Restammo abbracciati a lungo,sentivo ed ero in cerca come sempre di rassicurazioni e affetto.
Quello che,sapevo di averne veramente bisogno.
Sono sempre stato un ragazzo chiuso,difficilmente mi apro con la gente.
Solo con quella che mi da la certezza di poterlo fare.
Avevo bisogno di affetto,di sentirmi finalmente bene,anche con me stesso.
Quel tipo di affetto da "mi prenderò io cura di te"
Ma soprattutto avevo bisogno di continue rassicurazioni.
Avevo bisogno di non sentirmi "solo"si,proprio così,perso nella solitudine.
Quel tipo di rassicurazione da "ci sono io con te adesso,e andrà tutto bene"
Tutto questo Tancredi non lo diceva,ma lo dimostrava.
Me lo dimostrava ogni singolo giorno,ormai da 10 lunghi anni.
E per me non c'era cosa più bella di averlo al mio fianco.
Sa benissimo che solo con lui al mio fianco riesco ad essere forte.
Ma lui mi dice sempre che dovrei imparare ad esserlo anche da solo.
Per essere finalmente orgoglioso di me stesso.
Molte volte ci ho riflettuto,e so che potrei anche farcela.
Però poi come sempre,sale quella paura di immaginarmi senza di lui.
Quella forte paura di poterlo perdere.
No,non ce la potrei fare,ma forse quest'esperienza mi avrebbe aiutato chissà.Tancre:Lu,tutto ok?
Lo vidi seduto all'angolino della stanza,a gambe incrociate.
Aka:si si,mi aiuti a preparare le valigie?
Tancre:certo dammi qua
Così mi aiutò,ma vedevo che il suo volto era come spento,triste.
Aka:Tanc..tranquillo ok?
Tanc:è che so che mi mancherai,tutto qui.
Aka:anche tu tantissimo,ma come ti ho già detto ieri sera,farò in modo di sentirti sempre al mio fianco,non fisicamente ma con il cuore.
Sempre con te,va bene?Si avvicinò e mi abbracciò,lasciandosi andare ad un leggero pianto che pian piano incominciai a sentire con dei singhiozzi.
Lo strinsi più forte,e sentì uno strano solletico allo stomaco,ma comunque bello.
Però non ci badai molto,e mi staccai asciugandogli le lacrime.
Aka:che dici sta sera serata,
dormi a casa mia?Tancre:per me va bene,però si dorme,perchè domani devi alzarti presto per partire
Aka:ma come io volevo passare la serata con te,visto che non ci vedremo per un pò e tu mi dici così?stronzo!
Mi colpì in faccia con il cuscino e ci misimo a ridere
Tancre:e va bene,accontentato
Dopo aver finito di sistemare le valigie siamo andati in cucina
Ma L:(sta per mamma di Luca)
Tancredi resti qui a cena?Aka:si sta sera resta qui,anche a dormire
Ma L:ah ok,allora su datevi da fare che prepariamo la cena
Tancre:io eviterei di far cucinare qualcosa a lui hahaha
Aka:hahaha divertente si,ma comunque mi stai provocando a lasciarti senza cibo sai?
Disse con aria sfidosa
Ma L:ma luu smettila haha
Tancre:non preoccuparti ci penso io per lui
Risposi quasi a sfidarlo.
Lui mi guardò e si mise a ridere.
Una volta finito di cenare,ci chiusimo in stanza,come abbiamo sempre fatto quando io mi trovavo a casa sua,e viceversa.
Lo facevamo da sempre,anche quando eravamo bambini.
Ci sentivamo come al sicuro,chiusi in cameretta e lontani da tutti,per giocare,parlare e confidarci i nostri più cari segreti.
Quelli che solo noi tutt'ora sappiamo.
Ci sentivamo ancora dei bambini,perchè con lui quella spensieratezza e armonia non passava mai.
Nemmeno dopo tanti anni..