Capitolo 27

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La sveglia suona e la spengo il più velocemente possibile per evitare che svegli Hermione che dorme ancora al mio fianco.

Scendo dal letto piano per non fare rumore, prendo i vestiti e mi chiudo in bagno, faccio una doccia senza lavare i capelli, li laverò stasera non posso usare il phon adesso.

Una volta fatto esco dal bagno e cammino in punta di piedi ma a quanto pare si è svegliata lo stesso.

Hermione: "Buongiorno" si stiracchia.

T/n: "Buongiorno, come stai?" mi siedo sul letto e le accarezzo una gamba.

Hermione: "Meglio, che ore sono?" chiede sbadigliando.

T/n: "Le 7:40" guardo l'orologio poggiato sul comodino, lei sobbalza non appena sente l'orario.

Hermione: "Oh cavolo sono in ritardo" si mette una scarpa e poi saltella su un piede per mettere l'altra.

T/n: "Puoi saltare un giorno, dopo quello che ti è successo è più che comprensibile che tu non vada a lezione" provo a dissuaderla anche se so che non serve a molto.

Hermione: "Posso farcela" raccoglie i capelli in una mezza coda.

T/n: "Va bene, sappi che non muore nessuno se salti una lezione" dico scherzosamente, sorride alla mia affermazione.

Hermione: "Ora vado, ci vediamo al club dei duellanti oggi pomeriggio" ed esce dalla mia stanza e io faccio lo stesso qualche istante dopo di lei.

Oggi non ho fame perciò vado direttamente nella mia aula.
Spero che Hermione si riprenda in fretta e per quanto riguarda Cormac non posso fare molto perché non ero presente quando è accaduto ciò e soprattutto è avvenuto fuori da scuola, l'unica cosa che posso fare è parlare con il ragazzo.

Mentre penso a come comportarmi per risolvere questa situazione incontro una persona che non vedevo da tempo.

Gilderoy: "Ciao bellezza" si ferma non appena mi vede.

T/n: "Cosa ci fa di nuovo a scuola Allock?" mantengo le distanze, ci mancava solo lui a provarci.

Gilderoy: "Sono qui per risolvere una questione importante, non appena l'avrò risolta potremo passare del tempo insieme noi due" si avvicina sempre di più con un'espressione perversa.

T/n: "Magari in un'altra vita" ma neanche in quella sinceramente, non potrei mai essere attratta da lui, non ha neanche due dita di cervello e si atteggia come se fosse invincibile.

Gilderoy: "Ora devo andare ma ne riparleremo" mi fa un occhiolino e cammina all'indietro per non perdere il contatto visivo con me.

T/n: "Non ci conterei se fossi in lei" mi volto e proseguo per la mia strada.

Gilderoy: "Nessuno mi resiste" aggiungiamo presuntuoso alla lunga lista di aggettivi negativi che lo descrivono.

La giornata prosegue tranquillamente fino ad arrivare al tardo pomeriggio, al momento dell'incontro del club dei duellanti.

Quando sono a pochi passi dall'ingresso della stanza nella quale si dovrebbe tenere l'incontro sento una voce, non appena varco la porta vedo Allock in piedi sopra la pedana che si pavoneggia delle sue grandi gesta.

Draco è appoggiato al muro con le braccia conserte e le gambe accavallate che lo osserva e ride, lo sta prendendo per il culo di sicuro, ma come biasimarlo.

T/n: "Si può sapere cosa sta facendo?" chiedo sconcertata e indico Gilderoy.

Draco: "Sta gestendo il club."

Secret & Provocation // Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora