Oggi sto molto meglio, non al massimo ma di sicuro meglio di ieri, dormire ha alleviato le mie preoccupazioni e il mio dolore.
Sapere che non rivedrò mai più Gabriel mi consola molto, devo solo superarlo e lasciarlo nel mio passato buttandolo nel dimenticatoio, ed è quello che ho intenzione di fare.
Passo tra gli scaffali della libreria per cercare un libro e con la mano accarezzo le copertine di essi.
Mentre leggo i titoli dei libri sento qualcuno imprecare in un tavolo dall'altra parte della stanza. Mi avvicino e noto che è un bambino, quando sono di fronte a lui capisco che è Michael.
T/n: "Cosa c'è che non va?" davanti a lui, sopra il tavolo, c'è un lucchetto chiuso che continua a fissare, sembra che lo voglia aprire con la mente.
Michael: "Non riesco a fare un incantesimo" sbuffa e appoggia la schiena allo schienale della sedia.
T/n: "Di che incantesimo di tratta?"
Michael: "Alohomora" si allenta la cravatta verde della sua casa.
T/n: "Fammi vedere come lo fai" mi siedo al suo fianco rivolta verso di lui.
Lui prende la sua bacchetta e pronuncia la parola accompagnato da un movimento del braccio, senza alcun risultato.Michael: "Vedi non mi esce" e sbatte un piede per terra.
T/n: "Chiudi gli occhi" lo giro verso di me.
Michael: "Perché?" chiede aggrottando la fronte cercando di capire le mie intenzioni.
T/n: "Fidati di me" di conseguenza chiude le palpebre, "ora prendi dei respiri profondi, inspira e espira" lo guido con calma nei passaggi "e infine libera la mente" lui segue tutte le mie indicazioni alla lettera.
Michael: "E ora?" riapre gli occhi.
T/n: "Ora rifallo concentrandoti esclusivamente sul tuo incantesimo e non farti distrarre da niente" prende un ultimo respiro profondo e poi pronuncia la formula.
Michael: "Alohomora" con la punta della bacchetta colpisce il lucchetto, che si apre. Non appena realizza di esserci riuscito salta dalla gioia.
T/n: "Hai visto ce l'hai fatta" gli sorrido vedendolo entusiasta per aver raggiunto il suo obiettivo.
Michael: "Grazie grazie grazie" mi salta addosso e si aggrappa al mio collo stringendolo forte.
T/n: "Non c'è di che" stacco la sua presa perché non riesco a respirare, "vai dai tuoi amici, hai studiato abbastanza per oggi" lui raccoglie le sue cose velocemente e corre fuori dalla biblioteca.
Una volta preso quello che mi serviva, cammino per i corridori stringendo il libro, che ho preso, al petto.
Il corridoio è completamente deserto e si sente solamente il suono dei miei tacchi colpire il pavimento passo dopo passo, fino a quando svolta l'angolo il Golden trio, perciò mi avvicino a loro.
T/n: "Ciao ragazzi" dico con dispiacere e un tono di voce basso.
Ron e Hermione: "Ciao T/n", Harry non mi saluta, non lo biasimo per questo, ieri l'ho trattato male senza nessun apparente motivo.
Hermione: "Stai meglio?" mi accarezza la spalla.
T/n: "Sì grazie" mi osserva per capire se è vero oppure no, "posso parlare con Harry in privato?"
Hermione: "Certo, noi vi lasciamo" Ron non si muove dalla sua posizione quindi lo trascina dalla cravatta "andiamo Ronald Weasley."
Una volta che sono spariti dalla nostra visuale inizio a parlare.
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Secret & Provocation // Draco Malfoy
FanfictionT/n Johnson è la nuova professoressa di difesa contro le arti oscure ad Hogwarts. Durante l'anno dovrà fare i conti con il suo passato e gli verranno svelate diverse cose di cui non è a conoscenza. Però non è l'unica insegnante giovane, perché il pr...