2. 𝐒𝐞𝐜𝐫𝐞𝐭𝐬 𝐅𝐫𝐨𝐦 𝐓𝐡𝐞 𝐏𝐚𝐬𝐭

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~Inside of my head, too many questionsJust got me thinking, what's my question~

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~Inside of my head, too many questions
Just got me thinking, what's my question~

Il pomeriggio non tardò ad arrivare e grazie alla posizione che alla fine delle lezioni So-yeon mi inviò, il mio autista non faticò a giungere a destinazione.
C'era da aspettarselo: la casa di So-yeon era un palazzo vero e proprio, ma allo stesso tempo moderna, con un giardino ben curato e un ingresso che faceva invidia a quello di un castello.
Chi se non lei, figlia di una delle famiglie più ricche della Corea del Sud, poteva permettersi di abitare in un posto del genere? Io, Choi Soobin.
Non che io sapessi molto su quella ragazza, ma facendo parte di una famiglia di estrema rilevanza nel paese, alcune cose arrivavano persino al mio orecchio.
Scesi dall'auto e mi avvicinai al cancello che stranamente era già aperto. Così entrai e bussai al citofono, attendendo qualche domestica che mi aprisse.
Eppure no, non arrivò una domestica.
"Hey Soobin, c'era da aspettarselo che un ragazzo come te fosse così puntuale. Entra pure" mi accolse con una voce squillante ed un sorriso So-yeon.
La ringraziai e mi affrettai ad entrare solo dopo aver osservato la ragazza davanti a me. Non sembrava essersi messa in una tenuta casalinga. Insomma, chi per studiare in casa propria si fa dei boccoli? Magari era un'usanza prettamente delle ragazze ed io non ne sapevo niente.
La casa all'interno sicuramente non deludeva, anzi alzava le aspettative su come sarebbero potute essere tutte le altre stanze. Francamente non era nulla che mi sorprendesse: ho sempre vissuto in case del genere da quando ne ho memoria.
"Soobin, non vorrei che le domestiche ci disturbassero durante la lezione... va bene se stiamo in camera mia?" mi chiese con un tono pacato e gentile.
Semplicemente accosentii alla sua richiesta.
Salimmo una rampa di scale e lei mi fece spazio per entrare nella sua stanza. Rispecchiava a pieno la personalità della padrona.
"Bella camera So-yeon... te ne prendi cura" le dissi per rompere quel silenzio che si stava diventando fin troppo pesante.
"Oh grazie Soobin... Di solito non è così ordinata, ma visto che aspettavo ospiti mi sembrava il minimo"
Sapeva di aspettare ospiti ed aveva fatto riordinare la sua camera. Avrebbe potuto farlo anche con una qualsiasi altra stanza della sua enorme residenza, no? Forse era meglio non farsi troppe domande.
"Da cosa vuoi cominciare? Quali sono gli argomenti che non hai capito? Così iniziamo subito" dissi per evitare che iniziasse a parlare di cose di non mio interesse e che avrebbero inevitabilmente allungato la mia permanenza in quella casa.
So-yeon subito prese il libro, degli appunti e il suo quaderno e mi spiegò per filo e per segno cosa le serviva ripassare.
Sembrava quasi una recita dal modo in cui elencava tutto quello che, a sua detta, non aveva compreso.
"Perfetto. Fidati, non sono argomenti difficili, una ragazza in gamba come te li memorizzerà in fretta" dissi più per incoraggiare me che colei che avevo di fronte.
Così ci mettemmo all'opera. Le spiegai tutto nel modo più semplice possibile, con il solo scopo di fuggire da quella noiosa situazione in fretta.
"Soobin, che ne dici se facciamo una pausa? Posso andare a prendere personalmente la merenda al piano di sotto, aspetta solo qualche minuto" propose la ragazza ed io accosentii garbatamente.
Lei si alzò con un leggero saltello e si diresse al piano di sotto.
Quella "lezione" era stata un'agonia: ripetere cose basilari di chimica ad una ragazza che sembrava già sapere tutto e la quale era troppo impegnata a lanciare sguardi ammiccanti, non era ciò che mi aspettavo.
Ripensando a quei momenti mi venne spontaneo roteare gli occhi e alzarmi per sgranchirmi le gambe.
Così per riprendermi un po' iniziai a passeggiare lungo quell'immenso corridoio. Alle pareti erano affisse un numero sbalorditivo di fotografie incorniciate.
Una in particolare attirò la mia attenzione: c'era un uomo che supposi fosse il padre di So-yeon, sua madre, lei da bambina e un ragazzino poco più alto di lei accanto.
Ma chi era quel ragazzo? Non ne avevo la minima idea.
Da quando So-yeon si era trasferita nella mia scuola non aveva mai menzionato l'esistenza di un fratello e anche in quella casa non c'era nessuno se non lei e le domestiche. Eppure il ragazzino nella foto sembrava essere massimo due anni più grande di me e So-yeon, proprio per tale motivo mi sembrava scontato che se fosse stato suo fratello, sarebbe venuto senza dubbi nella nostra stessa scuola.
Cosa ancora più strana erano le fotografie della famiglia più recenti: quest'ultime raffiguravano solamente tre persone.
Che sia solamente un cugino? Oppure la famiglia Choi ha perso un figlio in giovane età e nessuno lo sapeva?
Mentre fissavo ancora una volta la foto raffigurante la famiglia con quel bambino sorridente sentii una voce da un lato del corridoio.
"Cosa stai facendo Choi Soobin".
Era So-yeon, ma non la So-yeon che mi aveva lasciato con un sorriso stampato su quel faccino d'angelo. Sembrava turbata, irritata e oserei dire quasi arrabbiata.
"Oh niente... stavo solamente guardando le foto. Una Choi So-yeon così piccola vestita da ballerina non poteva non attirare la mia attenzione" finsi di star guardando tutt'altra fotografia, una dell'ultimo spettacolo di danza di So-yeon... almeno questo era quello che c'era scritto.
La ragazza sembrò cascarci in pieno e quasi arrossì al mio complimento.
"Ah che bei ricordi... quello fu l'ultimo spettacolo a cui partecipai" disse accarezzando la cornice delicatamente.
"Perché ultimo? Hai subito qualche incidente?" chiesi curioso.
"Ahah, Choi Soobin... dovresti sapere meglio di tutti che noi ricchi ci stufiamo in fretta delle cose, delle situazioni... delle persone. Semplicemente non mi andava più di praticare danza. Alla fine non mi avrebbe portata da nessuna parte"
"stufarsi in fretta delle persone" quella frase catturò la mia attenzione... ed era vera in fondo. Perché affezionarsi a qualcuno quando magari sei solo il suo passatempo della settimana? Vivevo in questo mondo con questa consapevolezza.
Alla fine facemmo merenda e poi me ne andai. Si era fatto anche fin troppo tardi per i miei gusti.
Tornato a casa trovai mia madre sul divano mentre sorseggiava qualche strana bevanda, probabilmente per dimagrire, prima di cenare.

