CALLIOPE

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《Puoi farcela. 》
Guardai l'edificio in cui si trovava Il dormitorio e inspirai a fondo, Ma, nonostante stessi provando a farmi coraggio, i miei piedi rimasero Fermi.
O almeno, fino a quando mi incontrai con un corpo di marmo che mi fece letteralmente volare all'indietro.
《 Merda. Scusa 》, esclamò il ragazzo che mi che mi aveva stretta delicatamente per le spalle.
Mi sottrarsi alla sua presa.《 hai due occhi,usali.》
《Gesù》, borbottò lui, passandosi una mano sul viso. 《È stato un incidente.》
《 scusa.》 Emisi un   lieve sospiro, cingendomi la vita con le braccia. 《Nervosismo da primo giorno.》
《Matricola?》 Inarcò le sopracciglia, alquanto incuriosito. 《Conosci altre persone a loro primo giorno, Oltre alle matricole?》
Ci scambiamo un timido sorriso. Era carino. Alto ma non troppo muscoloso, A differenza della maggior parte dei giocatori di Football che poco prima avevo visto riunirsi davanti all'Associazione studentesca.
《Sono Joel.》
《Cally.》
《 lieto di conoscerti, Cally.》 Il mio nome aveva un suono piacevole quando usciva dalle sue labbra. 《Quale veleno hai scelto?》
Aggrottai le sopracciglia e lo fissai. Alzai un braccio, per provare a ripararmi dall' accecante sole californiano.
《Corso di laurea...》 ridacchiò lui. 《Cosa studi?》
《Oh , scusami. Non ho ancora scelto.》
《 capisco. Io sono al secondo anno di discipline umanistiche. Ti hanno assegnata all'abrams?》 Fece cenno con la testa verso l'edificio a due piani dietro di me.
《Si.》
《Misto》, aggiunse con un sorrisetto, 《niente male.》
《Ehm, dici?》
Rise di nuovo, Ma la morsa al mio stomaco si fece più stretta.
《 devi rilassarti, cally la matricola. Festa da me stasera? Niente di folle, solo qualche amico. Ci sarà anche mia sorella, dovresti venire.》
《Io...non lo so...》
Joel mi rivolse uno sguardo pungente. 《Cosa intendi fare? Nasconderti nel dormitorio a guardare le repliche di sons of Anarchy?》
《Eh?》
《 Scusa virgola è che mia sorella è una grande fan di charlie Hunnam.》
《Anche lei viene qui?》
《 Certo che sì, è una Matr...》
《Oh mio Dio 》esclamò una voce femminile. Mi voltai, e vidi avvicinarsi una ragazza minuta con capelli scuri come quelli di Joel.
《 Parli del diavolo》, sussurro lui chinandosi verso di me, come se fossimo due vecchi amici che si confidavano In segreto. 《Ehi, sorellina. Stavo per venire a cercarti e assicurarmi che ti fossi sistemata.》
《 certo, certo. Forse intendevi dire che stavi per venire a controllarmi》, disse lei liquidandolo  con un cenno, prima di squadrarmi dalla testa ai piedi. 《Chi è la tua amica?》
《Josie, ti presento Cally, una matricola. Cally, questa è mia sorella josie. 》
La ragazza sorrise e mi porse la mano, che strinsi con circospezione. 《 Non credere a niente di ciò che ti ha detto.》
Joel sbuffò. 《 Che tu ci creda o no, riesco a gestire un'intera conversazione senza neanche menzionati.》
《Stronzo 》, disse lei dandogli un pugno scherzoso sul braccio.
《Stronza 》, rispose Lui mostrando il dito medio.
Poi, entrambi scoppiarono a ridere.
Non mi ero accorta di essere rimasta a bocca aperta, fino a quando Josie  si avvicinò alla mia faccia. 《Ehi Cally?》
《Io... scusate. Mi ero distratta un attimo 》, mentii , visto che guardarli insieme mi lacerava dentro. Provai una sensazione che non mi aspettavo.
Una sensazione che odiavo. Avevo superato la storia con callum.
Lui non era nessuno per me.
non era niente.
Bugiarda
《Joel ti ha invitata alla festa?》
《Affermativo 》, ghignò di nuovo lui.
Quei due sembravano raggi di sole di una giornata estiva, mentre io.... ero solo tuoni e nuvole cariche di pioggia.
《Verrai, vero? Non ho molti amici tra le matricole. Anzi, a essere onesta non ne ho neanche uno.》
《 Ecco la prima》, la canzonò il fratello. 《 adesso ne hai una》, continuo, facendo cenno con la testa verso di me.
《 sei sempre così... Cerca la parola giusta. 《Intraprendente?》
《Oh , non puoi immaginare quanto》, esclamò josie ridacchiando.
《 dico davvero. Vieni alla festa, per favore.》 Mise il broncio inizio sbattere le folte ciglia.
《Io...》
《Stai all'amrams?》
Annuii .
Quella conversazione mi stava facendo girare la testa.
《 forse quindi non solo saremo amiche, ma vivevo anche nello stesso dormitorio! Evviva!》
Trasalii. Non sapevo cosa fosse peggio: restare senza amici e pensare lì intero semestre come una reclusa o avere a che fare con con Josie, Joel e la loro entusiasta, ma eccessiva, voglia di fare amicizia.
《Okay, jos.  La stiamo spaventando. 》
Sono soltanto amichevoli, mi rimproverai.
《 in realtà, una festa Mi sembra un'ottima idea.》 Le parole mi si fermano in gola.
《Ah sì? 》 gli occhi di Joel si illuminarono e fu certo di aver intravisto un lampo di interesse nel suo sguardo.
《 fantastico!》 Josie e mi prese a braccetto 《possiamo prepararci insieme e farci qualche drink prima della festa... voglio dire, se ti va》
《Oh ,io non bevo.》
《 non fa niente. Puoi prendere una Soda mentre io bevo roba buona,》 disse facendo l'occhiolino.
《a dopo, j .》
Joel annuii. 《È stato È un piacere conoscerti, Cally.》
《 anche per me.》
《Beh, allora immagino che ci vedremo stasera.》 Andrò via con un sorriso impacciato sul volto.
《Oh signore.》 Non appena suo fratello si fu allontanato abbastanza Josie e mi strinse di più il braccio.
《Che c'è?》
《 Mio fratello ha un debole per te.》
《 non essere ridicola, abbiamo parlato per tipo 5 minuti. Non ha...》
《 Moscow, e sono un'esperta di ogni suo atteggiamento. Tu gli piaci.》
Mi senti pervadere da una strana sensazione. Una parte di me era lusingata all'idea che un estraneo, un ragazzo carino come Joel potesse avere una cotta per me. Ma l'altra... quella parte di me era ancora troppo ferita perché quel gesto potesse importare.
《 Quest'anno ci divertiremo un sacco》, continuo josie. 《Ne sono sicura.》
Considerato ciò che era accaduto, anche solo il fatto che fossi lì era da considerarsi un miracolo. Ma dovevo farcela. Per quanto difficile potesse essere, e nonostante non volessi, io dovevo farcela. Se non per me stessa... almeno per lei.

