Quella maledetta onda

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Chiara e Giulia, due ragazze, due amiche, due sorelle. Condividevano tutto, la scuola, la danza, la scuola di danza. Si ritrovavano spesso a ballare insieme, per loro era un'emozione unica. Lo stesso valeva per chi le guardava, vedere i loro corpi muoversi all'unisolo era un qualcosa di inspiegabile, era magia.
Probabilmente era questo ciò che aveva lasciato di stucco il direttore di quell'importante compagnia. Le due ragazze avevano partecipato alle selezioni per ballare sul palco di un importante evento in onore di Carla Fracci, il quale si sarebbe tenuto a Tropea, in Calabria, nel primo weekend di Luglio. Non avevano molte aspettative, infondo c'erano centinaia di candidati. E invece, tra tutti quei ballerini, erano state prese proprio loro due, inizialmente non potevano crederci. Solo quando si ritrovarono su quel treno, osservando ciò che c'era oltre il finestrino, Giulia iniziò a rendersi conto che era tutta realtà: avrebbe trascorso una settimana bellissima in compagnia della sua migliore amica e il suo giovanissimo maestro, Francesco. Giulia, però, non sapeva che loro non sarebbero stati gli unici con cui avrebbe condiviso quella piccola "vacanza". Una volta arrivati in hotel iniziarono a sistemarsi nelle rispettive camere; le due ballerine erano, ovviamente, insieme. Al contrario, il loro maestro fu spedito nella parte opposta della struttura. Giulia non potè fare al meno di notare la meravigliosa vista che la loro terrazza offriva: il sole, splendente come non mai, faceva da sfondo al mare, il quale si beava di quella meravigliosa luce. Osservare l'orizzonte da quella prospettiva era bellissimo. La riflessione di Giulia fu interrotta dal richiamo dell'amica: "Ama, andiamo a fare un bagno?" "Certo, prima dovrei mettere il costume però, ci metto un attimo". Si avviarono in spiaggia e notarono che, quel giorno, il mare era particolarmente agitato. Poco gliene importava, decisero di immergersi nelle onde, rimasero scioccate quando si accorsero del fatto che fossero le uniche ad aver avuto il coraggio di farlo, ad aver avuto il coraggio di fare un bagno con delle semplici onde "Che strano" pensò Giulia tra se' e se'. Le due iniziarono spesso a schizzarsi, giocare, divertirsi, come loro solito. Fin quando un'onda particolarmente alta le attraversò. Spaventate, tentarono di uscire dall'acqua, con scarsi risultati. Una seconda onda le travolse. A quel punto, due ragazzi che, per dire la verità, le osservavano già da un po', si accorsero della situazione e bastò loro uno sguardo per capirsi. Si tuffarono in acqua e, prontamente, le tirarono fuori. Giulia si ritrovò avvolta tra le tra le braccia di un certo ricciolino e non potè fare al meno di perdersi nei suoi occhi, o per meglio dire, quelle due pozze di ghiaccio. Il ragazzo, d'altra parte, non riuscì a non pensare a quanto quella piccoletta fosse bella: i capelli scuri e bagnati le contornavano il viso, ancora pallido per lo spavento. I suoi occhi marroni si incastravano alla perfezione con quelli del riccio. A svegliarli da quello stato di tance fu Deddy, un ragazzo da un lungo ciuffo e un fisico con troppo scolpito. "Piacere Deddy" disse porgendo la mano destra a Giulia, seguito da Giovanni, o meglio Sangiovanni. "Mi state dicendo che non vi siete nemmeno presentati? Avevate intenzione di continuare a fissarvi per i prossimi dieci anni?" rise Deddy. Il riccio lo fulminò con lo sguardo mentre Giulia rise imbarazzata. "ma quanto è bella la sua risata" pensò lui. Nessuno dei quattro aveva intenzione di salutarsi, era chiaro. "Oh Salvatori, cosa potremmo mai fare per ringraziarvi?" disse Chiara con tono ironico. "Beh direi che una granita andrebbe bene". Annuirono e si diressero verso il bar.
