Cap 24

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Alexander

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Alexander


Mi passai una mano sul viso, mentre la sigaretta pendeva fra le mie labbra, mentre lanciavo uno sguardo, verso la porta dove era appena entrato Frenck, che stava scendendo la scalinata.

Mi tirai su i pantaloni della tuta, mentre gettavo la maglia ormai sporca di sangue nel camino acceso.

Non volevo che mia moglie vedesse.

-Allora?-

-Tutto a posto le nostre donne sono in cucina e a Magda o fatto presente dove siamo, così sa che non deve disturbarci.-

Disse, mentre si arrotolava le maniche della camicia.

Avvicinandosi alla testa di cazzo, seduta, legata e imbavagliata sulla sedia.

Era pieno di sangue, oh si mi stavo divertendo come un pazzo a torturarlo.

Mi sono fatto un nome anni fa ed è ciò che sono.

Una bestia.

-A parlato?-

-Nahhh, il coglione crede ancora che possa resistere, non ha capito che io non o fretta.

Sono dove sono proprio perché sono quello che sono, e lui ancora non l'ha capito.-

Dissi ghignando maleficamente, avvicinandomi al camino.

Afferrai uno dei miei giocattoli ancora immacolati e non sporchi del sangue del traditore e lo passai fra le fiamme accese del camino.

Ebbene si, lui è quello che porta le informazioni al suo capo.

Sa cose, che non poteva assolutamente sapere, se non era della mia cerchia "dell' alleanza" e quindi, uno dei miei ragazzi si è insospettito e la seguito.

Adesso devo solo fargli dire il nome degli altri infami che mi vogliono fottere, compreso il nome dell' uomo per cui sta lavorando.

Mi avvicinai a lui, con il pezzo d'acciaio rovente nella mia mano, mentre Frenck gli tirava i capelli per alzargli la testa, in modo che i suoi occhi fossero nei miei.

Amo scatenare il terrore, il potere che ne ritraggo, guardando i loro occhi terrorizzati da me.

Sarò un sadico forse ma ci sguazzo nel mio potere.

-Allora, fottuto bastardo ci vogliamo riprovare? Chi cazzo è ci sta fottendo?-

-Mai!- Disse tra i denti insanguinati, sputando per terra.

-Va bene coglione, avrai una lenta fine.-

Dissi ghignando sadicamente, mentre gli conficcavo il pezzo rovente sul fianco, passando alla spalla e via dicendo per tutto il corpo.

-Sai, non amo quando mi si contraddice, divento una "bestia".-

-Sei un pazzo.. sadico di merda!-

La Moglie Di Un VorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora