SAPPIATE CHE QUESTO È UN REGALO PERCHÈ VVB.
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Attenzione:Scena Rossa-
"Ommioddio" disse Niall scattando in piedi "Gustav noi dobbiamo andare" sorrise poi prendendo Stan per un braccio.
"Greg, mi chiamo Greg".
"Oh sì, ok. Ehm... noi... noi andiamo" ripeté Niall mentre Stan strattonava per essere lasciato.
"Ma ci siamo appena seduti al bar Niall, che cazzo dici?" domandò Stan guardando Greg con sguardo mortificato.
"Sì, Stanley. Ma. Noi. Dobbiamo. Andare. Ora" sorrise Niall "Lascia la tua dannata mail a Gustav e andiamo".
"Greg" specificò il diretto interessato alzando gli occhi al cielo.
"COME CAZZO TI PARE" concluse Niall tirando Stan per un braccio.
"Ma c'è qualche problema?" domandò Greg.
"Me lo domando anche io" disse Stan "Cosa non va?"
"Bene. Fai come vuoi. Siediti pure. Guarda alla tua destra e poi decidi se restare qui" disse Niall alzando le spalle "... me ne vado. È stato un piacere Greg, niente di personale eh... solo un piccolo imprevisto" concluse mentre Stan spalancava gli occhi e imprecava scarabocchiando la propria mail su un tovagliolino.
"Scusa... scusa Greg ma... ehm... ecco la mia mail. Ciao"
"Ooooh, visto che dovevamo andarcene subito?" si intromise di nuovo Niall "Ho sempre ragione".
"Sì, ok... ora andiamo" disse Stan.
Greg si guardò intorno per cercare di capire quale fosse il problema. Guardò verso destra, come Niall aveva detto ma a parte la fila di taxi in attesa non gli sembrava ci fosse niente di interessante.
"Vuole ordinare?" domandò un cameriere mentre Stan e Niall sparivano dietro l'angolo. Strinse il bigliettino con scarabocchiata la mail e annuì."Quella era?" domandò Stan incredulo.
"Sì. Era decisamente lei".
"Ma... come cazzo è possibile?"
"Beh lei non aveva chissà quale accusa. Spaccio, consumo di droga e forse era a conoscenza dei piani di Nick ma per il resto...niente di gravissimo".
"E ora che facciamo? Dici che si ferma in città o se ne va?"
"Era appena scesa dal taxi. Non lo so... dobbiamo dirlo ad Harry?" domandò Niall mordendosi un labbro "Ha già abbastanza pensieri".
"Secondo me dovremmo. Metti che la incontra per caso in giro?"
"Non lo so..." disse Niall pensieroso "... non saprei nemmeno che cazzo dirgli... Ehi, ho visto Eleanor?"
"E se lei volesse parlare con Harry?" chiese Stan "Qualcosa tipo: ...scusa se non ho denunciato Perrie e Nick e non gli ho impedito di uccidere Gemma...".
"Minchia, non penso che lo farebbe. Dici?"
"Ma che ne so. O se volesse parlare con me? O con te?" domandò Stan scuotendo la testa "Sto andando in panico. Il dannatissimo 2009 sembra tornato".
"Ok, senti. Manteniamo la calma, va bene? Per ora non diciamo niente a nessuno, dimentica di averla vista. Non succederà nulla. Ehi, mi ascolti?" domandò Niall accarezzando una guancia all'amico "Mi hai capito?"
"Ho paura" disse Stan mordendosi un labbro "Dannatamente paura".
Niall sorrise incoraggiante lasciandogli poi un bacio leggero a fior di labbra: "Andrà tutto benissimo"."Liam ha lasciato Zayn" disse Louis mostrando il telefono a Harry "Cioè, non è quello che c'è scritto ma ne sono abbastanza certo".
"Beh la gente tradita con un minimo di amor proprio di solito fa così: lascia il traditore" disse Harry alzando le spalle "Io glielo avevo detto di badare alla sua di storia invece che alla nostra".
"Che facciamo quindi?" domandò Louis.
"In che senso?"
"Zayn chiede di andare da lui..."
"E quindi?"
"E quindi ci andiamo o no? Devono tornare insieme. Sai che si amano".
"So che Liam ama Zayn... sul fatto che sia reciproco non ci metterei la mano sul fuoco" rispose Harry.
"Qual è il problema?" domandò Louis.
"Il problema è che Zayn ama te. Non Liam. E non ha nemmeno capito l'errore che ha fatto se invece di correre da lui scrive a te".
"Non è innamorato di me" disse Louis.
"Sì invece. E gli unici che non se ne sono accorti siete tu e lui".
