infinity

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successe tutto così velocemente.
in pochissimo tempo mi ritrovai a dover scegliere se far star bene lui o me stessa.
scontato che avrei scelto lui.
una cosa mi chiese.
"vediamoci un'ultima volta, succeda quel che succeda, è l'unica cosa che ti chiedo."
vederlo avrebbe solo fatto sì che il mio stato d'animo, da due mesi a sta parte precipitato, peggiorasse ancora di più alla vista di quegli occhi.
così uscimmo.

Venerdì 16 luglio, ore 21.05.
solito posto, il parcheggio dietro la pizzeria dove ci eravamo visti la prima volta due anni prima.
arrivo, come sempre, in anticipo mentre lui si fa desiderare.
21.15
è lì, sta arrivando, si siede accanto a me.
percepisco la tensione, nessuno dei due sembra voler aprire bocca.
poi lui.
"cam, so che è dura ma ti prego, parliamo."
la sua voce trema.
però è sempre così, il fatto che mi capisca sempre, l'unica persona a volermi capire davvero, solo ed esclusivamente lui.
respiro.
"sono qui fe, per te, sono pronta a parlarne."

21.30
ed è qui che inizia il calvario.
federico ed io ci siamo conosciuti per caso.
ricordo ancora quando, ad agosto 2019, andai nella sagra del paese, sapete, quelle sagre rudi, niente di speciale.
non fu un colpo di fulmine.
scoprimmo dopo di avere amici in comune, iniziammo ad uscire con il gruppo, lui al tempo era fidanzato.
sapete, fe ti salta all'occhio, è difficile non notarlo.
i suoi occhi ti chiamano, cercano contatto.
è come se vogliano essere notati.
io li notai.
non fummo mai grandi amici prima di ottobre 2019.
ci conoscemmo dopo, gli scrissi io, avevo bisogno di un consiglio su cosa regalare ad un nostro amico.
lì, lì iniziò tutto.
ci furono dei baci, ma niente di serio per lui, io ero già persa ormai.
non ci fu nulla di ufficiale fino a febbraio 2020 quando finalmente, l'8 febbraio, mi chiese di stare assieme.
durammo relativamente poco per essere dei ventenni, solo 5 mesi, tra cui due in quarantena.
lo lasciai io, stavo male e facevo star male lui.
non persi interesse, anzi, il mio amore per lui cresceva ogni giorno di più, anche da separati.
fede capì la mia decisione, la rispettó e ricordo ancora cosa mi disse.
"cam, ci sarò sempre, lo sai, ti amerò sempre."
lasciai un pezzo di cuore a lui, per sempre.
non finì lì, a dicembre 2020 ci riavvicinammo, ci furuno altri baci.
come ce ne furuno altri a febbraio, aprile e giugno 2021.
ma non ci mettemmo mai più assieme.
era il momento di parlare.

21.40
tremavo, non sapevo cosa aspettarmi da Federico, era imprevedibile quel ragazzo.
riprese a parlare.
"sai perché siamo qui, non capisco nulla con te cam"
prese un respiro e continuó
"sento la tua mancanza ogni giorno, ti penso sempre, quando ci baciamo vado in estasi, ogni tuo tocco, seppur sbagliato, mi rende l'uomo più felice del mondo, ma non possiamo andare avanti così."
è lì, che il mio cuore perse dei battiti.
presi parola io
"sai, lo sento quando mi tocchi, è un tocco sincero, gentile, non vuoi ferirmi. sono due anni che cerco di capire cosa mi hai fatto, cosa il tuo essere così diverso mi ha fatto impazzire"
sento le lacrime bagnarmi la pelle ma continuo, o ora o mai più.
"è così forte, straordinario quello che provo per te da non riuscire a capirlo, non riuscire ad esternarlo a te."
lui mi guarda, lo vedo dai suoi occhi che non se lo aspettava da me.
"cam, così ci facciamo solo male, non posso rischiare di nuovo, non posso ricadere in questa trappola."
una trappola, lo facevo sentire in trappola.
troppo giovane e stupida per realizzarlo.
iniziai a piangere, fede mi abbracciò, cercò di calmarmi ma ormai era andata.
non sarebbe più migliorata la situazione.
andai lì, con la speranza che federico volesse riprovarci e pian piano questa speranza svaniva.
"penso sia meglio allontanarci, cercare di capire che, nonostante tutto, ero il tuo uomo, ma ora ballerai, riderai e vivrai con un altro uomo"
lui però non lo capiva.
non capiva che l'unico uomo che volessi era lui, Federico Chiesa, il mio federico.
il ragazzo che conobbi così naturalmente.
poi la vidi, c'era una lacrima sul suo volto, mi si ruppe il cuore, si spezzò.
era al limite.
mi decisi allora a finire.
"lo sai, il mio cuore appartiene a te federico chiesa, appartiene a te da due anni e apparterrà sempre a te, alla tua dolcezza, simpatia, semplicità. non smetterò mai di amarti, non smetterò mai di pensarti, sarai sempre il mio punto fisso, la mia persona. "
cercai di finire, gli stavo parlando con il cuore in mano.
"spero con tutta me stessa che tu possa trovare una persona che ti capisca, che ti renda le cose più semplici, che ti faccia sorridere sempre e che si innamori del tuo sorriso come lo sono io. sei e sarai sempre solo tu, il mio primo amore."
ed è lì, che si chiuse il capitolo più bello della mia vita, si chiuse con lui, tra le sue braccia.
mi sussurrò all'orecchio.
"ti amerò per sempre camilla giulia verdi, il mio cuore appartiene a te, per sempre."

alle 22.30 federico mi diede una rosa, proprio come fece al nostro primissimo appuntamento, c'era un bigliettino
"a colei che ha reso la mia vita migliore, ti amerò per sempre."

il 16 luglio 2021 iniziai a vivere per lui.

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