adesso
Bip bip bip.
Apro gli occhi per un breve istante e li richiudo l'attimo dopo.Bip bip.
Voci confuse.
Voci sconosciute.
Poi d'un tratto un tono caldo e familiare, forse di mia madre, mi chiama, ma sono troppo stanca per aprire gli occhi.Bip bip bip.
Improvvisamente avverto un dolore lancinante alla testa e instintivamente mi portò una mano alla tempia mentre sbatto lentamente le palpebre.
Dove diavolo sono? Cosa sono tutte queste voci?Inizialmente non riesco a scorgere altro che una nebbiolina fine che mi impedisce di focalizzare gli oggetti, ma pian piano prendo il pieno controllo, o quasi, della visuale della stanza in cui mi trovo.
Le mie iridi verdi, iniettate di paura, si spostano da un angolo all'altro della camera, la quale presenta muri bianchi e mobili e finestre del medesimo colore.
Sono troppo disorientata per soffermarmi su certi dettagli.
In condizioni normali noterei sicuramente i fiori sul piccolo tavolo a lato di una poltrona, oppure una porta aperta che mostra l'interno di un'angusta sala da bagno poco illuminata rispetto al resto della stanza.C'è tanta luce. Troppa.
Vedo delle figure sconosciute, poi il volto di mia madre.
Bip bip.
Dio, odio questo suono.
La testa pulsa talmente forte che troverei assordante perfino la soave melodia di un carillon.
Vorrei tanto girare il collo, ma appena ci provo una nuova ondata di dolore si diffonde dal petto fino alla punta dei piedi e una smorfia mi attraversa il viso.Abbasso lo sguardo, per quanto mi è possibile.
Coperte bianche, sono sdraiata su un letto d'ospedale e la mia gamba destra è raccolta da qualcosa, ma sono troppo stordita per capire cosa sia.
La mano che mi sono portata alla testa con cautela incontra una sottospecie di tessuto ruvido anziché la mia pelle. Al collo avverto la presenza di un qualcosa, come un collare, inoltre ho una flebo attaccata al braccio. L'altro arto è immobile all'interno di un gesso.Sposto nuovamente lo sguardo sulle persone che mi scrutano con curiosità e stupore.
Sembra che stiano guardando un pesce volante mangiare un bue.
O ho un aspetto orribile, oppure sono su un astronave piena di alieni che non hanno mai visto una persona.
Nonostante quest'ultimo pensiero sarcastico, sono estremamente terrorizzata e confusa.Bip bip.
Una donna con una divisa candida, presumibilmente un'infermiera, mi si avvicina sussurrandomi qualcosa, a cui però non presto attenzione.
Ma che ci faccio qui? Non riesco nemmeno a captare i miei stessi pensieri.
Percepisco un lieve bruciore al braccio con la flebo e quasi subito la vista mi si offusca.<< Le ho somministrato un sedativo. >> Spiega l'infermiera rivolta a qualcuno fuori dalla mia visuale <<è fisicamente stanca e affaticata, deve riposare prima di poter affrontare il peso del risveglio>>.
Un sedativo?
Avverto uno strano senso di freddezza.
Brividi.
O forse me lo sto solo immaginando?
Le mie palpebre si fanno pesanti, mi sento stanca e sento il bisogno di dormire.
Pochi secondi dopo cado vittima del sonno, avvolta da un'oscuritá immensa.
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ricordi annegati
Mystery / ThrillerTutto inizia quando Hailey si ritrova in una camera d'ospedale, ma, a dire il vero, "tutto" è iniziato molto prima. La ragazza non ricorda pressoché nulla del suo presunto incidente. Presto qualcosa nella faccenda non le torna e decide di andare pi...