-Capitolo 20

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Scarlett non aveva avvisato, non aveva modo di saperlo. Aveva il servizio serale con Lady Frigga e sperava di poter scambiare due parole con Loki prima che iniziassero i suoi compiti, per assicurarsi che non gli mancasse la carta o che avesse bisogno di nuovi libri. Aveva quasi sicuramente bisogno di nuovi libri da leggere, quelli che erano nella sua cella li aveva da molto e Scarlett sapeva che era un lettore veloce. Negli ultimi tempi aveva preso a recitare sonetti di qualche drammaturgo di Midgard, un 'William Shakespeare'. La maggior parte era quasi incomprensibile per lei, ma in qualche modo le frasi risuonavano ancora nel suo petto, lasciando vaghe impressioni molto tempo dopo che le parole erano svanite. A volte alzava lo sguardo e sorrideva su particolari versi, ma questo era solo per farla arrabbiare e così lei lo ignorava.

...perché il tuo dolce amore si ricorda di una tale ricchezza... che allora mi disprezzo di cambiare il mio stato con i re...

...entreresti qui dentro? ti fideresti?...

Si fidava? Sarebbe entrata? Rimaneva il Dio delle Malefatte, avrebbe provato ad ingannarla come aveva già fatto, ma.. di una cosa era certa, non le avrebbe fatto del male.

Quando raggiunse la prigione, la porta era aperta. Si fermò. Si guardò intorno. Non c'erano guardie in vista. E poi ci furono delle grida che risuonavano nella tromba delle scale di pietra e il cuore di Scarlett le balzò in gola.

Loki...

Volò attraverso la porta aperta senza pensarci, fermandosi ai piedi delle scale solo il tempo necessario per rendersi conto di aver commesso un terribile errore. I soldati stavano radunando un gruppo chiassoso di creature, sporche e lacerate, in una lunga fila di celle lungo il muro più lontano. I Troll delle rocce stavano urlando e sbattendo contro le pareti delle celle, i Badoon strillavano e sbattevano i pugni contro le barriere dorate. I soldati avevano difficoltà a tenere sotto controllo l'ultimo gruppo di facinorosi, ma stavano facendo un lavoro ammirevole sotto l'occhio vigile di Daven e della sua guardia. Scarlett permise ai suoi occhi di allontanarsi e vide Loki, disteso sul suo divano, che sfogliava un libro senza alcun interesse apparente per il caos appena contenuto che minacciava poco oltre. Il fascino che era una nebbia costante intorno alla sua cella era sottile, poco più di una nebbia sugli occhi di Scarlett. Non alzò nemmeno lo sguardo mentre i ruffiani venivano spostati nelle celle sempre più vicine alla sua. Non si accorse di trattenere il respiro finché non lo rilasciò alla vita di Loki sano e salvo.

Scarlett stava per andare da lui, ma dopo un momento ci pensò meglio. Invece si ritirò nell'ombra, aspettando che l'ultimo dei nuovi prigionieri fosse al sicuro in una cella e sigillato dentro le barriere dorate. I pazzi si gettarono contro le loro prigioni, facendo scintillare e ronzare le pareti, ma senza alcun effetto.

"Avanti, fate tutto il baccano che volete!" gridò una voce fredda e familiare, "Non fa più alcuna differenza adesso!"

Scarlett fissò il soldato, guardando con terrore mentre si toglieva l'elmetto e si scuoteva dal viso i capelli scuri e bagnati di sudore.

Andvari.

Scarlett dovette resistere all'impulso di toccarsi il viso mentre il punto in cui l'aveva colpita formicolava e bruciava. Erano passate settimane, ma improvvisamente sembrava fresco come ieri. Lui si voltò, come se potesse sentire gli occhi di lei su di lui, e lo sguardo di duro trionfo sul suo volto svanì in uno sguardo d'acciaio. Lei avrebbe voluto appassire sotto quel bagliore, scivolare via in qualche angolo buio. Ma quale angolo più buio del luogo in cui si trovava ora? In un solo respiro, l'umido freddo della prigione le riempì il petto e raffreddò la vergogna bruciante che aveva cominciato a brillare lì. Strinse le mani dietro la schiena per evitare che si allontanassero inutilmente e la sua spina dorsale si raddrizzò di riflesso con il movimento. Questo posto, le segrete, questo santuario freddo e buio era suo, suo e di nessun altro. Sopra, era solo una serva, ma quaggiù? Qui era una dea.

The Archer // Loki Laufeyson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora