Capitolo 9

1.2K 53 2
                                    

E ora cosa fare? Come comportarsi? Era stata beccata in una posizione molto delicata, ovvero a cavalcioni sui fianchi di Camila mentre la fissava intensamente. Doveva distogliere l'attenzione da quello, così fece l'unica cosa che le venne in mente per uscire pulita da quella scomoda situazione. Lasciò andare il cumulo di neve dritto sulla faccia di Camila, prima di rotolare di lato.

"Non l'hai fatto sul serio!" Disse Camila stupefatta, dopo aver sputacchiato un po' di neve che le era finita in bocca. Non si aspettava che la cubana si vendicasse di fronte alla sua ragazza, salendole a sua volta a cavalcioni addosso e riempiendola di neve. Lauren non era affatto pronta, e rimase inerme. Sentiva solo il calore dell'intimità dell'altra sui suoi fianchi, e si trattenne dal spingerli contro quelli del suo capo. Si morse l'interno guancia e fece dei respiri profondi per reprimere quel forte desidero, quell'impulso carnale accecante.

"Dai, Kaki... Lascia stare la nostra ospite e vieni a darmi un abbraccio!" Rise una voce femminile dall'uscio.

Lauren sentì nuovamente la sensazione di abbandono quando la cubana si tirò su, allontanandosi da lei. Si voltò a fissare il suo capo che correva incontro a quella che doveva essere la sua fidanzata. O forse no? Era poco più di una ragazzina, e come non notare la somiglianza tra le due? Era una Camila di qualche anno più giovane.

Non è la sua fidanzata, è sua sorella!

L'illuminazione le strappò un enorme sorriso, nonostante avesse il sedere bagnato e dolorante, fosse stanca e improvvisamente infreddolita. Normani l'aiutò a tirarsi su scuotendo la testa.

"Farti battere così non è da te." Notò l'amica.

"Mi ha solo presa alla sprovvista." Disse massaggiandosi il sedere indolenzito. "Mi sono rotta l'osso sacro." Si lamentò, facendo ridere l'altra.

"Mila, che ci fate ancora lì fuori? Entrate in casa, vi gelerete!" Esclamò un'altra ragazza uscendo dallo chalet. Magari era quella la sua fidanzata. Bionda, bassina ma abbastanza carina.

"Allyyyyy! Mio Dio, da quanto tempo!" Camila le si buttò addosso con poca grazia, rischiando di farla cadere. Anche Dinah ora si era unita ai saluti. Lauren e Normani si avvicinarono piano al gruppo che si era appena ritrovato.

No, non si comporta come se fosse la sua ragazza.

"E chi sono queste due sventole?" Chiese la più piccola delle Cabello, incuriosita.

"Sofi, lei è Normani, la mia fidanzata." La presentò Dinah. Le due si scambiarono una stretta di mano e un sorriso. Poi lo sguardo malizioso di Sofi si spostò su Lauren.

"Quindi tu devi essere la fidanzata di mia sorella... Immaginavo, visto lo spettacolino di prima!" Rise la piccola cubana, porgendole la mano.

"Oh, no, no. Non sono la... Sono Lauren." Disse imbarazzata la corvina, non sapendo cosa dire.

"Sofi, non mettere a disagio la nostra migliore dipendente!" Rise la sorella, entrando in casa subito seguita dalle altre. Sofi squadrò per bene Lauren, trattenendo un sorrisino.

"Quando siete arrivate?"

"Nel pomeriggio. Quando Ally ha sentito che vi raggiungevo, non ha avuto dubbi a venire con me. Ah, per la cronaca, vi abbiamo lasciato le due stanze matrimoniali." Ancora quel sorrisino... E Lauren non sapeva se detestarlo o adorarlo. Vide la più grande delle Cabello alzare gli occhi al cielo.

