Alisia Fortin è una 18enne newyorkese che viene etichettata, da chi conosce la sua famiglia, come la classica "figlia di papà" solamente perché i suoi genitori sono due importanti medici americani.
Le persone non sanno che lei ha sempre rifiutato qu...
Questa notte non sono riuscita a chiudere occhi, mi rigiravo nel letto ripensando al bacio, anzi ai vari baci, con Tommy. Ero felice, tra le nuvole esattamente e questa sensazione mi sconvolge, non mi sono mai sentita così, ma mi piace.
Sono andata via da casa di Tommaso tarda serata, eravamo presi dalle chiacchiere e il tempo è volato e, non appena ho avvisato i miei amici di essere tornata a casa, hanno iniziato a riempire il mio Whatsapp di messaggi, sticker idioti e qualche gif, erano molto curiosi di sapere cosa fosse successo. Mi limito a rispondere dicendo che c'erano novità e che mi avrebbe fatto piacere parlarne di persona e sono crollata. Il mio sonno profondo, però, è durato al massimo due ore perché mi sono svegliata a causa della tanta felicità accumulata.
Oggi credo passerò l'intera giornata a casa, anche perché devo disegnare il vestito di Molly, quindi ho bisogno di tranquillità.
*notifica del telefono* Tesoro non hai scampo, oggi ci vediamo io, te e Corinne così sputi il rospo. Non osare mettere scuse. Sappiamo che sei impegnata con il disegno dell'abito, ma alle 18:00 siamo da te. A dopo!!!» Ovviamente Kyle, non poteva farsi scappare un "pettegolezzo così importante" come lo definisce lui, per questo, anche se volessi svignarmela,non riuscirei, sarebbe in grado di montare una tenda fuori casa ed aspettare che io esca.
Prendo tutto il necessario per realizzare l'abito e decido di disegnarlo in giardino, però prima, una bella tazza di caffè. Raccolgo i miei capelli in uno chignon spettinato e mi metto all'opera. Le idee ci sono e sono anche abbastanza, ora le metto i pratica e poi faccio scegliere alla futura sposa.
Trascorre tutta la mattinata e di Tommy nessuna traccia, non mi ha mandato un messaggio, nulla, come se la terra lo avesse inghiottito. Iniziò a pormi domande e la più ricorrente è "Gli mando io il buongiorno anche se lui non lo ha fatto?" Ma ogni volta mi do sempre la stessa risposta "Non iniziare ad essere pesante Alis, starà dormendo o starà a lavoro, non appena potrà lo farà lui". Non sono molto esperta,anzi per niente, di relazioni, sempre se la nostra può definirsi così, però dopo la giornata trascorsa ieri, almeno un messaggio me lo aspettavo.
Interrompo i miei pensieri e per distrarmi, decido di continuare a disegnare. E tutto questo fino ad ora di pranzo.
Subito dopo aver mangiato crollo come un pesce lesso sul divano, il che è comprensibile, avevo solo un'ora di sonno. In realtà avrei dormito anche di più, ma il suono del campanello, credo il decimo suono del campanello, mi sveglia.