A tavola in casa mia non eravamo soliti parlare: in tre non è che ci fossero molti argomenti di conversazione e soprattutto spesso e volentieri mio padre nemmeno era presente per motivi lavorativi.
Nelle uscite di famiglia a volte ci divertivamo anche... magari qualcuno guardandoci ci invidiava e pensare questo mi faceva sentire bene.

Ma quella sera qualcuno aprì bocca.
"Sai, sono molto felice che tu trascorra il tempo con persone come Choi So-yeon... Sembra una brava ragazza." disse mia madre rompendo per la prima volta il silenzio attorno a quella tavola.
"Sembra esserlo." dissi semplicemente.
"Sai, abbiamo dei trascorsi con la famiglia Choi... credo sia arrivato il momento che il destino delle nostre famiglie si rincroci. Magari questa volta beneficerà entrambe." mia madre ridacchiò dopo aver pronunciato l'ultima frase.
Se alla mia famiglia faceva piacere che io vedessi Choi So-yeon... allora avevo un motivo per continuare quelle lezioni.
Per tutta la serata il mio pensiero però era solo uno: quali erano questi trascorsi con la famiglia Choi menzionati da mia madre?
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 Per tutta la serata il mio pensiero però era solo uno: quali erano questi trascorsi con la famiglia Choi menzionati da mia madre? 																					 ♡︎

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𝐋𝐨$𝐞𝐫=𝐋𝐨♡︎𝐞𝐫 // 𝐘𝐞𝐨𝐧𝐛𝐢𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora