ventisette

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d r a c o

Draco non riusciva a dormire.

Non l'aveva previsto. Se avesse saputo che questo sarebbe stato il corso particolare che avrebbe preso la vita, si sarebbe aspettato notti tranquille dopo il suo ritorno. Avrebbe pensato che la sua presenza accanto a lui nel letto sarebbe stata di conforto; un ripristino della normalità.

Invece andava alla deriva dentro e fuori dal sonno, irrequieto e paranoico. Ogni debole rumore era un intruso, che irrompeva per allontanare Draco dalla mente di Isobel. Ogni ombra nebulosa era uno spettatore, pronto a portarla via.

Ma ore dopo, con la luce del giorno che filtrava attraverso la camera da letto, Belly era ancora accanto a lui. Un piccolo braccio era ancora avvolto strettamente intorno alla sua vita.

Per oltre un anno aveva sognato un momento come questo, e il dejà vu è stato travolgente. Conosceva l'esatto sguardo assonnato che gli avrebbe rivolto se si fosse svegliata ora, con le ciglia scure che sbattevano. Sapeva il modo in cui si sarebbe allungata, il suono sommesso del suo sbadiglio. Lui sapeva tutto questo, ma lei lo conosceva a malapena. Buongiorno, ti amo, avrebbe detto in questi casi, due anni fa. Ora ne avrebbe detto solo una parte.

Lei aveva spostato la sua posizione nel sonno, spostato la mano sulla sua maglietta per riposare sulla sua spalla. Lui aveva espirato e inspirato; ringraziando la sua stella fortunata perché lei preferiva essere qui, piuttosto che da sola in casa sua. Alla fine, finalmente, si addormentò.

-

i s o b e l

C'era troppo spazio accanto a lei quando si svegliò. Allungò un braccio, ma incontrò solo lenzuola vuote. Aprì gli occhi, vide solo un letto vuoto.

Immediatamente il panico le sorse dentro. "Draco?"

Si alzò e si spostò intorno al letto fino alla porta del soggiorno. Sbirciò nervosamente intorno, quasi aspettandosi di vedere Lucius Malfoy lì, ad aspettarla. Bacchetta puntata al suo cuore. Ma il soggiorno e l'angolo cottura erano entrambi vuoti.

"Belly?"

Si girò sui talloni, mano sul cuore,

Draco era in piedi sulla soglia del bagno, completamente vestito; capelli scuriti dall'umidità. Spazzolino in mano, appoggiandosi sul fianco.

"Oh," sussurrò. Non si era nemmeno accorta del rumore della doccia che scorreva.

"Stai bene?"

"Scusa," disse. "Sono ansiosa." Cercò di respingere l'energia nervosa; cercò di sforzarsi di essere calma. "Buongiorno."

"Buongiorno," disse, la bocca incurvata in un sorriso. Si guardarono uno da una parte e l'altro dall'altra parte del letto e lei deglutì.

Poi, giunse il rumore della porta d'ingresso che si spalancò. Draco fu al suo fianco in un istante, la bacchetta alzata mentre spingeva la porta del soggiorno; spingendo Isobel dietro di lui che n mentre si grattava la vita alla ricerca della propria bacchetta-

Ma nel soggiorno c'era Ginny, che scuoteva un ombrello. Alzò lo sguardo su Draco e Isobel, in piedi vicini sulla soglia della sua camera da letto, le loro bacchette puntate dritte verso di lei. Le sue sopracciglia si alzarono quasi fino all'attaccatura dei capelli. "Bene bene."

"Cazzo, Weasley," disse Draco. Si girò e tornò di corsa in bagno. Rimise a posto lo spazzolino da denti. "Nessuno bussa più?"

Le sue parole non sembravano turbare Ginny, i cui occhi erano puntati su Isobel. Sembrava decisamente allegra. "Isobel Young, piccola sfacciata."

Dear Draco, pt. 2 // traduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora