A ME BASTA CHE CI SEI (SOSPESA)

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"Ci sono sere,

in cui le mancanze

si fanno sentire troppo forti

per lasciarti dormire ;

Questa è una di quelle."

Lui era il classico ragazzino stronzo,troppo sicuro di se,o forse era l'esatto contrario;

un ragazzo troppo debole che si difende usando come arma il silenzio e il disprezzo.

Ma Lana non era mai riuscita a capirlo.

Sará perchè eravano piccoli,o forse perchè si erano conosciuti per caso,come amici di famiglia..

in ogni caso non aveva mai saputo come comportarsi.

Denny era un ragazzino di 15 anni

a cui piaceva uscire e guardare le ragazze. Tutte.

Aveva l'aria di quello che nasconde qualcosa :

forse i suoi sentimenti.

Lui era quello coi dubbi,quello che guardava fuori dal finestrino dell auto con lo sguardo perso,ma intenso come se stesse leggendo il testo della canzone che passava alla radio.

Quante volte lei avrebbe voluto leggere i suoi pensieri!

Lui era sempre nervoso,scontroso e non perdeva mai occasione per offenderla,per questo Lana ci stava sempre male per lui.

Se solo fosse stata una ragazza un pò meno timida avrebbe potuto placare questo rifiuto da parte di quel ragazzo.

Temeva ogni sua reazione. Forse lo detestava,o almeno era riuscita a farglielo credere cosi tanto che convinceva anche se stessa.

Eppure di lui ne parlava sempre.

"Noo ma che pallee,anche oggi quelli arrivano?"

Ogni domenica sempre la stessa storia.

Gli amici di mamma e papá erano ospiti a pranzo,e si portavano appresso i loro due adorabili figli.

Chiara, figlia adorabile davvero,6 anni. Sempre sorridente e dolce, occhi color nocciola. Dio. Quegli occhi.

Ogni volta che li guardavo mi perdevo nel ricordo di suo fratello.

mentre appunto,il fratello,uno stronzo presuntuoso che mi prendeva sempre per il culo per la mia sbadataggine,si è vero,sono un disastro. Sempre persa tra le nuvole,però non capisco perchè ogni volta dovesse criticare ogni cosa che avesse a che fare con me.

Dalla mia bassa statura,alla mia corporatura esile,ai miei gusti in fatto di musica,o programmi televisivi.

Insomma,ogni cosa che piacesse a me per lui faceva schifo.

"Lana!

Perchè dici così? Pensavo che ti fossero simpatici."

"Si mamma. Non ho niente in contrario ad averli tutte le domeniche a casa.

Il fatto è..."

"Dai su,pensaci mentre prepari la tavola.

Papá è andato a prendere tua sorella agli allenamenti.

La signora Carla e il signor Vincenzo arriveranno alle 13."

"...ma...

Va bene mamma."

Cosa potevo dire? Che Denny aveva qualche problema con me?

Mamma ci sarebbe rimasta davvero male.

E poi perchè doveva importarmene?

Sono sempre stata una ragazza solare.

Avevo tanti amici. Il problema non ero mica io.

Potevo fare ammeno di lui.

Il problema è che lui aveva quel qualcosa che mi incuriosiva,

qualcosa che in un certo senso mi facesse sentire al sicuro.

Ma cosa?

* * *

Mia sorella era tutto il contrario di me. Sempre solare,positiva,

Non che io non lo fossi,ma di certo pensavo troppo,e di conseguenza avevo sempre paranoie per la testa.

Lei andava sempre d'accordo con tutti,o forse ero io ad essere troppo chiusa,a fidarmi poco degli altri.

Lei era sempre la preferita,oltre ad essere la più piccola,ma nessuno sembrava importarsene.

Lei era quella che mi dava consigli,mi correggeva e mi aiutava a rialzarmi. Ma non la odiavo affatto.

Era la mia salvezza.

Lei andava d'accordo con tutti,soprattutto con Chiara ,forse perché erano coetanee,capisco.

Ma come faceva ad adorare uno come Denny?

Uno sempre scorbutico,negativo, il contrario di lei?

E lui che la trattava come una principessa,ancor meglio della sua sorellina.

Ero io allora quella che aveva problemi con lui? Solo a me non mi sopportava?

Ancora una volta fingevo di fregarmene. Tanto io sono sempre andata bene a tutti.

Dovevo solo sorridere,annuire e farmi scivolare di dosso tutto ciò che di lui mi importava. Come ad esempio il fatto che uscisse con due ragazze,e manco una gli piacesse realmente e loro ne erano al corrente.

E purtroppo non era l'unica cosa da mandar giù.