𝕔𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟞𝟟

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C'hai vent'anni

Ti sto scrivendo adesso prima che sia troppo tardi

E farà male il dubbio di non essere nessuno

Sarai qualcuno se resterai diverso dagli altri

Ma c'hai solo vent'anni

-Vent'anni (Måneskin)

Park Jimin! Non ti azzardare a chiedere soldi ai tuoi poveri genitori!
Sei la nostra più grande delusione!
Prima la danza, poi l'università dei poveri e adesso la puttana?!
Crescitelo da solo sto figlio e non farti più sentire
Il messaggio che aveva ricevuto dai suoi genitori fu talmente straziante che non riuscì ad alzarsi, cadendo rovinosamente e sperando di non aver creato danni alla piccola <<Jimin! È successo qualcosa?!>> chiese prontamente il suo ragazzo, fortunatamente aveva ancora lui al suo fianco e questo gli fece alzare, anche se di poco, lo sguardo.
<<I miei mi hanno mandato un messaggio vocale, pensavo volessero chiedermi come stessi, ma non mi aspettavo che venissero a sapere che aspettassi un figlio>>
In questi ultimi giorni erano successe così tante cose che non voleva nemmeno sapere chi fosse stato a dirglielo, anche se già aveva qualcuno in mente <<Voglio sentire il messaggio, io voglio capire perché arrivare a tanto cazzo! Jimin mi dispiace così tanto - si abbassò alla sua altezza - se solo quel giorno->> si fermò quando sentì un gemito di dolore da parte del biondino, segno che doveva vomitare, così prese un secchio e corse a porgerglielo, infatti poco dopo il più piccolo rigetto tutto ciò che aveva mangiato <<Amore - si pulì le labbra con un fazzoletto di carta che si trovava nella tasca dei suoi pantaloni della tuta - io non voglio che tu ti senta in colpa, ho preso le mie responsabilità come tu hai preso le tue - alzò gli occhi al cielo - cosa me ne faccio di due persone che non mi hanno mai amato? Il loro amore incondizionato verso il denaro vale più di mille miei sacrifici nel farmi apprezzare, sapevo che alla fine mio fratello, che causalmente si trova qui in Corea, avrebbe fatto la spia, dicendo ai miei della gravidanza. Vigliacchi sono e vigliacchi rimangono>> disse alzandosi e andando verso l'armadio <<Adesso prepariamoci, il dottor Lee ci aspetta per un'altra visita>>

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