Giulia non riuscì a far altro che osservare ogni minimo dettaglio di quel ragazzo: "è così dannatamente bello" pensò. "Se continui a guardarmi così mi consumi ballerina" disse Sangio facendo riferimento a quanto raccontato dalle due ragazze pochi minuti prima: la danza, la passione che univa quelle due ragazze. "Non ti stavo guardando" disse prontamente Giulia. "Ah no?" rispose Sangio avvicinandosi a lei, provocandole un brivido dietro la schiena. "No" disse Giulia dopo qualche secondo di tentennamento. "Molto convincente" rise lui allontandosi lievemente, il giusto per permetterle di respirare. Una volta giunti a destinazione Sangio chiese ad ognuno di loro quale gusto preferisse tra quelli esposti sul tabellone. Giulia era piuttosto confusa, nessuno di quei gusti la soddisfaceva a pieno ma non volle sembrare scortese quindi ordinò una granita al limone. I ragazzi si sedettero nell'unico tavolo libero e iniziarono a parlare, a conoscersi. "Non ci avete ancora detto dove si trova la vostra umile dimora" scherzò Chiara. "Chi le dice che la nostra sia un'umile dimora, oh principessa?" disse Deddy marcando la parola umile. "Oh mi scusi, non sapevo foste dei salvatori di alto rango" continuò Chiara. Quel loro scambio di battute venne interrotto dalla risata del riccio che, vedendo Giulia, piuttosto disgustata dal drink che stava tentando di bere. "Tieni, è alla fragola" disse Sangio porgendole la sua granita. Giulia tentennò qualche secondo prima di accettare. "Chi mi assicura che tu non ci abbia messo del veleno prima di darmelo?" scherzò lei. "Non si fida di me, signorina?" disse lui fingendo una faccia delusa. "No signore" rispose prontamente lei. "Male Stabile" concluse lui. Intanto Chiara e Deddy guardavano la scena inteneriti e, ogni tanto, si scambiavano qualche sguardo di intesa. "Questo è già cotto" pensava Deddy guardando l'amico.
Giulia rimase piacevolmente sorpresa da quella bevanda, il che era chiaramente leggibile al riccio, il quale sorrise istintivamente. Quella piacevole atmosfera fu interrotta dal suono del cellulare di Giulia. Francesco. Fu solo in quel momento che Giulia si accorse di non aver neppure avvisato il suo maestro-amico che sarebbero scese in spiaggia. "Eiiii, dimmi" disse Giulia con voce allegra, cercando di nascondere la sua preoccupazione. "Ma dove diavolo siete? È un'ora che vi cerco, il direttore della compagnia è qui in hotel e vuole conoscervi, venite subito" "Oddio, scusaci, arriviamo subito" rispose Giulia. "Ama, era Francesco, dobbiamo andare e subito, ti spiego tutto mentre torniamo in Hotel" disse lei rivolgendosi alla biondina. "Ci lasciate così?" disse Sangio. "No, resterei qui a guardarti per ore, mesi, anni, non so magari secoli" pensò Giulia, ma non si sarebbe mai azzardata a dirlo. "Beh, a giudicare dalla faccia di Giulia mi sembra piuttosto urgente quindi adiosss" disse frettolosamente Chiara, lasciando perplessi i due ragazzi. Durante il tragitto la ballerina spiegò tutto all'amica, lasciandosi scappare un "Mannaggia", che inevitabilmente provocò una risata ad entrambe. Una volta arrivate in hotel si presentarono al direttore, il quale, fortunatamente, si rilevò piuttosto simpatico e comprensivo. Si lasciò persino scappare una risata quando vide le due ragazze così impacciate.
Si era fatto tardi, tutti erano rientrati nelle loro camere. Nella parte opposta del paese invece, in una casa di campagna,
dove alloggiavano Deddy e Sangiovanni si respirava un'aria strana: Deddy continuava a ridacchiare vedendo l'amico così disperato, sapeva perfettamente il motivo del suo dispiacere. Sangiovanni, dal canto suo, non se ne accorgeva neppure, era toccupato a pensare a quella ballerina, quella fattura ballerina. "Chi era quel Francesco?" continuava a chiedersi. "E se fosse il suo ragazzo?" si lasciò scappare ad alta voce. "Lo sapevo, lo sapevo, lo sapevo" rise Deddy, guadagnandosi uno sguardo interrogativo da parte del riccio. "Secondo te non mi ero accorto che è da tutta la sera che stai pensando a quella ballerina e a chi sia quel Francesco?" disse Deddy. "Stai zitto, va" concluse Sangio. Appena si mise nel letto il ragazzo ebbe come una lampadina "Come ho fatto a non pensarci prima" pensò. Aprì Instagram e digitò il nome di quella nanetta dai capelli scuri che gli aveva incasinato la testa. Non fu difficile trovarla. A Giulia vibrò il cellulare. "Sangiovanni ha iniziato a seguirti" "Sangiovanni vuole inviarti un messaggio". Le si illuminarono gli occhi solo leggendo il suo nome. Lesse il contenuto del messaggio: "la prossima volta non mi scappi, ballerina". Sorrise.





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