Capitolo 2
Il tragitto fino a scuola fu tranquillo e abbastanza breve intanto che io e Harry parlavamo di quando eravamo piccoli e di tutti i pasticci che abbiamo creato insieme, lui da piccino era dolcissimo con quei capelli a scodella che gli coprivano il viso, assomigliava ad un bambolotto
Mi ricordo che una volta all'età di otto anni stavamo nella mia casa in montagna e mentre giocavamo in giardino a rincorrerci finimmo per arrivare nella parte di sotto e li tenevo la piscina, ci eravamo sporsi troppo ed entrambi mentre ci afferravamo la maglia tirandoci finimmo per cadere nell'acqua gelata per colpa dell'inverno...forse è uno dei ricordi più buffi e stravaganti che conservo
I miei pensieri furono interrotti dall'aprirsi delle porte e tutti cominciarono ad alzarsi precipandosi uno addosso all'altro cercando di passare spingendo...è sempre così per questo preferisco aspettare che tutti escano tranquilli per evitare incidenti
Dopo che la mandria venne sgomberata finalmente potei scendere dalmezzo e lasciare che l'aria fresca mi colpisse un po' il viso facendomi rilassare anche se i miei capelli si imbattevano sul mio viso non lasciandomi intravedere le figure che passavano
"Siamo in anticipo Kar" disse, adoravo quando mi chiamava con quel nomigliolo mi faceva sentire speciale
Sorrisi "allora facciamo qualcosa" affermai sperando che avesse qualche idea brillante.
Lo vidi portare pollice e indice al mento fingendo di avere la barbetta e strofinandoli su e giù per dare l'impressione del 'pensatore', cosa che non era affatto
"Andiamo da Sally" osservó "ci starà aspettando"
annuii semplicemente senza staccare il contatto visivo con lui e quando mi afferrò la mano ci avviammo insieme verso il nostro gruppo di amici che stava sempre seduto sulle scale a chiacchierare dei fatti che si verificano all'interno dell'istituto
Camminai lentamente perché ero stanca, colpa della festa a casa di Sally l'altra sera...siamo stati in piedi fino all'una e mezza di notte e l'unica cosa che ricordo era che per poco non vomitavo per il troppo alcool che avevo buttato dentro, c'erano tante persone che ballavano con un bicchiere di quella sostanza rossa in mano e altri che barcollavano per i corridoi mezzi ubriachi mentre io me ne stavo in disparte con la solita sigaretta tra le labbra...è da tanto che Harry mi dice di smettere ma non mi va di ascoltarlo, so quello che devo fare
Arrivammo a destinazione e subito Sally si alzó dal gradino sporco su cui era seduta e arrivata di fronte a me tese le sue piccole braccia per stringermi forte dietro il collo portando tutto il mio peso versi di lei
"Ciao Karole" mi salutò con il suo solito tono squillante e il solito sorriso stampato sui denti
"Ehi" ricambiai il gesto per poi togliere lo zaino dalla mia spalla e appoggiarlo a terra perchè cominciava davvero ad essere pesante e farmi male alla schiena
Oggi era una delle solite noiose lunghe e stressanti giornate in cui al posto di poter andare a fare qualche giretto al parco rilassandosi e sedersi sotto una quercia a chiacchierare si andava a scuola per farsi martellare i maroni con storia e geografia
Davvero è una cosa che odio ma dopotutto sono costretta...
Sentimmo il suono della campanella e tutti ci avviammo all'interno della struttura che non aveva per nulla un aspetto accogliente e, non ne conosco il motivo, oggi mi sembrava più inquietante del solito
"Tutto bene?" sentii dire da qualcuno alle mie spalle e la cosa mi colpì un po' di sorpresa
Era Harry per fortuna
"Si, sono solo un po' stanca" affermai portandomi una mano sulle tempie per massaggiarle dandomi un po' di sollievo
"Vuoi andare a sciacquarti la faccia?" mi domandò camminando più velocemente per posizionarsi davanti a me
All'inizio non capii bene ciò che mi aveva chiesto ma poi cominciai a far ruotare le rotelle nella mia testa
"Si si va bene" lo sorpassai e cercando di rimanere più calma possibile senza agitarmi andai dritta verso la porta del bagno per poi entrare e appoggiando le mani sul bordo, strizzai gli occhi e aprendo il rubinetto lasciai che l'acqua trasparente scorresse velocemente per raffreddarsi
Dopo poco cominciò a diventare gelata, bagnai le mie mani fino a non sentire più le punte delle dita poi le portai sulle guance premendo leggermente, giusto per rinfrescarmi
Proprio in quel momento la campanella suonò e io rimasi ancora qualche minuto a bere e ad aspettare che la testa smettesse di girare
Alla fine decisi di uscire e con mia sorpresa Harry era ancora lì ad aspettarmi, appoggiato al muro con il suo IPhone nero in mano mentre scorreva lo schermo continuamente...
Mi avvicinai fissandolo
"Sei ancora qui?" domandai alzando un solo angolo della mia bocca come se fosse una cosa scontata
"Si per due motivi" fece una piccola pausa "uno, perdo minuti di lezione...due non vado da nessuna parte senza di te oramai dovresti saperlo" marcò molo la parola nessuna e te, quelle parole erano proprio ciò che mi serviva per rimettermi in forma
Sorrisi e istintivamente lo abbraccia, non conosco la ragione di questo mio gesto ma avevo davvero bisogno di un amico come lui
Sentii le sue grandi mani afferrare la mia vita e stringerla sempre più vicina a se e di nuovo quel senso di protezione mi invase completamente
"Grazie"sospirai in fine mantenendo la postazione e cercando di gustarmi il momento anche se quasi sempre mi ritrovo abbracciata a lui per motivi di conforto o semplicemente di affetto
Sentimmo una persona tossire alle nostre spalle e girandomi di scatto trovai la figura del nostro vecchio prof. di letteratura che aveva già incrociato le braccia al petto arrabbiato perchè non eravamo in classe pur avendo sentito il suono della campanella
"Signori se proprio dovete fare sdolcinatezze siete pregati di aspettare la fine della scuola...ora" aggiunse infine "se non vi spiace tornatevene in aula, adesso!" non ci pensai due volte ad afferrare lo zaino che avevo scaraventato a terra e portarmelo in spalla per poi dirigermi all'aula di scienze umane, la lezione che si stava tenendo proprio adesso
"Cazzuto" disse Harry per fare dello spirito e io non potei fare a meno di ridere
TO BE CONTINUED...