Raggiunta mia sorella davanti alla sua classe, ci dirigiamo verso la mensa.
Appena Sam entra, si dirige a passo spedito verso un tavolo più isolato e ci fa cenno di avvicinarci."Ehi ragazzi, questi sono Alexander e Megan Robinson, si sono trasferiti qui da poco e mi é sembrato carino invitarli qua con noi per conoscergli melgio" Dice Sam mentre tira un'occhiata omicida al gruppo del tipo: dite una cosa sbagliata e vi ammazzo.
"Emh, piacere. Potete pure chiamarci Alex e Meg"
"Amico siediti, io sono Luke" Ok, sembra simpatico. Biondo occhi azzurri...Carino, ma troppo principe azzurro. Mi siedo e per i seguenti minuti tutti i ragazzi seduti si presentano, scopro che la ragazza seduta vicino a Luke si chiama Jessica e che i due altri ragazzi seduti al tavolo (ovviamente tutti e due dei pezzi di fighi) si chiamano Nate e Kyle. Dopo le presentazioni inizio a parlare molto con Sam, a differenza di mia sorella che parla sopratutto con Jess, dopo aver scoperto la passione che hanno in comune: la fotografia.Dopo circa mezz'ora, con la coda dell'occhio vedo Luke che mi guarda male.
"Luke tutto bene?" Gli chiedo
"Non va tutto bene, é da mezz'ora che ci provi con la mia ragazza"
"Luke!" Esclama Sam tra l'imbarazzato e l'arrabbiato. Scoppio a ridere.
"Ragazzi, sono gay" dico mentre continuo a ridere.
"Io...Alex perdonami non lo sapevo..."
"Tranquillo Luke, anch'io avrei reagito così. Comunque io vado, tra poco o letteratura e non me la voglio perdere, é la mia materia preferita" Dico mentre mi alzo per avviarmi in classe.
"Ah Meg, ci vediamo davanti al cancello finita scuola!" Mentre mi allontano dal tavolo, sento Meg rispondere con ok, ma dopo pochi secondi sento uno sguardo bruciarmi la schiena, non ci faccio troppo caso, ma prima di uscire dalla mensa mi giro e subito individuo duo occhi verde smeraldo che mi scrutano... Damon.Sto camminando per andare verso il mio armadietto ma improvvisamente sento una voce dietro di me
"Ci rincontriamo, dolcezza" Oh cazzo, mantieni la calma Alex.
"Cosa vuoi Blake?"
"Wow, ora sai pure il mio nome. Oltre che cadere ai miei piedi cos'altro sai fare? Stolkerarmi?" Giuro che prima o poi ti leveró dalla faccia quel sorriso beffardo. Eccome se lo farò.
" Me l'hai detto in chimica e comunque non sono io quello che é comparso magicamente alle mie spalle" Lo ammetto, avrei voluto aggiungere alle prime quattro parole anche un bel idiota, ma non ho voglia di inutili battibecchi... Anche se adesso ne stiamo facendo uno ma OK
"Colpito e affondato Alex, colpito e affondato" Brividi. Sono brividi quelli che sento salire lungo la schiena. Brividi provocati dalle sue labbra che scandiscono così bene il mio nome, che sembra sia nato per essere pronunciato da lui.
"Qualcuno qui si è incantato, giusto dolcezza?" Altro sorrisetto beffardo, lo odio, ma allo stesso tempo é così bello.
"Smettila Blake, non hai da infastidire qualcun'altro?"
"No dolcezza, tu riservi un posto speciale" Altro sorrisetto, ma questa volta accompagnato da un occhiolino. Tipico.
Alzo gli occhi al cielo.
"Sogna e spera Blake, sogna e spera"
"Tranquillo che lo farò, ma per ora mi godo questo momento. Ci vediamo in giro dolcezza!" Detto questo alza i tacchi e se ne va. Non riesco a smettere di guadrare le sue spalle larghe, le sue gambe lunghe e toniche, i bicipiti, che come una seconda pelle, sono fasciati da una maglietta nera che copre la schiena perfetta e sicuramente un torace scolpito. Ci potrei scommettere tutto.
