Alice stava facendo dei giri di pista prima della sua prima gara.
Mentre scivolava su quel sottile strato di ghiaccio piroettava anche,provando il suo numero.
era ormai al sesto giro di pista quando l'immagine delle compagne che pattinavano ordinatamente davanti a lei si fece sfocata e confusa.
-forza,continuate ad allenarvi!- anche la voce di margherita,la sua allenatrice,era confusa ed entrava nella mente di alice come un ricordo lontano.
Avvertì un forte mal di testa e pensó che era meglio fermarsi un attimo.
Si avvicinó a Margherita,che agitava le braccia dirigendo le altre ragazze,e le chiese:-non mi sento bene,posso andare in spogliatoio un attimo?-
-certo- l'allenatrice acconsentì e alice,lottando contro il mal di testa,si trascinò fino allo spogliatoio.
Una volta dentro si infiló i para-lame e affondó la faccia nelle mani.
Le fitte alla testa le arrivavano in modo regolare,come una specie di segnale.
Lanció uno sguardo al vestito che avrebbe indossato per la gara: un vestito azzurro corto fino alle ginocchia con delle linee argentee.
Le spalle,anch'esse argento,erano fatte di un tessuto leggero,quasi trasparente.
Si slacció la felpa nera e si sfiló i pattini.
'Cosa mi sta succedendo?' Pensó.
Alice faceva pattinaggio da quando aveva solo tre anni e le era capitato di stare male,ma non come in quel momento.
Gli occhi le si innondarono di lacrime.
La vista le si annebbió,ma lei cercava di resistere: non poteva perdersi la sua prima gara.
La ragazza perse l'equilibrio e allora si lasció andare.
L'unica cosa che vide fu il bianco più totale e poi delle figure,o più che altro delle ombre,che correvano urlando e pronunciando parole incomprensibili.
Ne vide alcune in faccia,si leggeva l'orrore e l'odio nei loro occhi.
Poi di colpo udì un urlo,e la scena svanì.
Alice si ritrovó di nuovo nel bianco più assoluto.
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Felvion
Fantasía"Alice alzò lo sguardo e davanti a se si trovò un essere simile ai folletti delle favole,che con voce acuta disse:-Alice,benvenuta a Felvion!-."