Come lavora l'antropologo? La particolarità del suo lavoro è quella di lavorare sul campo = lavoro etnografico. Una ricerca antropologica è molto più ampia rispetto a una in sociologia. La seconda particolarità è l'importanza del contesto. Contesto= scenario culturale in cui ciò che osserva l'antropologo viene collocato. Es se si studia il Kula o il Potlach in modo distaccato sembra una cosa troppo strana, se invece si colloca nello scenario culturale degli indiani o dei Trobriandesi ha un senso. Contestualizzare ciò che si studia per l'antropologo è fondamentale.
La ricerca in antropologia ha tre fasi:
Lavoro sul campo dove si raccolgono i dati.Interpretazione dei dati, gli da un significato, una struttura Fase narrativa, scrive il libro
Metodo induttivo: si parte dall'osservazione poi sulla base dei dati si costruisce una teoria. Metodo dell'osservazione: prima era semplice, avevano il taccuino e basta, oggi ci sono telecamere fotocamere ecc.... l'osservazione è partecipante. Lo sguardo antropologico: capacita di osservare con una certa distanza culturale, non conta quella geografica, la mette tra se e ciò che studia. Lo stesso spaesamento e stupore che avevano Boass e Malinowski, lo aveva anche Auge in metro. L'antropologo dovrebbe sempre conservare lo sguardo da lontano quindi non usare là propria cultura come un'ostacolo alla comprensione della cultura che andiamo va studiare, ma il contrario.
Malinowski È il padre della ricerca antropologica: è quello che ha definito le regole della ricerca in antropologia che poi gli altri hanno seguito.
Secondo Malinowski quali sono i principi fondamentali della ricerca ?
Avere rispetto della cultura che vado a incontrare. Non mi devo approcciare come se fossero primitivi. Ma dare valore anche se è diversaCondurre la mia ricerca con un obbiettivo,, anche se lavor in modo induttivo, quando parto lo faccio con in mente degli obbiettivi. Devi già sapere cosa guardare. Anche se questi obbiettivi sono una guida ma non vincolante e rigida= mi devono orientare ma non devono impedire di scoprire altro che io non avevo preventivato= effetto serendipityTrovare le condizioni più appropriate per il proprio lavoro= non è semplice fare l'antropologo: si va incontro a una serie di difficoltà sul campo che deve riuscire a gestire: es inserirsi. Infatti ci sono gli informatori, personaggi molto importanti, persone già inserite Malinowski Con gli informatori è scettico: possono aiutare a inserirsi ma il rischio è che possano filtrare le informazioni e magari deviare l'interesse dell'antropologo.L'obbiettivo finale di una ricerca deve essere quella di cogliere il punto di vista dell'indigeno. Attraverso una grande empatia. Mettersi nel punto di vista del nativo, vedere le cose come le vede lui.
Il concetto di campo
La visione che avevano Boass o Malinowski è completamente diversa da quella di Auge, il concetto è cambiato nel tempo. Perché quello che intendeva Boass con campo era l'idea di una cultura ristretta, specifica, localizzata= dove la cultura coincideva con un preciso luogo fisico.
Oggi: non si ha più un solo campo, la ricerca si svolge su più campi contemporaneamente. Infatti certi fenomeni grazie alla globalizzazione possono essere studiati in più luoghi diversi= viene chiamata etnologia multisituata= metodo piu adatto per cogliere gli aspetti della cultura globale.
Esempi etnologia multisituata= Amselle= sul movimento religioso e filosofico del N'KO: rivendicazione dell'identità africana. È un movimento degli anni 50 nato nel Mali che ha introdotto una form di scrittura, si scrive da destra a sinistra, pero l'alfabeto simile al nostro = esempio di assimilazione. Amselle per studiare questo movimento ha utilizzato una ricerca multisituata, l'ha studiata in tre città diverse: Mali, Egitto e Guinea.
Antropologia del noi: si abbandonano i popoli lontani e sconosciuti e si fanno ricerca in Europa, aspetti ultra li della nostra società es metropolitane, i popoli della notte, pellegrini, musicisti.
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Appunti Liceo delle Scienze Umane
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