capitolo ventidue

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"bea, ti devo parlare"
"anche io" rispondo, tornado seria.
la mia faccia è preoccupata e lei non sembra accorgersene, dato che sta sorridendo.
"vai prima tu o io?" chiede lei. le batte il cuore a mille.
"tu" rispondo.
sospira e inizia a parlare, ho paura di poter rovinare questo momento.
"vorrei portarti ad anzio per farti conoscere i miei migliori amici e la mia famiglia".
si tappa il sorriso con la mano da quanto è felice: ok sono una merda.
le prendo la mano e la bacio dolcemente.
"te l'ho già detto che sei bellissima quando sorridi?"
"lo hai fatto" ammette ridacchiando. "quindi che ne pensi?"
"è veramente una cosa carina da parte tua. sei sicura che mi accettino?"
"bea, certo che sì. ho già parlato di te a mio fratello e a mia madre"
"e cosa hai detto?" chiedo sorridendo.
"che ho conosciuto una ragazza bellissima che mi ha rubato il cuore. mio fratello ha voluto i dettagli". mi fa l'occhiolino e tossisce ironicamente. "dai, no arianna!".
scoppia a ridere mentre provo a non saltarle addosso.
"dai miei ci andiamo il due, ok?"
"va bene, come vuoi tu".
le lascio un altro bacio, spostandole dietro l'orecchio una ciocca di capelli.
"te che volevi dirmi?"
"ho paura di rovinare l'atmosfera"
"perché dovresti? cosa c'è che non va? ho fatto qualcosa?" domanda preoccupata.
"ho fatto qualcosa io, non so come potresti prenderla".
"è così grave?"
"no, non è niente credo, ma penso sia giusto dirtelo".
inclina la testa e mi guarda confusa.
"ok, prima lasciami un bacio, magari sarà l'ultimo".
senza farmelo ripetere due volte mi avvicino, dando inizio ad un bacio passionale, a livelli estremi.
piano piano rallenta e diventa tutto più romantico.
"scherzo ovviamente" sussurra staccandosi e guardandomi, chiedendomi indirettamente di farmi iniziare.
"ok, ricordi quando mi ha scritto la fanpage di jenny?"
"sì" risponde semplicemente.
"ecco, non era una fanpage"
"vai al punto?"
"niente, io e lei ci scriviamo da un po' di giorni, forze due o tre, non ricordo".
il suo volto si spegne ma le prendo le mani prima di farle fraintendere la situazione.
"no arianna, mi sta solo dando dei consigli per te, non preoccuparti. mi sta dando una mano".
"una mano per?"
"averti?"
"tu mi hai già" risponde abbassando lo sguardo.
"rettifico, è cringe. intendo dire che non serve che le persone ti diano dei consigli, soprattutto se la persona è lei. c'è ambro, guarda che carino ambro".
accenno un sorriso, ma i sensi di colpa sono forti.
"ma davvero, tra di noi c'è sola amicizia, non so nemmeno se si può definire così. credo di sì, dai".
annuisce e mi fa sdraiare accanto a lei.
"tranquilla, mi fido di te ma non di lei".
"perché?"
"non lo so" risponde solo. "comunque non le scrivere più, è preoccupante sapere che stia seguendo la nostra relazione"
"la nostra relazione?" chiedo io. i miei occhi si illuminano e lei sorride alla mia reazione.
"non stiamo insieme?"
"ad ambro hai detto di no"
"ho sempre delle gambe e una voce, se vuoi vado di là e annuncio la bella notizia".
sorrido e le lascio un bacio sulla fronte
"quindi siamo fidanzate?"
"lo siamo".
è strano sapere di essere fidanzata, non sono abituata e mi fa strano dirlo.
"pensi di dirlo agli altri?" le chiedo curiosa.
"sì, ambro, ale, marco, alessio e alberto, no? danny, davide, prez, le persone importanti. ah, i miei".
annuisco e mi appoggio alla sua spalla.
"sono fidanzata" sussurro.
"lo sei mai stata?"
"niente di serio" mento. "no, non è vero aspetta"
"cosa?"
"c'è stato un ragazzo" ammetto. "si chiamava alessandro"
"al tempo, quando eri etero?"
"hai indovinato".
si tappa di nuovo il volto con le mani, quindi mi arrabbio.
"la smetti?"
"scusa" dice facendo una faccina triste. "mi piace il tuo sorriso, se lo nascondi come faccio?"
si sistema il septum mentre prova a non arrossire.
"non parliamo di me: posso vedere le chat tra te e jenny? dai, voglio farmi una risata".
le passo il telefono e le permetto di leggere i messaggi.
"cosa? io testarda?"
scoppio a ridere mentre prova sembrare seria. fallisce, inutile dirlo.
"ti ha veramente detto di giocare coi miei sentimenti?"
"sì, l'ho mai fatto?"
"quando te, ale e marco mi avete ignorata per ore".
"scusa, mi dispiace"
"no, no importa, è passato".
continua a leggere tutto.
"era la tua prima volta?"
sgrano gli occhi e mi ammutolisco subito.
i suoi occhi si inumidiscono, ma non versa lacrima.
"no, perché non me lo hai detto?"
"non pensavo ti importasse"
"ma bea, potevo rendertela speciale"
"lo è stato, anche fin troppo".
la lascio tanti baci, così da farla tranquillizzare.
"posso renderti la seconda prima volta più memorabile?".

TW⚠️

senza lasciarmi il tempo di rispondere si siede sopra di me e mi lascia un succhiotto sul collo.
le sfilo la maglia, mentre lei pensa ai miei pantaloni.
"ti va, vero?"
"sì".
quando rimaniamo in intimo, solo con le mutande in realtà, ribalto la situazione.
inizio a scorrere la lingua sulle gambe, per poi arrivare alle sue mutande.
chiedo il consenso e annuisce, quindi gliele sfilo e ci metto dita e lingua.
geme, le piace tantissimo, così tanto che gioca coi miei capelli mentre le lascio il piacere.
"dio mio, sicura che sei vergine?".
scoppio a ridere e per non fermarmi uso solo le dita. nel frattempo mi fa la linguaccia, provando a non urlare troppo.
quando ansima più forte capisco che sia al culmine, infatti dopo poco le tremano un po' le gambe.
appena mi fermo mi ribalta. purtroppo non prendiamo le misure e cadiamo in terra. non ci facciamo nulla, ma decidiamo di non alzarci e di continuare lì.
questa volta sfila le mie di mutande e si mette a sfiorare la mia parte intima con un dito.
mi eccito ancora di più, quindi la imploro di muoversi.
obbedisce e ci mette anche la lingua.
appena vengo mi aiuta ad alzarmi e ci buttiamo sul letto.

FINW TW⚠️

"è stato bellissimo"
"davvero?"
"sì" rispondo sorridendo.
"sei bella"
"no"
"sì" ribatte.
"ok, scusa"
"brava".
mi abbraccia e ci addormentiamo, un po' come la scorsa notte.



cosa mi fate fare- non riesco, scusate

bella addormentata nel bronx // arieteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora