"Ehi, fatina, oggi il tuo protettore dove lo hai lasciato?"
Logan vide Joel irrigidirsi, diventare una statua di marmo davanti ai suoi occhi.
Si guardava attorno agitato, pur sapendo che in quel liceo di merda, a parte Bran, nessuno avrebbe mai avuto il coraggio di sfidare lui per difenderlo.
Si strinse forte i libri al petto, ma fu un gesto inutile perché, appena gli fu di fronte, a Logan bastò poco per farglieli cadere tutti a terra.
Mike al suo fianco sghignazzò. "Buttiamoceli nel cesso," propose, maligno come sempre.
Joel sbiancò e senza dire una parola si inginocchiò a terra per raccogliere tutta la roba che Logan gli aveva fatto cadere di proposito.
Lo guardò e gli disse: "Voi froci state bene solo in ginocchio."
Joel ebbe un sussulto, stava trattenendo le lacrime.
Logan quella stessa mattina lo aveva visto nuovamente sbaciucchiarsi con Bran.
Si amavano, quei due, e lui non lo tollerava.
Gli mancava l'ultimo libro da raccogliere, Logan gli tirò un calcio e lo spinse lontano da lui.
"Sporco frocio," sibilò e se ne andò via.
Tutti si misero di fianco per far passare lui e Mike, ma quello non era un gesto di rispetto, era un gesto causato dal timore di essere presi di mira da loro come era capitato Joel e a Simon.
Era cattivo... era cattivo...
Anche lui era frocio... anche lui era frocio...
"Ehi, Logan... Logan, svegliati per favore."
Ryan.
Aprì gli occhi di scatto e si portò una mano al centro del petto, aveva la tachicardia e la pelle ricoperta da un velo di sudore.
"Logan..." avvertì una mano accarezzargli una guancia, sussultò e si allontanò, guardandosi attorno spaesato.
"Ehi... Sono io, sono Ry. Guardami, per favore."
Girò piano la testa verso quella voce dolce e familiare.
Vide Ryan nel suo letto, che lo fissava con gli occhi grandi, pieni di paura.
"È stato solo un incubo. È passato, Logan," sussurrò, avvicinando con cautela una mano al suo volto sudato.
Logan si fece accarezzare delicatamente perché aveva bisogno di contatto umano per ritornare con la mente sulla Terra. Poi fece qualcosa che non aveva mai fatto con nessuno dei suoi passati partner.
Si avvicinò a Ryan, gli circondò il busto con un braccio ed incastrò la testa nell'incavo del suo collo, respirando profondamente il suo odore.
"Ho sognato Joel," mormorò, quando il suo cuore ritornò finalmente a battere regolarmente.
"Continua a raccontare, se vuoi," rispose Ryan mentre gli accarezzava piano i capelli e la schiena.
Logan deglutì il groppo che gli si era formato in gola a causa dell'ansia. "Ho sognato quando lo tormentavo a scuola perché lui era apertamente fidanzato con Bran ed io non lo accettavo. Non lo accettavo perché inconsciamente lo invidiavo e non digerivo nemmeno questa invidia che provavo, invano, a nascondere dentro di me."
"È il passato, Logan. Anche Joel lo ha capito, ha compreso il tuo cambiamento e con il tempo finirà per perdonarti del tutto. Simon, invece, nonostante il suo essere restio, adesso dialoga con te come se foste amici da una vita."
STAI LEGGENDO
Logan (Red Moon Saga 3)
RomansaRyan era sempre stato l'anima della festa. In qualsiasi posto lui si trovasse, riusciva a fare sempre un gran casino... e a portarsi a letto un bel ragazzo. Potrebbe, però, essersi preso ultimamente una leggerissima cotta per un certo paramedico co...