«Ragazzi» dico, sbadigliando e con gli occhi ancora mezzi chiusi «Buongiorno fiorellino, dormito poco questa notte? Come mai? Sei stata impegnata» esclama Kyle con voce provocante «Scemo, sai quando sono tornata a casa, vi ho mandato un messaggio» rispondo scocciata «Beh cosa ne so io, può darsi che hai detto una piccola bugia a fin di bene» «Dai su amica, vai a sciacquarti il viso, altrimenti non riuscirai mai a svegliarti. Noi ti aspettiamo qui» si intrometto Corinne «Okay, va bene, vado» rispondo e mi incammino verso il bagno «Fai veloce» sento urlare Kyle dall'altra stanza
«E questa è tutta la storia» concludo il racconto della serata e, non appena alzo lo sguardo, noto gli sguardi dei mei due migliori amici, sono sbigottiti. «Io non riesco a crederci, sei entrata ufficialmente nel mondo dei grandi» afferma Kyle e io non posso fare a meno di ridere. «E adesso? Vi state scrivendo? Avete deciso quando rivedervi? Guarda che se un ragazzo è interessato a rivederti dopo quello che è successo è un buon segno» dice Corinne Dopo questa sua affermazione scende un silenzio tombale «Quindi, scusami, vorresti dirmi che non si è fatto vivo?» ribatte lei «Ehm, no, cioè non ci siamo sentiti dopo ieri, sicuramente sarà impegnato con il lavoro» rispondo con espressione dispiaciuta «Ma quale impegno, non doveva mica stare incollato e risponderti ogni millesimo di secondo, ma almeno un messaggio, il tempo se vuoi si trova» si intromette Kyle «Io lo ammazzo» urla Corinne «anzi, sai cosa faccio, chiamo Noah e vedo se quello stronzo del suo amico/collega di lavoro è così impegnato da non poterti mandare un messaggio di due parole massimo»
Corinne dopo aver parlato con Noah ha scoperto che Tommaso non si è presentato a lavoro, il che è molto sospetto, non salterebbe mai una giornata di lavoro, dato che per lui è molto importante. Iniziò a preoccuparmi.
I miei amici sono andati via da un po', non riesco nemmeno a cenare pensando a cosa potesse essere accaduto, non riesco a stare con le mani in mano, per questo prendo le chiavi della macchina e, in pigiama, vado da lui.
Arrivata sotto casa sua vedo tutte le luci spente, provo a suonare al campanello, ripetutamente, ma non ottengo risposta. Torno in macchina, mi faccio coraggio e decido di mandargli un messaggio
Ei tutto okay? Non ci siamo sentiti per niente oggi e Noah mi ha detto che non ti sei presentato a lavoro, è successo qualcosa?
Il tempo passa, ma non ottengo risposta e, in preda all'ansia mi distendo sul letto, fissò il soffitto e inizio a farmi mille paranoie. Cosa potrà mai essere successo?
Tommaso La notte precedente Sono molto contento di come sia andata la giornata con Alis, credo proprio di aver fatto bene a lasciarmi andare, con lei potrebbe funzionare. Non riesco a credere di provare di nuovo la sensazione di vuoto allo stomaco, il sorriso stampato sulle labbra, che mi si accentua non appena mi torna in mente il sorriso dolce e imbarazzato di Alis, i suoi capelli morbidi, il suo profumo intenso e quell'aria da bambina che ha, ma allo stesso tempo è già una donna. Ha un non so cosa che potrebbe letteralmente mandarmi fuori di testa: da una parte sono spaventato, di rimanere ferito, per la terza volta, ma c'è un'altra parte di me che mi invoglia a continuare su questa strada, che mi fa ragionare e mi ha portato, in questi due mesi, a capire che non bisogna fare di tutta l'erba un fascio e che ciò che mi hanno fatto mio padre e Sofia, non è detto che possa farlo anche Alis, non riesco a vedere cattiveria e malizia in lei, ma solo molta purezza e ingenuità, che mi attraggono da matti.
Mi metto sul divano a giocare un po' con il telefono e poco dopo mi squilla il telefono. Il numero non lo riconosco, ma la chiamata arriva dall'Italia. E se fosse successo qualcosa a mia mamma? Devo rispondere.
«Pronto?!...Sofia, cosa c'è? Che vuoi ancora da me?» chiedo che voce arrabbiata «Lasciami parlare, ti spiego tutto, ti chiedo solo di non interrompermi, altrimenti non trovo il coraggio di dirti tutto» afferma con voce strana, molto strana, il suo tono altezzoso è sparito e questo non mi convince molto. «Che cosa? Non è possibile, faccio la valigia e prendo il primo volo per Roma» queste sono le uniche parole e, molto velocemente, preparo il mio borsone e mi dirigo in aeroporto.
Autrice Cosa ne pensate? Vi sta appassionando la storia? Chissà cosa sarà successo... lo scoprirete solo leggendo il prossimo capitolo. Vi lascio una foto del nostro protagonista, spero vi piaccia
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