35. "Qualche scheletro nel mio armadio."

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Ottavo giorno... Pomeriggio

Andrea

<< Rosellina, se c'è qualcosa che non va voglio che me ne parli. Affronteremo i tuoi insieme. Non sei sola.>>
So che c'è qualcosa che la turba ma voglio che capisca che io ci sarò per lei.

Sempre.

I suoi cristalli neri incandescenti pare vogliano parlarmi e dirmi che andrà tutto bene. Non è così debole come sembra e so bene che, testarda qual è, mi dirà sicuramente che potrà sbrigarsela da sola. Ma forse è proprio questo il punto: non voglio che combatta le sue battaglie da sola. Voglio spalleggiarla proprio come lei ha fatto con me in presenza di mio padre.

Continua a tenere, fisso nel mio, il suo sguardo tenebroso e seducente. Maledettamente seducente.
Non riesco nemmeno a pensare razionalmente quando mi guarda così.

Cazzo!

Come si può essere così rincoglioniti quando si è innamorati?!
Ma soprattutto, come si può essere tanto sfacciati,insensibili, apatici e allo stesso tempo imbecilli e incapaci nel dichiarare i propri sentimenti?

Mi sono creato tanti scenari nella mia mente su come poterle confessare ciò che realmente provo ma, nel momento in cui, mi trovo a dover mettere in atto anche solo una parte di ciò che penso, ecco che mi blocco come un mammalucco - un fottuto omuncolo senza palle - e faccio scena muta. Mi ritrovo a boccheggiare manco fossi un fottuto pesce fuor d'acqua.

<< Nemmeno tu lo sei, Andre>>, sussurra, risvegliandomi da quell'incantesimo che mi teneva prigioniero. Incatenato nel suo sguardo.

Lo so. So che ho te, Rosellina. Me lo hai già dimostrato. E mi hai fatto capire cosa significhi amare.

Ecco cosa vorrebbe urlare il mio cuore in questo momento ma, niente... le mie labbra non ne vogliono proprio sapere di dar voce a questi pensieri.

E forse so anche il motivo che mi trattiene dal confessarle il mio amore e questo motivo è legato a ciò che gli sto nascondendo. A quel subdolo inganno.

So che teoricamente non dovrebbe esistere più, o per lo meno è quello che abbiamo concordato con zio Piero, ma papà riuscirà a farsene una ragione?

E se venisse a sapere che io e la Rosellina ci siamo legati sul serio, cosa potrebbe orchestrare?

Potrebbe riccattarmi o addirittura dire tutto a Carlotta e mettermela contro.

D'improvviso, una mano delicata si posa sulla mia guancia, risvegliandomi da quei pensieri deleteri: << Mi nascondi qualcosa. Lo so.>>

Le mie spalle si sollevano non appena odo quelle parole. Muovo un passo indietro mentre il mio intero essere vibra di paura. Di terrore puro.

Cazzo, mi farò sgamare.

Porca puttana, Andrea, regolati!

Mi schiaffeggiò mentalmente, esasperato.
Merda... non posso continuare così.

I sensi di colpa e la paura che possa essere scoperto mi stanno mandando in tilt. Inoltre quell'ombra che mi spiava nel parcheggio, mentre parlavo con mio zio, potrebbe essere la mia rovina.

Non posso perdere Carlotta. Non posso.

Mentre mi faccio prendere da un irrefrenabile panico interiore, noto la Rosellina riavvicinarsi e prendere le mie mani nelle sue.

Le porte dell'ascensore si aprono ma prestiamo poca attenzione all'ambiente circostante. I nostri occhi sono incollati l'uno sull'altro.
<<Voglio che tu sappia che, qualsiasi sia questa cosa che mi nascondi, non cambierà l'opinione che ho di te. Né muterà ciò che provo per te, Andrea>>, chiarisce, ignara di ciò che sta frivolmente promettendo.

10 Giorni per farla innamorareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora