Capitolo 1

112 7 0
                                    

La primogenita di Walburga e Orion Black si inginocchiò in silenzio davanti all'arazzo di famiglia, sfiorando con le dita la stoffa bruciata dove un tempo c'era il nome di suo fratello.

"Spero che tu stia bene Siri..." mormorò piano tra sé e sé prima di tirare la bacchetta e iniziare una complessa serie di movimenti, la sua voce cadenzata che sibilava nella stanza silenziosa. Poteva sentire sua madre affaccendarsi al piano di sotto, aggredendo Kreacher di tanto in tanto.

Le scale stridevano e lei congelava la bacchetta in bilico davanti all'arazzo mentre arrischiava un'occhiata verso la porta, il respiro le si mozzò nei polmoni mentre il cuore le si bloccava in gola e il suo stomaco toccava il pavimento. Passarono alcuni minuti prima che continuasse il suo incantesimo, rilasciando il respiro che aveva trattenuto e desiderando che il suo cuore rallentasse, doveva finirlo prima che la sua gravidanza rendesse impossibile spendere così tanta magia senza danneggiare il bambino.

Quindici minuti dopo aver iniziato l'incantesimo si tagliò il palmo e asciugò il sangue sull'arazzo. Una data apparve accanto al suo compleanno e lei sospirò di sollievo prima di lanciare un Incantesimo di Disillusione su se stessa e scendere le scale e uscire dalla squallida casa in cui risiedeva da diciassette anni. Guardando intorno alla strada babbana con un leggero ghigno di disgusto, sollevò il cappuccio e si smaterializzò quando vide che non c'erano Babbani in giro.

Quando atterrò nella piccola casa che si era costruita, sospirò e crollò sotto il portico, con le lacrime che le riempivano gli occhi. Era da codardi quello che aveva fatto. Stava negando alla sua fidanzata la possibilità di crescere la loro bambina, ma non desiderava ascoltare sua madre che si lamentava di quanto disonore avesse portato all'Antica e Nobile Casata dei Black per aver avuto relazioni prima del matrimonio, anche se le aveva avute con il proprio fidanzato.

"La mamma ti odierebbe e Lucius sarebbe mortificato, non posso sottomettere te o lui a quella piccolina." si posò una mano sul ventre ancora piatto e sorrise amaramente, qualche lacrima che sgorgava dai suoi occhi grigio argento. Aveva solo due mesi, ma con la guerra che si scaldava non riusciva a mettere sua figlia in quel tipo di pericolo, anche se sapeva che Lucius avrebbe fatto del suo meglio per proteggere lei e la loro bambina. "L'incantesimo durerà finché uno di noi non lo rimuoverà, sarai al sicuro." Si alzò e camminò all'interno della sua casetta, la mano ancora sull'addome dove cresceva sua figlia.

~1 novembre 1981~

Pandora canticchiava dolcemente al piccolo fascio di gioia tra le sue braccia mentre camminava attraverso Hogsmead, i suoi capelli e gli occhi affascinati da essere marrone scuro e nocciola. Era presto ed era venuta al villaggio per prendere dei vestiti nuovi per la sua piccola Phoebe Aurelia.

"Hai sentito la notizia?" chiese un mago eccitato mentre passava. Le sue sopracciglia si aggrottarono e si fermò a guardare l'uomo,

"No, che novità?"

"Il Signore Oscuro è morto! Sconfitto la scorsa notte quando ha cercato di attaccare i Potter! Il loro piccolo è stato l'unico sopravvissuto, povero ragazzo." Pandora sbatté le palpebre da gufo mentre elaborava l'informazione.

"Capisco... grazie per avermelo detto, ma devo andare." con ciò si voltò e corse via. Non si aspettava che la guerra finisse in quel modo, non si aspettava mai che il suo Signore fosse sconfitto. Preoccupazione e terrore le riempirono il cuore. Che cosa era successo a Lucius? I suoi fratelli e cugini? Cosa le sarebbe successo? Il suo incantesimo sull'arazzo avrebbe resistito? E se non l'avesse fatto e Sirius l'avesse seguita? Phoebe sarebbe in pericolo. Si è apparsa nel suo cottage e ha preso un respiro profondo, il suo sguardo cadeva sulla bambina tra le sue braccia, si stava avvicinando sempre di più all'età di due anni ed era una bambina brillante. 

Ereditiera delle Stelle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora