Capitolo 1839

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Le: nonno guadda!

B: mamma mia quanta roba... - li aiuta a tenere la borsa - io non la porto a casa. La lascio qui.

Li: no nonno! - gli sorride - Portiamo tutto tutto.

B: no... o porto voi o la borsa.

Le: nonno batta! - gli sorride - Dopo la nonna ti ghida.

B: ahia! Allora devo stare agli ordini mi sa.

Papà allunga le braccia e prende Leah mettendosela sulle gambe e riempiendola di baci. Ormai anche loro sanno benissimo che mamma è sempre pronta a rimettere papà in riga: non so fino a quanto sia positiva la cosa. Colin va a prendergli le scarpe e insieme a papà li aiutano a mettersele.

B: c'è un regalino che vi aspetta a casa.

Li: davvero?!

Le: voglio regalo! Voglio regalo!

C: amore calma. - sorride divertito - Se è a casa di nonno non scappa.

B: eh no anche perché lo sta custodendo la nonna per voi.

Le: cos'è regalo?

B: è una sorpresa piccola curiosona.

Papà le da un piccolo cricco sul naso facendola ridere: Leah era davvero sempre stata impaziente quando si trattava di regali e sorprese. Anche Liam le adora,ma lui ha un indole molto più paziente. Appena Colin e papà finiscono di mettergli le scarpe,loro scattano giù dal divano e vanno verso la porta, dove noi li seguiamo.

B: ehy piccolini... un bacino a mamma e papà?

Le: tatti bacini!

Liam e Leah si buttano su Colin,che si abbassa per poterli baciare ed abbracciare. Adorano andare dai nonni e dagli zii,ma gli dispiace sempre dover andare via e lasciarci,anche se per poco. È quando si rivolgono a me che purtroppo mi sento male per l'ennesima volta.

Li: bacio mamma.

Le: mamma braccio!

Em: amore...

C: vieni ti prendo io così dai un bacio a mamma.

Le: no braccio.

Em: amore mi abbasso io per darti un bacino.

Le: va bene.

L'espressione sul suo viso non è di certo contenta,anzi sembra molto abbattuta. Mi piange il cuore vederla così,anche perché non è abituata ad essere così coccolona con Liam. Il fatto che mi abbia chiesto di prenderle deve essere legato al fatto che non la vedrò fino a domani. Cerco di abbassarmi quanto posso per baciare e abbracciare Liam e quando è il turno di Leah,sento che mi stringe più forte del solito.

Em: amore ti voglio un bene immenso.

Le: anch'io tatto bene mamma. Mi maccheai.

Em: anche voi amore,tanto. Ora andate con nonno.

Le do un ultimo bacio e,dopo aver dato un bacio anche a papà,con un finto sorriso mi allontano andando fino in camera mia. Non voglio che i bambini mi vedano piangere e infatti appena chiudo la porta scoppio a piangere. Mi vado a sdraiare nel letto perché come se non bastasse,inizio ad avvertire un leggero dolore. A differenza delle altre volte però non lo sento tutto questo dolore fisico perché ora ho un dolore più grande. Dopo pochi minuti sento la porta aprirsi e non ho bisogno di voltarmi per capire che è Colin. Sono sdraiata di spalle rispetto alla porta e capisco di sia avvicinato solo quando lo sento sedersi sul letto. Si sdraia dietro di me,facendo scivolare il suo braccio sul mio fianco per poi posare la mano sulla mia pancia.

C: amore...

Basta quella parola detta con quel tono per dimostrarmi che ha capito ogni cosa. Sa benissimo che molte volte preferisco il suo silenzio a tante altre parole che ormai mi dicono tutti a ripetizione. Sento ancora qualche piccola fitta e anche Colin riesce a sentire il bambino.

C: si muove tanto.

Em: non mi fanno male queste.

C: amore non devi piangere.

Em: sono così stanca...

Scivolo via dalla sua presa solo per potermi voltare verso di lui e stringenti di nuovo contro il suo corpo. Infilo il viso nel suo collo e lascio che le sue braccia mi avvolgano: quando mi sento così e piango so che è lui quello che può farmi stare meglio.

C: shh... ci sono io amore. Stai tranquilla.

Mi accarezza i capelli tenendomi stretta lui e trasmettendomi quella sicurezza che dopo tanti anni,non so come faccia ad avere sempre con sé. Non vorrei farmi vedere così da lui perché so quanto lo fa stare male,ma sono arrivata al limite della sopportazione dopo queste due settimane.

C: brava amore,respira e rilassati.

Le sue attenzioni unite al tono pacato e sicuro della sua voce riesce in un paio di minuti a farmi calmare e in questo modo anche le fitte iniziano a svanire. Colin mi accarezza la pancia per poi posare la mano sulla mia guancia,facendomi così abbandonare il suo collo per vederlo negli occhi.

C: non mi piace quando piangi amore.

Mi prende il viso tra le mani,strofinando delicatamente i pollici sotto i miei occhi e poi sulle mie guance riuscendo così ad asciugarmi le lacrime. Vedo solo ora quanto anche i suoi occhi siano lucidi,ma da lui non mi aspettavo nulla di diverso. Mi da un bacio sulla fronte,rimanendo qualche secondo in più con le sue labbra attaccate alla mia pelle.

C: ti va di parlarne?

Em: di cosa dovremmo parlare? Sappiamo già tutto.

C: può farti bene buttare tutto fuori amore e devi farlo con me.

Em: non voglio farlo con te.

C: e perché? - mi accarezza la guancia - Io sono sempre qui per te.

Em: proprio per questo.

Cerco di sollevarsi per mettermi seduta contro la testiera del letto,provando ad a evitare di guardarlo ancora negli occhi. La verità è che mi sento uno schifo in questo periodo e mi sento in colpa non solo verso i bambini,ma anche verso di lui. Sento i suoi occhi che scrutano i miei movimenti,mentre mi da come sempre una mano a sistemarmi meglio.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 10Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora