mi spogliai da quello scomodo vestitino e indossai una delle tante felpe che Jacob scordava sempre a casa mia,presi una sigaretta che posai tra le labbra e l'accesi,sentii il mio telefono squillare e pensai subito ad un altra chiamata di mio fratello ma quando vidi che il mittente era sconosciuto mi stranii immediatamente
"pronto"
passarono dei secondi di silenzio e quando sentii la voce dello sconosciuto il mio sangue si geló
"piccola..."
sentii una lacrima scendere e altre che la seguirono
"Lea..."
"c-cosa vuoi ?"
"mi era mancata la tua voce piccola"
non risposi,il mio stato di shok non me lo permise
"anche se non mi rispondi e dan ti ha già avvertito,ti ho chiamato solo per informarti del mio ritorno e ti voglio rivedere."
"Dante,è passato tanto tempo e-"
"no,non dirlo,facciamolo per theo"
"non nominarlo!,se non fosse per te e la tua gang,non ci troveremmo in questa situazione"
"voglio rimediare"
"è troppo tardi"
riattaccai la chiamata e scoppiai in un pianto isterico,mi lasciai cadere per terra e avvolsi le mie gambe con le mie braccia,sentii i miei occhi appesantirsi e il buio prese il sopravvento.Jacob POV
Perché mi preoccupo tanto per una ragazzina che mi scopo,da quando sono diventato così sentimentale,da quando la conosco mi ha creato solo problemi e ora mi ritrovo alle 3 del mattino sotto il portone del suo appartamento
Provai a bussare ma non ricevetti risposta,così decisi di usare le chiavi di riserva che avevo,aprii la porta e la vidi:seduta per terra addormentata,mi avvicinai a lei e la presi a mo di sposa,riconobbi la mia felpa che indossata da lei risultava ancora più bella.
" c-cosa ci fai qui?''
Non risposi ma la osservai solamente,i suoi occhi erano gonfi e il trucco era colato
Aveva Pianto...
"Perché hai pianto?"
"Non sono affari tua ma ti ripeto cosa ci fai qui"
"Volevo vederti"
"Non ho voglia di scopare,ti avverto"
Vorrei urlarle addosso che per me lei è più di una scopata e che starei ore a parlare con lei o semplicemente guardarla e sarei il ragazzo più felice al mondo,ma queste parole non uscirono dalle mie labbra,mi accoccolai con lei sul letto e ci addormentammo abbracciati.La luce del sole filtrava dalla finestra,guardai l'ora sul cellulare e mi resi conto che fosse abbastanza tardi,mi alzai delicatamente dal letto per non svegliare lea e uscii di casa.
Tornai a casa e non rimasi sorpreso nel trovare la mia "famiglia " fare colazione felicemente
"Casa nostra non è un hotel dove puoi venire quando ti pare,dovresti iniziare a mettere la testa apposto" mio padre con la sua voce autoritaria iniziò il suo solito monologo insopportabile,alzai gli occhi al cielo e mi diressi verso la mia camera
Da quando si era risposato mio padre era diventato ancora più insopportabile,sua moglie e suo figlio sono due palle al piede che lo vogliono solo per i suoi soldi ma a lui sembra andar bene visto che li tratta meglio di me,anche prima che se ne andasse mia madre mi ha sempre odiato ma non ho capito mai il perché.🦋🦋
Non vedevo Lea da sabato e sentivo la sua mancanza,non rispondeva né ai messaggi e né alle telefonate così la prima cosa che feci appena arrivato a scuola fú dirigermi verso il suo armadietto,la vidi parlare con le sue amiche,l'uniforme le fasciava il corpo come se le fosse stata cucita addosso e il suo bellissimo viso non era coperto dal suo solito sorriso che mi riempie il cuore di un emozione da me sconosciuta,
Mi avvicinai a lei e notai le amiche guardarmi incuriosite
"Posso parlarti?"
Lei mi fisso con i suoi bei occhietti per qualche secondo fino ad accettare,le sue amiche si allontanarono
"Che vuoi?"
"sabato...,non mi hai detto perché stavi male"
lei fece un sospiro rumoroso e la vidi innervosirsi
"senti Jacob,non ti devo spiegazioni e non te le darò,quindi non insistere perché non riceverai nessuna risposta"
la osservai sputare quelle parole taglienti che mi trafiggevano una ad una e i suoi occhi freddi che a differenza di tutte le volte non mostravano nessuna emozione
mi allontanai velocemente,sentii la rabbia mischiata alla tristezza salire dentro di me ma feci di tutto per reprimerla.
entrato in classe mi sedetti al fianco di Allison che iniziò a a blaterare qualche parola tranquillamente ma io troppo distratto a pensare ad una mora dagli occhi vispi non riuscì ad ascoltare