Qualche ora dopo un colpo alla porta mi fece sussultare. 《Ehi》 non appena aprii jiosie Mi guardò e il suo sorriso Si trasformò in un cipiglio.
《 va Tutto bene?》
《Come?》 SBattei le palpebre. 《Ehm, si. Non mi ero accorta dell'ora.》
Dopo essermi fatta convincere a partecipare alla festa, ero riuscita a sbarazzarmi di lei e avevo trascorso il resto della giornata a disfare le valigie e leggere materiale didattico.
Mi piaceva tenermi impegnata perché, quando non lo facevo ero troppo facile ripiombare nel dolore che provavo a tenere lontano, e che ogni volta mi paralizzava.
《 ho portato i viveri.》Josie sollevo una borsa e io le sorrisi forzatamente. 《Fantastico》
Senza chiedere permesso mi oltrepassò ed entrò nella mia stanza. Okay. Sembra proprio che stesse per succedere . Ma dopo tutto , Era solo una festa .
Qual era la cosa peggiore che poteva accadere? Avrei fatto la mia comparsa , sorriso al momento giusto , e poi sarei gattaiolata via e sarei tornata nella mia stanza . Se si fosse rivelato necessario ,  avrei anche potuto e inscenare un mal di stomaco.
" Prova a godertela più che puoi ,lei vorrebbe che tu lo facessi", erano state le ultime parole , mentre ci abbracciavamo prima che lei partisse per L'UCLA.
Non ero mai stata come lei : estroversa,calorosa ,  una persona socievole. Ma da quando mia madre era morta, lo ero ancora meno.
Perdela è stato Come perdere una parte di me Anzi tutte quelle migliori sentivo  di non essere più completa. Ero una barca senza àncora in mezzo ad acque sconosciute. Scacciai via quei pensieri. non ero ancora pronta ad affrontarli.
《Okay, ho portato succo frizzante alla mela e alla pesca. Niente alcol Ma sa comunque di champagne di lusso.》 Alzò è abbassò le sopracciglia, poi tiro fuori una bottiglia. 《hai deciso cosa indossare?》
《 pensavo jeans e t-shirt》, risposi facendo spallucce. 《 non va bene. 》
Josie mi porse  la borsa e si diresse verso il mio armadio. 《È la prima festa del semestre. devi lasciare il segno.》 Come si mi importasse.
《 i jeans vanno bene, ma devi abbinarli con qualcosa di sexy come...》 disse, passando in rassegna la mia limitata scorta di camicette e toppa aderenti,《 questo tirò fuori un crop top di Pizzo nero. 《 perfetto.》
A grattare le sopracciglia.  era uno di quelli che mia madre aveva insistito per farmi comprare l'estate precedente,  quando aveva attraversato la fase del "convinciamo Cally a provare qualcosa di nuovo."
《 non sono sicura che vada...》
《 ci sono ventisei gradi. Credimi , meno roba indossi meglio è. Le feste al college tendono a essere sovraffollate. Posso usare il bagno? ho portato un paio di outfit da provare .>>

<<certo.>> le indicai la porta e presi il top che mi stava porgendo. 

<<appena ti vedrà con questo addosso , Joel impazzirà.>> Ammiccò in maniera allusiva , prima di afferrare la sua borsa ed entrare in bagno. Passai in trenta minuti successivi ad aiutarla a scegliere il suo outfit. Aveva optato per un paio di pantaloncini di jeans e un  crop top aderentissimo , che sfumava dal nero al grigio. Era una vera bomba, ed era chiaramente a suo agio con il suo corpo. << lucidalabbra?>> mi chiese. <<No grazie. Sono a posto.>>     <<come vuoi. Dovremmo cominciare ad andare  se vogliamo arrivare in anticipo?.>>     <<certo che sì,>> ridacchiò, sfregando con le dita gli angoli degli occhi truccati con effetto smokey. Incontrò il mio sguardo nello specchio e aggrottò la fronte . << non ci avrai mica ripensato , vero?>>

<< E' solo che... non so se sono pronta per andare a una festa.>> Lessi la delusione nei suoi occhi e odiai esserne la causa, visto che, invece, lei era stata così carina e gentile con me. <<Se davvero non vuoi venire, posso sempre andare da sola.>>

<<No, non devi. Vengo con te.>>

<<ci sarà da divertirsi, promesso.>>

Non spezzarmi il cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora