Capitolo 22

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Il giorno dopo

Cammino per i corridoi per andare a pranzare, sto morendo di fame questa mattina mi sono alzata tardi perciò non ho fatto colazione, per fortuna oggi è sabato quindi non ci sono lezioni.

Nel tragitto incontro Draco che probabilmente sta andando nella mia stessa direzione.

Draco: "Buongiorno" iniziamo a camminare insieme.

T/n: "Giorno" gli sorrido.

Draco: "Vedo che sei di buonumore"

T/n: "Sì molto" decido di stuzzicarlo "dopo la nottata che ho avuto come potrei non esserlo" faccio un ghigno malizioso per lasciarlo all'immaginazione.

Draco: "Cosa?!Con chi?" spalanca gli occhi e ferma sia me che lui mettendosi davanti a me.

T/n: "Con il mio letto" mi guarda confuso "sto scherzando, ho solo dormito bene" tira un sospiro di sollievo.

Draco: "Dormiresti ancora meglio se fossi al tuo fianco" mette una mano sulla mia vita, io non la scanso voglio dargli un po' di corda.

T/n: "Veramente? Dovremmo testare la tua teoria per vedere se è vera" dico sensualmente passando un dito sui suoi pettorali fino ad arrivare agli addominali, sono parecchio pronunciati, peccato che questa camicia non gli renda giustizia.

Draco: "Dici sul serio?" i suoi occhi si riempiono di lussuria.

T/n: "Certo che... no" e gli do una leggera spinta per staccarlo da me.

Draco: "Non devi illudermi così però" e posa una mano sul cuore come se glielo avessi trafitto.

T/n: "Dai andiamo che ho fame" rido, arriviamo in Sala grande e ci sediamo ai nostri posti.

Silente: "Prima che mangiate volevo ricordarvi che oggi pomeriggio si terrà la prima partita di quidditch, grifondoro contro serpeverde, siate numerosi" e si risiede al suo posto.

Draco: "Johnson mi passeresti le patate?" le indica con la mano.

T/n: "Certo" e gli passo il contenitore in ceramica che le contiene posto alla mia destra, "comunque, se vuoi, puoi chiamarmi con il mio nome."

Draco: "Davvero oppure stai scherzando di nuovo?"

T/n: "Sono serissima" versa le patate nel suo piatto.

Draco: "Va bene T/n" sottolinea il mio nome entusiasta del fatto che adesso possa usarlo.

Mentre mangiamo continuiamo a chiacchierare, lui non smette di usare il mio nome, ci teneva davvero molto che gli concedessi il permesso di usarlo a quanto pare.

Al tavolo grifondoro si alza una ragazza per raccogliere la forchetta che le è caduta e per farlo si piega facendo risaltare il suo fondoschiena, Draco se ne accorge e non perde tempo a godersi ogni singolo secondo di quell attimo.

T/n: "Malfoy Malfoy non cambierai mai" dico divertita e sbatto il palmo della mia mano sulla fronte e scuoto la testa in segno di dissenso.

Draco: "Come posso perdermi un così bello spettacolo" senza staccare gli occhi dalla ragazza.

Nel frattempo passa davanti al nostro tavolo un ragazzo dell'ultimo anno serpeverde che si sposta il ciuffo e si lecca le labbra guardandomi.

T/n: "Ah" sospiro "come posso darti torto" poso il mento sulla mano e osservo il ragazzo.

Draco: "In che sens-" non finisce la frase perché capisce a cosa mi sto riferendo. Mi schiocca le dita davanti al volto "hai finito di ammirare il serpeverde?" dice infastidito.

Secret & Provocation // Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora