Capitolo 54

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Finiamo di prepararci pronti per uscire proprio in tempo- "Tesoro hai preso tutte le cose di Sole?"- chiede per l'ennesima volta Layla, sembriamo una coppia sposata e il mio cervello non può far a meno di pensare a quanto sarebbe bello pronunciare il famoso 'ti voglio' alla ragazza davanti a me- "Si amore ho preso tutto, andiamo o faremo tardi"- le ricordo bloccandola per le spalle- "Hai ragione, Sole piccola andiamo"- la prende per mano e insieme si dirigono fuori dall'appartamento.

Raggiungiamo la mia Maserati e ci entriamo senza ulteriori indugi procedendo verso casa di Layla che fortunatamente è vicina alla scuola, tutta questa voglia di arrivarci mi fa sentire strano, scuoto la testa concentrandomi sulla strada e sulle chiacchiere delle due donne in mia compagnia.

Non appena arriviamo a casa di Layla, Sole inizia ad indugiare- "Piccola non ti faranno del male, sono brave persone, vedrai ti divertirai"- la rassicuro prendendola per mano, i genitori di Layla finlamente si fanno vedere, Sole in un primo momento si nasconde dietro di noi- "È arrivata la principessa Sole? Vogliamo vederla"- afferma contenta la signora Anderson- "Eccomi sono qui"- Sole esce dal suo nascondiglio assumendo una posa strana e buffa- "Mamma, Papà, so che è il vostro giorno libero e che siete appena tornati da una bufera però ho bisogno che mi facciate questo favore, non appena finiamo scuola veniamo a prenderla e andiamo a fare un picnic"- sussurra Layla in modo che Sole non riesca a sentirla, cosa che risulta facile dato che è impegnata a parlare con il padre di Layla, ridacchio.

"Tesoro ci farà piacere, Trevor caro è una meraviglia questa piccola, ora andate o farete tardi"- saluta entrambi con un abbraccio e dopo aver fatto lo stesso con il signor Anderson ci precipitiamo all'interno della macchina- "Siamo in ritardo?"- chiede Layla cercando di allacciare nervosamente la cintura- "Piccola così non va- le dico in fretta aiutandola- mancano circa sei minuti all'inizio delle lezioni"- azzardo mettendo in moto- "Cavolo ho il test di letteratura alla prima ora, me ne ora scordata"- sbuffa massaggiandosi le tempie- "Amore tranquilla, dai un'occhiata ora e sono sicuro che saprai tutto. Stai tranquilla dai"- le consiglio appoggiando la mia mano sulla sua coscia, ella annuisce e fa come le ho detto iniziando a dire cose,che naturalmente non capisco, su un certo Dante Alighieri.

Quando finalmente arriviamo Layla sembra già sapere tutto su questo poeta, camminiamo fianco a fianco velocemente sperando che la campanella ritardi di qualche minuto- "Cody è in classe e anche Becky, ci vediamo in mensa"- avvisa continuando a camminare come una matta- "Non avete gli stessi corsi?"- alludo a Becky- "Si l'unico diverso è quello di letteratura, la prof è già in classe vado"- mi bacia frettolosamente cercando poi di correre all'interno della classe proprio quando la campanella suona- "Aspetta- la blocco per un polso adagiando le mie labbra sulle sue delicatamente- ti amo"- sussurro lasciandola- "Anche io, a dopo"- corre in classe facendomi scuotere la testa.

La professoressa mi raggiunge alla porta- "Signor Harrison dovrebbe già esser in classe, ma vista la situazione- ammette ridacchiando lanciando uno sguardo a Layla che diventata paonazza- ecco il permesso, dica al professore che l'ho trattenuto, che rimanga tra noi"- mi passa il permesso e dopo un piccolo sorriso chiude la porta, alzo le soppraciglia e cammino lentamente senza preoccuparmi di una possibile sospensione.

Arrivo nella classe di francese dove noto esserci anche Emma, sospiro sbuffando entrando all'interno- "Signor Harrison è in ritardo, di nuovo"- commenta il professore sedendosi delicatamente sulla cattedra- "La professoressa Viviane mi doveva parlare"- sibilo passandogli il permesso e andando a sedermi senza nemmeno aspettare una sua risposta - "Signor Harrison mi farebbe piacere che si sedesse vicino alla signorina Stones visto che è nuova e che è rimasta sola"- interviene poi facendomi chiudere le mani in pugno e sbiancare le nocche- "A me non fa piacere, non si preoccupi se la caverà"- esordisco sorridendo falsamente andando a sedermi il più lontano possibile da lei, non è possibile che la ritrovo dappertutto.

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