Another Wedding?

Two excited strangers and nothing more

Quando Harry aveva ricevuto la partecipazione di matrimonio, per poco non era svenuto.

Mai avrebbe potuto pensare che l'amico si sposasse, e soprattutto, che non gli avesse detto nulla della proposta, di cosa avesse combinato. Niente. Non aveva saputo assolutamente nulla.

Niall ed Hailee si erano conosciuti su una crociera, alla tenera età di diciassette e quindici anni, lui irlandese e lei australiana. Nessuno ci avrebbe scommesso un centesimo sulla durata della storia, ma davanti a quello scenario, non c'era altro da fare che arrendersi alla realtà: l'amore esisteva eccome.

La prova era Niall, che vestito di tutto punto, si guardava nervoso attorno. Non aveva mai visto l'amico così terribilmente teso, mai. Era sempre stato quello allegro, dalla battuta pronta, dal bicchiere di birra colmo fra le mani. In quel momento sembrava un cucciolo di labrador.

"Rilassati, vuoi bere?" lo prese quasi in giro, Harry, mordendosi le labbra per non lasciarsi sfuggire alcuna risata. Non voleva indisporlo ancor più di quanto già non fosse.

"Se mi ubriaco finisco per trascinarla altrove" borbottò, immaginando già la sua donna, con quei meravigliosi capelli lunghissimi e le sue curve tremendamente sexy, avvolte in un abito bianco – o perlomeno, pensava che lo fosse, con Hailee non c'era mai di che stupirsi.

"Stai davvero pensando al modo in cui te la scoperesti, persino adesso?" chiese incredulo Harry, poggiandosi gli occhiali rosa che aveva sul naso, fra i capelli mossi. Sperava solo che gli rimanessero in ordine, non aveva voglia di passare un'altra mezz'ora davanti allo specchio, in cerca dello stile perfetto.

"Sto pensando che ho fatto una cazzata" sbottò.

"Niall?" lo guardò torvo, chiedendosi di che cazzata stesse parlando. "Non l'avrai mica cornificata, vero? No perché, se così fosse, sei un perfetto idiota. Hai idea di che razza di bellezza tu abbia conquistato?" lo rimproverò sottilmente.

Sì, Harry di certo non era il miglior consulente amoroso viste le sue avventure notturne. Non si era mai impegnato, non aveva mai desiderato alcun amore che lo prosciugasse di tutte le energie, niente seccature, niente litigi e musi lunghi, niente sorprese romantiche. Niente che potesse implicare troppo a lungo il suo cervello. Era libero e felice. Una sensazione migliore non l'aveva mai provata.

Ma. Aveva conosciuto Hailee, in quegli anni, e non aveva mai trovato una ragazza così simile al suo amico. Erano praticamente la stessa persona. Sfacciati, insolenti, divertenti, super sorridenti, avventurosi. Non avrebbe trovato l'anima gemella altrove.

"Ovvio che no!" si indignò Niall, guardandolo risentito dal fatto che avesse anche osato pensare una roba simile. "Forse non dovremmo sposarci adesso, insomma ho ventisette anni" grugnì, si allentò il papillon e si accasciò contro una poltrona poco lontano.

Harry corse subito a sistemargli nuovamente quel povero fiocco al collo, rimettendolo esattamente com'era. Provava fastidio solo a vederlo trattare male un accessorio del suo elegante completo. "Smettila di fare l'idiota" roteò gli occhi al cielo, dandogli uno schiaffetto affettuoso su una guancia. "Non siete più dei ragazzini, vivete assieme da cinque anni e state insieme da dieci. E' solo una firmetta in fondo, che vuoi che cambi?"

"Tutto! Cambierà tutto! Hailee vuole già un bambino" un altro lamento gli scappò dalle labbra, passandosi una mano fra i capelli. In quel momento, non aveva importanza che la sua pettinatura fosse andata a farsi benedire. L'agitazione aveva la meglio.

"Eh beh? Come se tu non lo volessi" scosse la testa, consapevole dei numerosi discorsi fatti anche a notte fonda, con l'amico. "Stai solo delirando, Niall, vedi di rimetterti in piedi se non vuoi che ti schiaffeggi sul serio. Sei nervoso e va benissimo così, in fondo è pur sempre un matrimonio, con tutti quei sentimenti e bla bla bla" alzò le spalle.