"Ama Liam. Te lo garantisco" riprese Louis "È solo confuso. È solo che..."
"Perché non è da Liam allora? Perché vuole parlare a te?" domandò Harry sorridendo "Io credo che Zayn dovrebbe smetterla di vivere sapendo che tu risolverai tutti i suoi problemi. Probabilmente ama Liam, sì ... ma ama anche te. Finchè non capisce che tu non ci sarai sempre, perché tu è con me che stai, questo è il risultato. Deve svegliarsi. Io la penso così" disse Harry levandosi la maglietta e stiracchiandosi "Comunque faccio la doccia e se vuoi andiamo insieme da lui".
Louis annuì pensieroso.
"A cosa pensi?" domandò Harry avvicinandosi e abbracciandolo.
"Che non credo di meritare il tuo perdono. Non credo di meritarti... sei così... non lo so. Sono fortunato e non credo di meritarmelo, ecco tutto".
Harry sorrise: "Io me ne sono andato per otto mesi e non ti ho scritto, non ti ho detto nulla. Per otto mesi non ti ho detto che ti amo. Credo non esista colpa peggiore".
Louis sospirò baciandogli il naso: "... è solo che... non mi sento a posto con la coscienza. Mi sembra di aver rovinato tutto e..."
"Senti, se non ci penso io perché devi farlo tu? Ti ho perdonato. Sei mio. Non mi interessa altro".
"Non lo so... sono solo triste all'idea di averti fatto del male, volutamente. È una cosa che non riesco a perdonarmi".
Harry scosse la testa: "Ti ho perdonato io. Quindi smettila..." disse baciandolo piano "Doccia?"
Louis sorrise mentre Harry proseguiva: "Senti ma... con... con Zayn..."
"Harry Styles io spero vivamente tu non stia per domandarmi quello che credo tu stia per domandarmi. Sfioreremmo davvero il ridicolo".
"Cosa credi stia per chiederti?" rise Harry.
"Quello che stai pensando. Ti conosco".
"Beh e qual è la risposta?"
"La risposta è che è ridicolo il fatto che te lo domandi davvero. Invece di odiarmi ti domandi davvero... io... non posso credere tu sia così cretino".
"Sono solo curioso. È tre anni che mi domando come sarebbe se... se lo facessimo in modo... diverso. Per cui mi domandavo se con lui..."
"HARRY. Davvero, spero tu stia scherzando, anche se non mi diverte affatto".
"Ma non capisco il problema".
"Il problema è che tu mi perdoni un tradimento dopo nemmeno 24 ore e... e ora davvero mi domandi che ruolo avevo mentre ti tradivo? È ridicolo davvero. Ridicolo e spaventoso".
Harry sorrise e scosse la testa.
"Ridi anche. Cioè... io credo tu sia pazzo" disse Louis "Non ti capisco".
"Non c'è nulla da capire. Io ho sbagliato, tu hai sbagliato. Io ti amo e tu mi ami. Io sono addirittura felice, ci credesti? Il nostro amore è più forte dei nostri sbagli. Sul serio Lou, io non dubito che tu mi ami... non ho mai dubitato di questo".
"Infatti. Ti amo. Ma ho sbagliato. Ho sbagliato e ci sto di merda. E non riesco fisicamente a stare nella stessa stanza con te a parlare tranquillamente di quello che ho fatto. Non riesco a nemmeno più a credere di meritarti... e tu mi domandi... mi domandi se ero attivo o passivo?"
"Io non riesco a stare nella stessa stanza con te e sapere che l'ultima volta che il tuo corpo è stato di qualcuno... quel qualcuno non ero io. Non riesco proprio. Voglio farlo con te. E voglio farlo ora. E... voglio farlo in modo diverso quindi... volevo solo... solo sapere..."
Louis scosse la testa: "Non posso credere che sto per rispondere a questa domanda".
Harry rise battendo le mani: "Ottimo. Quindi?"
"... passivo..." rispose Louis coprendosi il viso con le mani "... è assurdo".
"Bene. Quindi lo sarai anche con me. Ora" disse Harry semplicemente "Doccia o letto?"
"Ma sei serio?" domandò Louis scuotendo la testa.
"Sono assolutamente serissimo" disse il più piccolo "Doccia o letto?"
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L'attimo prima di dopo
Fiksi PenggemarSequel di: Un gettone e tredici minuti Larry-Ziam -- "Quando Harry scese dal treno e respirò per la prima volta in otto mesi l'aria di Doncaster, l'aria di casa, tutto tornò ad essere dolorosamente vero. Si guardò intorno mentre il secondo binario...