Rientravo dopo una lunga giornata di lavoro nel mio palazzo, che per fortuna era tardi e salendo non incontrai nessuno, entra nel mio appartamento il mio primo pensiero fù togliermi la mascherina,
le ciglia finte , il costume e buttarmi sul dicano e cosi feci, mi misi un paglio di pantaloncini di stoffa grigi una maglia larga a top, presi qualcosa da
mangiare e mi gettai a peso morto sul divano accendendo la TV e cominciai a mangiando. Dopo qualche minuto si erano fatte le 4:30, cosi decisi di andare a dormire o almeno a cercare di dormire. La mattina l'unico motivo per qui mi sono alzata era per mettere a mangiare a Brilla il mio gatto con la coda a pompon, presi il telefono e vedendo che erano le 6:00 aprii i messagi e ne trovai uno, qundi decisi di aprirlo
Carolina devi venire alla
kingsman appena
leggi questo messaggioSbuffai, mi alzai e indossai la tight blu scuro, con sotto una camicia leggera dato che siamo a fine giugno semplice bianca bianca, la mia mascherina di stoffa nera, mi lavai i denti, aggiustai i miei lunghi capelli neri lisci facendoci all'inizio della linea al centro ci ho fatto un piccolo archetto. Sono uscita dal bagno che avevo in camera e passando davanti alla cucina ho messo a mangiare a Brilla e sono uscita dirigendomi alla sede alla
Kingsman. Una volta arrivata, poggiai l'arco e le frecce al mio armadietto all'ingresso e continuai a camminare fino a quando Leon un uomo che vedendolo salo mio punto di vista che sono alta 1e90 è un pó basso, capelli a spazzola ricci neri corvino come i mie e la palle sicurissima che molte volte invidiavo perché lui è proprio così invece io se mi voglio abbronzare devo andare al mare e non ho tempo; Ha sempre sopra e ai lati agli occhi dei brillantini dorati e ed lui è lo stilista per le missioni dove non dobbiamo indossare la divisa ma in tutto ciò mi sta simpatico.
-Piccola (mi chiama sempre così perché era anche il mio stilista agli Hunger Geims dove ho partecipato quando avevo 11 anni) il capo sta per fare una riunione dai!
Mi disse per invogliarmi ad andarmi a cambiare e ad indossare la stessa cosa che indossavo in quel momento ma grigia con le mie medaglie che sono tre ma io spero che diventino quattro. Mi andai a cambiare e andai nella sala delle riunioni, che più che una sala riunioni sembrava una sala da
pranzo. Quando entrai trovai già i miei colleghi seduti hai tavoli Gary Unwin un ragazzo biondo con riflessi marroncini e un ciuffo alla perfettino con gli occhiali neri e di fronte a lui una ragazza Delevingne bionda con i capelli lisci e anche lei con gli occhiali neri, e vicino a lei Merlino un uomo bianco pelato sempre sulle sue e
anche lui con gli occhiali neri; Poi davanti a lui Harry Hart, castano precisino col volto più paffutello dei precedenti ma non molto sempre con gli occhiali uguali hai precedenti, a capo tavola il capo Artù, il capo un uomo anzianotto bianco con i capelli bianchi e spettinati e occhiali neri con l'abito nero invece gli altri miei colleghi la mia stessa divise grigia. Artù mi fece cenno di mettere i miei di occhiali uguali a quelli degli altri e cosi feci e appena li misi vidi tutte le altre persone che facevano parte dell'agenzia in forma di ologramma da tutte le parti del mondo. Mi avvicinai al tavolo e mi sedetti su una sedia vuota e il capo ricominciò il suo discorso
-Allora come stavo dicendo questo hanno credo che ci saranno più missioni del previsto quindi voglio che siate pronti in ogni occasione e diate il massimo! . . . . . .
il suo discorso duro due ore che per me fu il discorso più noioso che abbia mai sentito dato che io personalmente non seguo mai il copione quindi niente mio sono annoiata un po, cidemmo la chiamata e andammo tutti a fare il propio lavoro e io dato che faccio le missioni e l'acher che stà insieme alle missioni e l'artificiere che sono tutti uniti non ho niente da fare quindi vado ad allenarmi. Quando passo per andare nello spogliatoio e poi in palestra vengo affiancata d Merlino che mi comincia a parlare mentre camminavamo.
-Alla bun ora ti sei fatta viva alla riugnone
-Se non mi avevi mandato tu il messaggio io non lo sapevo. . . e poi tu Hai scritto "Quado lo vedi"
-Si ma comunque ti dovevi muovere e ti vuole Delevigne in sala computer
-Vado
Mi girai alla mia destra ed entrai dato che ci eravamo davanti non capivo dato che non avevamo missioni, mi avvicinai a lei e mi porse un foglio con scritto il programma della giornata ma non lo lesi perché l'occhio mi era caduto sul computer
-Hai spagliato li dovevi mettere g2
Lei non mi rispose e si limitò solo a correggere, cisi io mi girai verso la porta ed uscii dalla stanza leggendo ed capii il perché tutti erano indaffarati c'era una missione e ci dovevo andare anche io. Quindi non andai agli spogliatoi ma da Leon che mi aveva già preparato la mia divisa da Gattastro (non so come spiegarlo a parole comunque ci metto la foto)
(Solo tutta nera e in stoffa normale )
Scarpette da ginnastica nere, mascherina di stoffa perché le altre non duravano niente si strappavano e si rompevano continuamente. Mentre uscivo vidi Leon con il mio arco e le frecce rigorosamente tutto nero; quando mi avvicinai per prenderlo lui lo allontano
-Ti devi cambiare hai sbagliato a vestirti
mi disse scrutandomi dalla testa ai piedi
-E quale dovrei mettere
gli dissi stanca e scocciata dato che tutte le volte che devo andare in missione mi fanno cambiare duecento miardi e miglioni di volte
-Quello là
disse indicandomi un vestito lungo di seta leggiero nero con le spalline sottili ed una scollatura a V e una spaccatura
-No. . . .
-Non dire niente tu lo metti e basta
-Neanche mia madre mi parla in questo modo
in realtà mia madre proprio non mi parla, ma questo è un caso a parte detto questo, mi andai a ricambiare e quando uscii per concludere in bellezza dovetti mettere un paio di tacchi a spillo, rimisi la mascherina e uscii definitivamente da lì ed entrai in auto che mi condusse a dove dovevo andare tutto molto chiaro spero ed per mia fortuna andò tutto secondo i piani.
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il gattastro
RandomÈ una storia che parla di una ragazza di nome Carolina conosciuta meglio come gattastro o la ragazza/donna in nero è Italiana, ha 18 anni e fa tre lavori, e uno di questi la porta sempre a girare il mondo, sa diverse linque. Poi leggete e non sarà u...