Biondo ed Emma - Ricordati di ... 10

Capitolo 1833

C: allora come sono amore? Buone?

Li: buonissime papi. Mamma piace?

Em: fantastiche amore. Anche senza Nutella sono buonissime.

Li: no,devi mettere la Nutella mamma. Faccio io.

Quando si tratta di essere goloso,Liam è sempre in prima linea e a causa di questa situazione,credo abbia capito che Emily deve mangiare. Sono contento che abbia preso questo suo lato da Emily,così come tante altre cose. Prende il suo coltello piccolino e le "prepara" una crepe.

Em: grazie amore.

Li: per te e fateino.

C: sei dolcissimo Liam.

Li: lui no.

Em: come no amore? Non lo conosci ancora,non puoi dirlo.

Li: lui male mamma. No bravo.

Il modo serio e convinto in cui lo dice,fa rimanere sia me che Emily senza parole. Non aveva mai detto una cosa del genere,nonostante fosse un po' che Emily avesse questi disturbi. Sinceramente non me lo aspettavo e credo nemmeno Emily.

Em: amore,non devi dire così.

C: non è colpa del fratellino se la mamma sta male.

Li: sì. Coppa sua.

Em: amore lo so che lo dici perché mi vuoi bene,ma sei piccolino adesso per capire.

Li: io ti voio bene e anche Leah e papi. Lui no.

Emily ed io ci guardiamo,ormai incapaci di dire altro: purtroppo per quanto glielo si possa spiegare e davvero troppo piccolo per capire. Non mi sento nemmeno di dargli torto perché è normale che dal suo punto di vista sia così. Cerco però di cambiare subito discorso perché so quanto Emily ci stia male nel sentire queste cose.

C: amore oggi cosa vuoi fare? Vuoi giocare col papà?

Li: sì... pima voio coloare.

C: beh perfetto. Così quando avrai finito,andremo a svegliare Leah con un bacino.

Li: così bua va via.

C: esatto amore.

Gli sorrido,allungando il braccio per pulirgli l'angolo della bocca,dal quale sta per cadere un po' di cioccolata. Si mette subito a ridere ed io con lui,ma non posso non notare che Emily invece è rimasta in silenzio. È concentrata sulla sua colazione,ma so per certo che è ancora ferita dalle parole di Liam.

C: amore... - prendo la mano di Emily - chiami i tuoi oggi?

Em: non lo so... li ho chiamati ieri e so che oggi sono impegnati,quindi magari nel pomeriggio.

Li: camamo nonno e nonna!

C: oggi li chiamiamo amore tranquillo.

Li: faccio disegno nonno.

Em: sei bravissimo amore,so già che gli piacerà.

Li: colori con me?

Em: certo.

Emily gli accarezza la guancia,allungandosi per dargli anche un bacio. Emily non è una mamma come le altre,ma lo è all'ennesima potenza. La fa stare male il fatto che i bambini possano pensare certe cose e inoltre le da fastidio non poter fare più con loro le cose che faceva prima.

Li: papi finito.

C: allora vieni qui che ti pulisci per bene,pasticcione.

Li: no pasticcione.

C: oh sì invece.

Liam continua a dire di no,iniziando a ridere: lo prendo sempre in giro,ma la realtà è che è bravissimo. Tra i due la pasticciona è Leah,ma anche in quel caso non si può non amarla. Liam scende dalla sedia,venendo da me,così gli pulisco bene la bocca.

C: vuoi che ti porto le tue cose qui per colorare?

Li: no,io prendo. Mamma vieni?

C: amore però non fare affaticare la mamma. Se devi prendere tante cose,vengo io.

Em: Colin ce la faccio,non preoccuparti.

C: lo so che ce la fai,ma...

Em: per favore.

Il modo in cui mi guarda e mi prende la mano,mi fa cedere immediatamente. Quello che ha in questo momento non è un piccolo disturbo e i dottori si sono raccomandati di non sollevare nemmeno il minimo peso. Purtroppo sono sempre preoccupato per lei,ma quella che ne soffre di più è lei. Ama farsi vedere forte,soprattutto per i bambini,ma so che ne soffre molto.

C: va bene.

Em: dai amore,andiamo a prendere tutto.

Li: andiamo mamma.

Liam va da Emily,andando a prenderle la mano per portarla con sé nella sua cameretta. Ne approfitto per mettergli i cartoni animati che tanto gli piacciono e gli preparo il piccolo tavolino al centro della sala. Lui e Leah si mettevano sempre lì quando dovevano giocare e fare dei disegni. Sento le voci di Emily e Liam e dopo pochi secondi sbucano dal corridoio. Liam ha in mano i suoi quadernini,mentre Emily gli astucci dove tengono i colori.