Sweet Pea- Riverdale

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Si vedevano giacche di pelle, abiti neri, mise eleganti umide di lacrime e intrise di dolore.
Per quanto tutti si profumassero e si curassero per mettersi in mostra si vedeva ad occhio nudo che sotto a quelle maschere perfette di trucco e parrucco c'erano in realtà ferite profonde, lacerazioni gravissime e dei cuori che portavano cicatrici come medaglie di guerra.

Jugh, quell'inguaribile romantico dal cappello a corona se ne era andato, come però non gli era dato saperlo.

T/n era impassibile agli occhi della maggior parte dei presenti, ma a quelli del suo compagno di avventure e disavventure, Sweet Pea, la sua espressione non era indifferente.
Lui percepiva che lei in realtà non stava bene quanto diceva.

Aveva sempre odiato i funerali e le veglie perché alla fine attorno a quella cassa di legno le persone che avevano realmente amato si sentivano soffocati dalla gente, dell'ipocrisia di coloro che per una vita avevano odiato e disprezzato quell'essere umano come loro che giaceva senza vita sotto fiori di ogni tipo, e che poi si ripresentavano come scherzi di cattivo gusto solo all'estremo saluto.
Sempre aveva sperato che per Forsithe sarebbe stato diverso, che tutte le anime in pena per la sua perdita sarebbero state davvero come millantavano.
Ma secondo lei non era così.
Rifugiata tra le braccia dell'imponente serpent si rendeva conto che mai sarebbe stato così.
Perché l'inferno, come diceva sempre Jughead, non era il mondo in sé ma le sue persone.

La porta rossa di casa Cooper-Jones si aprì sotto gli occhi di Sweet Pea che carezzava delicatamente la schiena della serpent davanti a lui, rivelando gli Stonies, coloro che mai avevano accettato la presenza dello strano ma geniale ragazzo di cui lei si era sempre fidata.
Prima Bret, poi Donna ed ancora Joan e Jonathan.
T/N prese tra le mani due lembi della giacca di pelle e se la aggiustò sulle spalle per poi passarsi una mano nei capelli e parandosi davanti ai quattro spettrali figli di papà.

-Avete un bel coraggio a presentarvi qui-

Sweet Pea diede l'inizio alle danze.
T/N lo guardò con i suoi occhi stanchi e buttò un po' di benzina sul fuoco, fino a quando Betty, distrutta, li implorò di smetterla, di farlo per il giovane Jones.

-Ah, bara chiusa, poi dite che non credo mai a nessuno. Chi l'ha visto il corpo? Io no di sicuro. Volete dirmi che questa non è una scenata architettata da tutti I presenti?-

I due serpents, quasi come se fossero collegati, d'istinto si lanciarono all'attacco, con i pugni stretti, pronti a colpire.
Fp ed Archie si precipitarono a sventare una rissa dolorosa e sanguinosa, che proprio non ci voleva in una giornata come quella.
Mentre i due si sbracciavano per liberarsi e sfogarsi sugli Stonies lei si fermò con gli occhi fissi nel vuoto.
Le pupille dilatate e i muscoli molli che a malapena la sorreggevano.

-JUGH! JUGHEAD-

-FORSITHE! JUGHEAD!-

In quel bosco era tutto in viavai, urla, lacrime e passi a vuoto, verso qualcosa della cui esistenza non erano sicuri.
I serpents erano nelle retrovie con i coltellini saldi tra le mani e le torce puntate verso i fitti alberi del bosco che stava facendo nascere un brutto presentimento in T/n

La ragazza cadde.
Sweet Pea la prese tra le sue braccia, adagiandola a terra delicatamente e facendole appoggiare la testa sulla sua spalla. Non era la prima volta che le succedeva dopo il ritrovamento del cadavere: prima all' FBI dove faceva addestramento, a scuola, al Sunny Side Trailer Park e poi al Pop's.
Il ragazzo sapeva come calmarla da questi attacchi a cui non sapeva dare un nome, gli bastava avvolgere un braccio sui suoi fianchi e accarezzarle la fronte con l'altra mano mentre lei continuava a guardare il vuoto, vuoto come lei.

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