Si avvicinarono al fuoco che scoppiettava nel camino, tentando di scaldarsi. Ally si assicurò che avessero mangiato, quindi si offrì per preparare delle cioccolate calde, che accettarono tutte di buon grado. In un angolo c'era un enorme albero di Natale, meravigliosamente addobbato, e alla base c'erano dei piccoli regali incartati. In fin dei conti era la vigilia di Natale.

Dopo essersi scaldate, decisero che era arrivata l'ora di andare a dormire.

"DJ, sai qual è la vostra camera, fai tu gli onori di casa. Lauren, tu vieni con me."

Ecco che torna la dittatrice. Pensò Lauren divertita mentre salivano al piano superiore, la zona notte, trascinandosi dietro le valigie.

"Ti tocca dormire ancora con me, finché mia sorella è qui... In realtà non le ho nemmeno chiesto quanto si tratterrà." Si rese conto Camila.

"Oh, va bene. Se è un problema, il divano mi è sembrato davvero comodo e"

"Non ti lascerò dormire su un divano. A meno che per te non sia un problema dividere il letto con me..." La voce della cubana sembrava un po' incerta.

"No, nessun problema." La voce decisa di Lauren spazzò via tutti i dubbi. Anzi, sarà un piacere. Aggiunse nella sua mente, senza riuscire a trattenere un sorriso. "Sai, non avevo mai visto la neve." Confessò improvvisamente, senza sapere il motivo per cui l'aveva detto.

"Sul serio?" La cubana chiese, curiosa. "Quindi non sai nemmeno sciare?"

"Direi proprio di no!" Rise Lauren. "Non mi sono quasi mai mossa da Miami, e quelle poche volte che ho viaggiato è stato d'estate." Alzò le spalle, imbarazzata, mentre apriva la valigia alla ricerca del pigiama. Camila strinse gli occhi, osservandola.

"Ti insegnerò."

"No, no, no, scommetto che sono negata, e vorrei evitare di rompermi qualche arto... Sai, il mio capo potrebbe arrabbiarsi." Scherzò la corvina, facendo ridere l'altra.

"Adoro le sfide." Le strizzò l'occhio prima di entrare in bagno. Lauren non riusciva a smettere di sorridere. Purtroppo però sbloccò il cellulare leggendo gli ultimi messaggi ricevuti, e il sorriso le scomparve dal volto.

- Perché la tua auto è sotto casa di Normani? Dove siete andate? Rispondimi cazzo. -

- Lauren, per Dio, mi stai facendo diventare matta! Dimmi dove sei, porca puttana! -

Decise infine di risponderle.

- Lasciami in pace, Lucy. Dove e con chi sono, sono solamente affari miei. -

Sperò di essere stata chiara, e di essere dimenticata una volta per tutte. Ma il cellulare le suonò tra le mani.

- Sei la mia fidanzata, un errore non ci può dividere. Dimmi dove sei, ti vengo a prendere. -

- Non sono più la tua fidanzata, capiscilo una buona volta!!! Abbiamo chiuso. - Le rispose nuovamente Lauren, prima di spegnere il cellulare, infastidita dal comportamento ossessivo di Lucy.

Indossò il pigiama, aspettando che si liberasse il bagno guardandosi intorno. C'erano delle foto di Camila con la sua famiglia, riconobbe Alejandro e Sofi, ma non la donna che probabilmente era sua madre. Fece mente locale, ma probabilmente non era presente alla festa di qualche giorno prima, o magari lei non l'aveva incrociata. C'era anche una foto con Dinah, in cui erano realmente ragazzine e sorridevano felici. Notò una chitarra nera in un angolo, mentre la cubana usciva dal bagno.

"Hum... Dormi a destra, giusto? Cioè, ieri ti sei addormentata lì..." Ed ecco la Camila timida e insicura che non si aspettava di vedere.

"In realtà un lato vale l'altro, quindi scegli tu."

"Ok, va bene come ieri, ho dormito bene."

E ci credo... Lauren si morse il labbro per trattenere un sorrisetto. "Aggiudicato, allora!"

Better together - CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora