Epilogo

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Un po' di tempo dopo...

C'era tanto di quel caos nel giardino di Annie e Sabrina che per parlare con una persona dovevi urlargli nell'orecchio.

Jason e Amy, i figli di Lisa, la sorella maggiore di Joel e Sabrina, correvano e balzavano da tutte le parti mentre giocavano con Lucky che a breve sarebbe collassato a terra insieme ai due bambini se non si fossero dati una calmata.

Bran, Simon, Ryan e Annie, come al solito, avevano iniziato una guerra con i Nerf. Cacciavano urla belliche talmente alte da frantumare i timpani, nemmeno stessero davvero combattendo una guerra tra aborigeni nella foresta Amazzonica.

Sembravano quattro bambini troppo cresciuti e leggermente isterici.

Perché erano tutti riuniti a casa di Annie e Sabrina?

Perché il piccolo Jake compiva un anno quindi le due donne avevano deciso di organizzare una super festa di compleanno a casa loro.

"Quei quattro, fondamentalmente, sono stati creati con lo stesso impasto," commentò Joel, ridendo, mentre guardava Annie tirare un pugno al nipote e Ryan balzare sulle spalle di Bran per farlo cadere a terra.

Logan sorrise. "Già, però sarebbe tutto decisamente più noioso senza di loro."

"Io ormai non so più cosa significa avere un momento di tranquillità. Simon è un uragano. Questa mattina mi ha svegliato mettendo a tutto volume una canzone reggaeton orrenda," affermò Wesley, seduto accanto a loro. Però, sorrideva, lui sorrideva sempre quando guardava il suo ragazzo.

"Non lamentatevi. Annie sta tentando in tutti i modi di far dire a Jake A Simon puzza il sedere. Non si arrenderà fin quando non ci sarà riuscita. Noi però l'amiamo tanto lo stesso, vero, fagiolino?" parlò  Sabrina, facendo quella vocina strana che le madri fanno sempre ai figli piccoli.

Fagiolino?

Okay, Logan preferì non commentare.

"È arrivato il momento della torta! Forza, tutti a fare la foto!" urlò Jake, il padre di Sabrina, posando sul tavolo una grossa torta di compleanno che quasi era alta quanto Joel. C'era un sacco di panna azzurra, confettini colorati e delle macchine di zucchero.

Si misero in posa dietro la torta, Annie, Sabrina e il piccolo Jake posizionati al centro, ma un attimo prima dell'autoscatto, Annie prese la testa di suo nipote e la spiaccicò contro la torta.

"No, Annie!" esclamò Sabrina, ma era ormai troppo tardi.

Il piccolo Jake rise, guardando la faccia sporca di panna di suo cugino, la foto venne scattata e quel momento iconico immortalato per sempre.

Logan guardò il suo ragazzo ridere perché Simon aveva pensato bene di pulirsi il viso contro la maglia di sua zia; osservò le sue rughette attorno agli occhi che tanto amava e finalmente poté dirlo: era felice.

Afferrò il viso di Ryan, lo baciò e gli mormorò sulle labbra: "Ti amo, Ry."

Ryan lo guardò con quegli occhi stupendi. "Ti amo anche io, occhi belli. E, stasera..." disse, facendogli un occhiolino, malizioso, "te lo dimostrerò meglio, alla mia maniera."

"Bleah, siete diabetici," commentò una voce femminile alle loro spalle.

Logan e Ryan guardarono Angel, anche lei era venuta al compleanno e - udite, udite - Katie l'aveva accompagnata perché forse si erano messe insieme.

Logan ci teneva a sottolineare il forse perché Angel si ostinava ad affermare che lei e Katie non erano fidanzate, che i fidanzamenti non erano cosa per lei, però, stavano sempre appiccicate e spesso la sorella del suo ragazzo passava il tempo a giocare alla Nintendo Switch con Lucas, il figlio di Katie.

Quel bambino era davvero coraggioso perché non aveva paura di quella ragazza vestita sempre di nero e con lo stesso senso dell'umorismo del Presidente di una setta satanica.

"Parla per te, sorellina. Guarda che vi vedo sbaciucchiarvi di nascosto."

Angel lo guardò furente mentre Katie sghignazzò. "Beccate," disse la ragazza.

Angel gli tirò una gomitata e Katie replicò: "Ehi, che vuoi? Ormai ci hanno viste."

"Qualcuno qui ha sparato una bomba di merda!"

"Annie..." sospirò Sabrina, scuotendo il capo.

E vissero tutti felici e contenti.

O quasi...

•••

Nel mentre, all'Animal's Planet...

Toby venne sbattuto con forza contro un muro.

"Ti odio, Parker," ringhiò, mordendogli con forza il collo.

"Io ti odio di più, Clark," replicò il veterinario, infilandogli le mani oltre i pantaloni e gli slip per afferrargli con forza le natiche.





Nota di Jenny

È terminato anche questo terzo viaggio insieme a tutti questi ragazzi squilibrati e meravigliosi allo stesso tempo.

Spero vi sia piaciuto quel paranoico cronico di Logan e quel caotico sporcaccione di Ryan con tutte le sue allusioni sessuali continue.

Penso che ormai lo avrete immaginato tutti che ho intenzione di scrivere e pubblicare la storia di Thomas e Toby.

Non so ancora quando, ma lo farò. Parola di lupetto.

Ah, Thomas e Toby... forse, saranno i più ardenti di tutti... 🔥

Dimenticavo... se volete, se vi interessa, io una piccola storia su Angel posso sempre crearla. 😬

Logan (Red Moon Saga 3) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora