Vieni Con Me...

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Oggi, per evitare che io possa svenire di nuovo, non mi sono allenata ed ho aiutato il prof Aizawa con l'allenamento dei ragazzi, un inpresa, quell'uomo è strano, però ho guardato tutto il tempo Shinso, mi sono accorta che dalla tuta di vedono i pettorali perché è molto aderente. Quindi beh... Io ero tipo: O///-///O
-Hey y/n
-Dimmi Hitoshi
Lui sorride e arrossire un po', gli piace quando lo chiamo per nome-Mi chiedevo se volevi venire ad un appuntamento con me
-Certo che ven...
-NO TU NON ANDRAI!- è mia madre, vedo che ha ascoltato tutto.
-No, dai davvero?! Dico io con grandissima ironia.
-Te adesso vieni con me ragazzina- e tenta di prendermi un braccio ma Shinso mi protegge.
-Mi scusi... Ma lei non aveva un altra famiglia... Vada da quella e non ci rompa i c*****i- finisce lui molto serio.
Io trattengo a stento la risata, ha letteralmente zittito mia madre, la cosa più bella di oggi, dopo che mi ha chiesto di uscire.
-Non piu- afferma lei.
Io e Shinso spalanchiamo gli occhi sorpresi, nessuno di noi due ci crede.
-Quell marmocchio mi era venuto a noia così mene sono andata, tanto lo picchiava già il padre-
Io per poco non ritiro fuori un coltello pero vedo Shinso che mi fa cenno di non farlo. Non voglio pensare a cosa soffre quel ragazzo.
-Brutta puttan...- non finisco la frase che lei mi tira uno schiaffo facendomi andare, per poco, quasi contro il muro, salva dalla mia agilità, che culo.
-Come può una madre comportarsi cosi, non pensa proprio ai suoi figli- dice il ragazzo. Perché non mi convince.
-Taci ragazi...- la donna si blocca inprovisamente.
-Adesso di ha y/n che può fenire al mio appuntamento-
- Certo tesoro che puoi andare al appuntamento di Shinso- dice la donna in modo robotico, io guardo Shinsou con sguardo del tipo " SEI UN GENIO AMIO".
-Adesso vai via e non tornare- disse Shinso per concludere in bellezza
-Con vocine da otaku! Dico io, la veglio umiliare ben bene
-Facendo delle voci e otaku- mi asseconda lui per farmi contenta
E la donna sene parlando in modo acuto e poco capibile per chi non è del capo mentre io e Hitoshi siamo piegati in due dalle risate.
-Quindi, dov'è l'appuntamento- chiedo io
-Vieni sotto l'albero di glicine nel parco tra un ora, tu fidati- e si avvia tutto contento lasciandomi un bacetto sulla guancia, che cute e che è, aspetta un secondo...
-MINAAAAA- grido io rimmettendo il muso drentro la classe - codice A.P.P, ORA-
-Arriviamo tesoro- dicono le ragazze in coro

40 min dopo

-Ma siete sicure che vado bene, ho paura di essere troppo elegante, e se non mi sta bene il vestito?! e se sbaglio qualcosa!? E SE...
-E SE STO CAZZO- mi dice Mina molto alterata - Sei perfetta cavolo- dice lei mentre le  altre fanno cenno di si con la testa -Vai e colpisci donna- dice Jirou mettendomi le mani sulle spalle
*sospiro*-Vado, forza e coraggio-

Al parco, sotto albero di  glicine

-Oh, ben arrivata- dice lui sorridendo
-Spero non averti fatto aspettare troppo- dico io unn pò inbarazzata
-No no tranquilla-
-Bhe che mi dovevi far vedere?
-Ah si giusto...chiudi gli occhi e dammi le mani-
-okay...?
Le sue mani sono così calde, comincia a camminare, ma non capisco dove mi sta portando.
-Apri gli occhi-
Apro gli occhi, e c'è un bellissimo fiume che sulla sua sfonda a una valango di alberi di glicine, sempre di vivere dentro una favola.
Mentre mi guardo d'intorno vedo sotto un albero una tovaglia e un cestino da pic-nic, io guardo Hitoshi, che dal canto suo è inbarazzatissimo e si sta toccando la nuca, lo fa quando è in imbarazzo.
Poi con un lieve tono di voce dice  -Sorpresa...
Io gli salto al collo, sono la persona più felice del mondo. Poco dopo mi stacco dal suo collo, lui mi prende il fianchi e mi stringe a se, e sue labbra diventano le mie e le mie divanetano le sue.
Tutto sconpare, solo io e lui.
-Vogliamo mangiare? Chide lui
-Ovvio- affermò io
Ci mettiamo a mangiare, è il giorno più bello della mia vita
-Si è fatto tardi, vogliamo tornare a casa?
-Ma Shinso, i dormitori sono chiusi e tu abiti dall'altra parte della città, stai tranquillo torno da sola- gli dico io sorridendo, non voglio farlo scomodare troppo
lui si avvicina al mio viso e dice -Per te questo e altro-
Io arrossisco, con lui è inutile ragionare quindi gli dico che va bene. Lui sorride e mi da un bacio a stampo, poi mi guarda trito negli occhi arrosendo, ricambio lo sguardo.
Lui si attacca senza staccarsi dalle mie labbra incrociando la mia lingua e senza lasciarmi il tempo di respirare, lui si stacca e abbiamo entrambi il fiatone, lui mi  guarda per un secondo il collo poi mi sorridere maliziosamente e ci si  fionda lasciandomi piccole macchioline sul collo e leccando ogni centimetro di esso.
Io lo scollo e mi alzo in piedi di scatto -Basta! gli ordino io
Lui si alza e abbasa la testa -Scusa...non volevo farti del male...rovino sempre tutto-
-Non mi sento pronta per... Questo-
So che non aveva intenzione di ferirmi, però non voglio farlo proprio ora.
Lui mi si avvicina e mi abbraccia, io ricambio.
Mi accompagna a casa rimanendo zitto tutto il tempo, arrivati al cancello di casa mia mi giro per salutarlo, lui si era gia avviato verso casa piangendo, CAZZO, sono io quella che rovina tutto non lui 

Angolo del autrice

Ciauuu
Allora... Io ho subito una cosa simile ma non in una giornata in tipo.... 2 anni ahahah
Comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto e domani arriverà il prossimo

Sole a mezzanotte || Shinsou X reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora