Evelyn
Rimango a fissare l'auto che si allontana con il cuore che batte ancora all'impazzata.
Carl mi ha detto che vuole fare l'amore con me. Quante volte mi sono trovata a pensare a come fosse stato quando sarebbe arrivato il momento. Mi sentivo eccitata, elettrizzata, impaziente, invece adesso... ho paura. Gli ho detto "OKAY" come se avessi accettato di prendere un gelato insieme. Sto per perdere la mia verginità con lui, con il più figo della scuola, allora perché la cosa non mi esalta per niente?Appoggio la mano sul petto, proprio sul punto che sembra abbia un coltello piantato dentro. Finirà mai questo dolore?
Carl riuscirà a fartelo dimenticare, vedrai, poi tutto ti sembrerà diverso, tu sarai diversa.Annuisco decisa. Domani sera! Domani, smetterò di soffrire.
Can
Aspetto Josh in macchina mentre lui si compra delle aspirine per il mal di testa. Sulle spalle ho un'altra notte passata in bianco. Piego il collo a destra e a sinistra per far schioccare i muscoli tesi.Guardo senza interesse le persone che sono sul marciapiede, ma solo uno, dall'aspetto familiare, mi fa rizzare i peli sul collo. Osservo Carl in compagnia di un ragazzo più alto e magro di lui che indossa la divisa di un fast-food. I due camminano e ridacchiano come se non avessero nessun problema nella vita. La mia attenzione si accende di più quando vedo che si dirigono verso la farmacia e si fermano davanti al distributore della durex. Senza pensarci un solo secondo, esco dalla macchina, attraverso la strada diretto verso i due ragazzini in piedi di fronte al distributore. Mi fermo a debita distanza dietro un grosso pilastro che mi nasconde parzialmente.
«Allora...» dice lo spilungone, «finalmente si è decisa a dartela»
«Sì, non ho dovuto insistere molto» ridacchia soddisfatto la testa di cazzo. «Anzi, praticamente mi ha supplicato lei»
«Com'è che ti prendi sempre le più fighe?»
Lui fa spallucce «Che ti posso dire... la mia reputazione fa tutto da sola.» infila la banconota nella fessura e schiaccia il numero per prendere i preservativi.
«Ti ricordi che me ne devi due?» l'amico gli porge la mano «Forza, sgancia»
«Sono così in vena oggi, che te ne do tre...» apre il pacchetto, «Tanto me ne rimangono altri sei, anche se dopo il secondo mi implorerà di fermarmi.»
Ridacchiano divertiti.
Stringo il pugno immaginando di spaccargli tutti i denti.
«Evelyn non sembra una che si soddisfa facilmente» continua l'altro.
«Te lo dirò domani» risponde sempre più divertito.
Fanno qualche altro commento, ma sono così incazzato che mi allontano di qualche metro per non scaraventarmi su di loro.
Mi passano davanti e non si accorgono di me. Li lascio procedere di qualche passo poi gli vado dietro sempre tenendomi a debita distanza. Attraversano la strada, svoltano l'angolo, camminano un'altra trentina di metri poi si dividono. Io continuo a stare dietro al coglione. Lo seguo fino al parcheggio e quando si avvicina alla sua auto aumento il passo e mi porto al suo fianco.
«Ehi, Carl Perry, giusto?»
Lui si volta e alza un sopracciglio mentre mi guarda confuso, «Sì, e tu sei...?»
Ignoro la sua domanda facendomi più vicino «Hai un minuto? Ho bisogno di parlarti»
Addrizza le spalle assumendo un atteggiamento diffidente «Riguardo a che cosa?»
«Esci con Evelyn Cooper?»
Aggrotta la fronte mentre mi scruta di sottecchi «Sì, allora?»
«Bè...» mi abbasso leggermente per portarmi alla sua altezza. «Mi dispiace distruggere le tue illusioni, ma non la vedrai più »
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Ti voglio, ma...
FanfictionÈ bastato uno sguardo per fargli battere forte il cuore, un sorriso per fermare il suo respiro, un bacio per perdere la sua anima. Can Yaman non vede la famiglia Cooper da sei anni e quando ritorna a Waco, per ritrovare quella felicità che un tempo...