"Lo so che mi stai guardano dolcezza e to lo dico per la seconda volta, così mi sciupi!" Lo sento dire prima che la campanella suoni e che una marea di studenti fuoriesca dalla mensa per avviarsi nelle rispettive classi."Ok ragazzi, sedetevi e state in silenzio. Salve a tutti, per chi non mi conosce sono la professoressa Armstrong e vi seguirò per tutto quest'anno e, se sarò fortunata, ci incontreremo anche l'anno prossimo. Che ne dite di iniziare a parlare di voi, per conoscerci meglio??" Ok, c'è da dire che questa lezione non sarà molto produttiva, quindi... Non ci trovo niente di male se mi faccio gli affari miei, no?
Dopo circa 5 minuti, una mia compagna di classe, che se non sbaglio ha detto di chiamarsi Katy, vieni interrotta dallo spalancarsi della porta e dall'entrata di un figo pazzesco.
"Scusi per il ritardo professoressa, ma ho avuto un contrattempo"
"Miller non sei cambiato per niente. Speravo che nella distanza di due anni avessi imparato qualcosa. Per esempio arrivare in orario"
"Anche lei mi é mancata professoressa, ma posso sedermi ora?"
"Basta che non disturbi la mia lezione Miller, ora vai a sederti. C'è un posto libero accanto al signorino...?" O cavolo, intende me. Perché scegli sempre di sedermi da solo, almeno avrei evitato queste situazioni. Ok Alex, calmati. Ora apri la bocca e rispondi alla domanda.
"Sono Alexander Robinson, prof"
"Bene. Vai pure Miller, invece continua pure il tuo racconto Katy" Non avevo voglia di sentire quella galinella parlare e non lo dico perché sono nervoso. Come devo chiamare una che il primo giorno di scuola viene vestita come un puttana in servizio? Ragazza gentile e ben vestita? Oppure Hello Kitty e i suoi fantastici racconti? No grazie."Ehi, io sono Jacob Miller. Tu sei?"
"Sono Alex, da come già avrai capito. Piacere." Dico, riferendomi all'episodio accaduto prima.
"Oh si giusto, piacere mio. Mi sembri familiare... Frequenti anche spagnolo con il prof Espina?"
"Si! Anche tu? Scusa se non ti ho riconosciuto, ma in quelle due ore ho avuto la testa tra le nuvole. Sai com'è, non é molto interessante ascoltare un ultra 50enne che parla delle sue conquiste fatte a Madrid"
"Hai perfettamente ragione! Pensavo di non poter mai trovare una persona che mi capisse e invece... Eccoti qui!" É inutile dire come ho passato le restanti due ore, che in sua compagnia, sembrano pochi minuti.Appena suonata la campanella, mi dirigo verso il mio armadietto per recuperare lo zaino, ma mentro cammino, sento una voce che mi chiama
"Ehi Alex! Aspettami!"
"Ehi Jacob, scusami, non ti ho sentito"
"Tranquillo, beh ti volevo chiedere se ti andava di scambiarci i numeri per sentirci, beh si insomma per parlare, se ovviamente ti va" Ok, era imbarazzato, ma che carinooooo
" Ehi, tutto bene?"
"Si tutto bene, ma se non vuoi darmi il tuo numero tranquillo, lo capisco, ci conosciamo solo da poco e..." Dice di getto mentre deglutisce
"Jacob, tranquillo! Ecco, questo é il mio numero 348 *** ****. Scrivimi quando vuoi, ora devo andare" Wow, primo giorno di scuola e forse ho già un appuntamento. Questa giornata mi stupisce ogni sencondo di più.
Mentre mi allontano sento il cuore battermi nella cassa toracica."E così adesso te la fai con Miller, eh? Non me lo sarei mai aspettato, sopratutto per il fatto che vi conoscete da sole due ore. Divertiti con lui, Alex" Ma cosa cazzo?
"Damon, ma che cos-" Neanche il tempo di rispondere che Damon é sparito.
Ok, come vuoi.Hi people!!!
Alex ha incontrato Jacob e Damon ha dato il suo primo segno di gelosia, possibile? Bé, questo è solo da vedere! Vi lascio col prossimo capitolo che sarà pieno di nuove scoperte succose ed interessanti! Adiossss!Se vi va votate la storia con una ☆! Grazie mille!!!
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Your every breath
RomanceAlexander Robinson, anche chiamato Alex, si trasferisce in California, più precisamente a Long Beach. Scappa da Boston, una città piena di pregiudizi, di parole non dette, di amori non corrisposti. Amori impossibili, a detta degli altri. Per Alex e...