Non faccio in tempo a finire di pronunciare il suo nome che mi trascina con sé nell'androne delle scale.
Sono sicura che stesse per baciarmi di nuovo e dirmi quanto gli mancavo, ma invece sbatte il pugno contro il muro accanto alla mia testa. Sussulto, spalancando gli occhi e fissandolo a bocca aperta.
"Per favore," ringhia. "Per favore, dimmi che non sei coinvolta in quel club illegale."
Balbetto per un momento, poi mi sforzo di rispondere: "Di cosa stai parlando?"
"Non fare la finta tonta con me, Maria," scatta lui. "La Umbridge è furiosa per questo. Non è qualcuno che dovresti avere contro. Dovresti saperlo meglio. Può fare molto peggio di così." Con gli occhi indica la mia mano sfregiata.
Copro la mia mano infilandola dietro la schiena. "Non è che ci abbia lasciato altra scelta," rispondo. "Siamo tutti spaventati da quello che sta succedendo e vogliamo solo essere preparati-"
Il suo pugno sbatte di nuovo contro il muro. "Ma non puoi capire! Ci sono così tante altre cose che non sai." Il suo tono si è rabbuiato, mandandomi i brividi lungo le braccia.
Anche se le sue azioni mi spaventano, la reazione del mio corpo è di crescente arrabbiata. La mia voce si alza di tono quando mi avvicino alla sua faccia per chiedere: "È perché sono una mezzosangue? Non potrei assolutamente capire gli affari del Ministero, giusto?"
Sbatte le palpebre e la sua rabbia si placa. "Certo che no."
"Ma ti dà fastidio, non è così?"
Più lui diventa confuso e calmo, più la mio rabbia aumenta.
Ha la mascella serrata mentre mi guarda. Dei passi risuonano nell'atrio. Potremmo perdere la nostra privacy da un momento all'altro.
"Devo andare-" inizio, ma lui mi afferra il polso in una morsa, poi mi tira dietro di sé mentre corre su per le scale.
Francesco non rallenta né mi spiega dove stiamo andando finché non arrivammo in cima alla torre. Senza preavviso, mi spinge in una piccola nicchia dietro una statua. Mi blocca i polsi contro il muro, e posa le sue labbra sulle mie.
I miei occhi rimangono spalancati per la sorpresa, ma solo per un secondo.
Nel secondo successivo, quando rispondo al bacio, i miei occhi si chiudono.
La mia ultima domanda è stata chiaramente risposta dal suo bacio. Lo stato di sangue non gli importa affatto.
Lotto contro le sue mani che mi tengono ferma, non per spingerlo via, ma in modo da poter avvolgere le mie braccia intorno al suo collo e avvicinarlo a mia volta. Le sue mani si abbassano per serpeggiare intorno alla mia vita, le mie vanno attorno al suo collo e affondo le dita nei riccioli dei suoi capelli.
I minuti che seguono diventano una minuscola eternità che desidero ricordare il più chiaramente possibile. Cerco di memorizzare il suo sapore, la sensazione delle sue labbra gentili ma pressanti, il calore delle sue mani attraverso il mio maglione. Sfortunatamente, ci è vuole tutta la mia forza di volontà solo per ricordare il mio nome mentre mi baciava con tale fervore che penso di potermi dissolvermi in una pozzanghera nel momento in cui mi avesse lasciato andare.
Si staccò leggermente, le nostre fronti ancora unite e i suoi ricci mi solleticavano il naso. "Questo-" ansima, "-rispondi alla tua domanda?"
Sono compeltamente senza fiato. E rispondo con un sussurro accennato. -Si.-
La sua presa diventa più salda per tenermi più vicino. -Lo stato di sangue non mi è mai importato quando riguardava te-, dice con tono grave che mi fà attprcigliare lo stomaco. -Sei la strega più intelligente che io abbia mai conosciuto. Me lo hai dimostrato l'anno scorso al Torneo-
Mi mordo il labbro, leggermente in imbarazzo per via del suo commento. -Sono state fortuna e coincidenze l'anno scorso. Non sono intelligente. Sei stato tu a farmi vincere alla fine, ricordi?-
-Non sono daccordo.- brontola con tono fermo. -Io so che sei ingamba, quindi so che farai la scelta giusta e ascolterai il mio avvertimento sulla Umbridge.-
Non riesco a guardarlo negli occhi. Non so come dirgli che non posso fermare l'Esercito di Silente e che soprattutto non voglio farlo. Eppure, so che se guardassi su per incrociare i suoi occhi ambrati perderei qualsiasi cogniezione di causa e accetterei qualsiasi cosa mi proporrebbe. Un altro bacio da parte sua spazzerebbe via ogni paura, incertezza o volontà che ho in me. Prima di avere una possibilità di fare una promessa che non posso mantenere un rumore proveniente dalle scale attira la nostra attenzione.
-Devo andare.- dice. Troppo in fretta le sue mani calde lasciano la presa dai miei polsi. Uno spiacevole brivido mi attraversa.
Francesco mi lascia scendendo le scale senza dire una parola, mentre cerco di riprendere fiato. La sua fuggita improvvisa mi lascia scossa.
Ritorno lentamente nella ia sala comune, visto che l'incontro dell'Esercito deve essere finito da un pezzo. La prima cosa che farò domattina è avvisare tutti. Per ora invece, tutto ciò che intendo fare è sdraiarmi e apettare che la mia testa smetta di girare e il mio cure smetta di correre dopo un così caloroso e inaspettato bacio.
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Champion of the Heart || Francesco Pazzi
Fanfiction[Traduzione Italiana] I personaggi de I Medici incontrano Hogwarts. Maria Fiore, grande amica dei Medici deve contrastare la sua attrazione all'enigmatico Francesco Pazzi. Oppure può arrendersi ad essa. _____________________________ ⚠️ Storia orig...