vorrei ricordare che era ad un concerto, non ho sentito il telefono perché i bassi mi rimbombavano nel petto per il volume della musica ed era impossibile distinguere quindi l telefono dalla musica- prese fiato - per la Opel non mi sono accorta di nessuna Opel- mentì però dopo.

In realtà si accorse di quella Opel, ma preferì lasciar perdere, non voleva farla preoccupare ancora di più e inutilmente per giunta.

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Buon salve gentaglia

non posso seriamente crederci che sono arrivata a 104 visualizzazioni, volete farmi prendere un colpo al cuore? Però continuate così eh

Vi piace il capitolo? Lasciate un commento please e vorrei consigliarvi di leggere una storia che a me ha colpito molto, e chi l'ha scritta oltretutto è anche molto bravo a scrivere a parere mio. Si chiama un nerd qualunque di "REVjimmySULLIVAN". http://www.wattpad.com/story/33560686-un-nerd-qualunque

Bye bye -Kris

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 06, 2015 ⏰

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