Era una calda giornata d'estate ed Harry era appena uscito da scuola, l'utimo giorno era terminato.
Salutò i suoi amici Niall, Liam e Zayn con un'abbraccio augurandogli buone vacanze dato che sarebbero parti tutti nei giorni a venire e si diresse verso la sua macchina nella quale lo stava spettando sua madre Anne.
"Ciao mamma" la salutò Harry con un bacio sulla guancia.
"Ciao Haz, come è andata?" rispose lei iniziando a guidare.
La conversazione continuò nei minuti successivi mentre tornavano a casa.
Appena arrivato a casa Harry corse subito su per le scale verso camera sua dicendo a sua madre che era stanco per la mattinata passata.
Si buttò subito sul letto e cercò di chiudere occhio per addormentarsi ma il caldo afoso lo stava sfinendo e aprire le finestre non servì a nulla.
Dopo divesi tentativi rigisandosi nel letto decise di scendere in salotto e stendersi sul divano per vedere se cambiava qualcosa ma non funzionò.
Anne di solito ogni pomeriggio guardava la tv seduta sul divano e dato che non la vide pensò che fosse andata a lavoro.
Si azò e guardò con la testa nel frigo sperando di trovare qualcosa di rinfrescante ma non trovò niente, i giorni prima si rifiutò di andare a fare la spesa inisieme a sua mamma per colpa degli esami finali quindi Anne non sapeva cosa aveva in mente suo figlio.
Prese le chiavi e uscendo di casa sperò di trovare una gelateria aperta di sabato pur sapendo che quella in cui andava sin da piccolo lavorava 7 giorni su 7.
Appena arrivato tutto sudato in gelateria aprì la porta per entrare e un'ondata causata dal condizionatore acceso lo colpì in pieno ed emise un gemito di approvazione alzando leggermente la testa verso l'altro chiudendo gli occhi.
Appena abbasso la testa e aprì gli occhi e si guardò intorno, i suoi occhi si soffermarono sul bancone.
Un ragazzo dagli occhi azzurri leggermente spalancati, capelli lisci castano chiaro posati leggermente sulla fronte, labbra sottili e bassa statura stava guardando nella sua direzione, Harry ci mise diversi secondi per capire che stava guardando lui.
Abbassò lo sguardo arrossendo e si incammino verso di lui a testa bassa.
Arrivato al bancone rialzò lo sguardo e i loro occhi si scontrarono.
Verde nel Blu.
Blu nel Verde.
Occhi azzurri lo squadrò attentamente e gli sorrise malizioso, cosa che fece voltare lo sguardo in giro ad Harry imbarazzato.
Il ragazzo si schiarì la voce e disse "Come posso aiutarti?".
Harry decise di incontrare di nuovo lo sguardo di quel perfetto sconosciuto che gli aveva rubato il cuore fin da subito e di non distaccarsi più da quel contatto immaginario che con il tempo scoprì essere un'àncora che lo faceva respirare meglio di qualsiasi altra cosa al mondo.
Harry rendendosi conto di esser stato troppo a fissarlo si schiarì la voce pure lui e disse "Ehm...vorrei u-un cono grande tutto fiordilatte, per favore"
Il gelataio annuì continuando a guardarlo e si mise all'opera passandogli la sua ordinazione appena finito.
Le loro mani si sfiorarono e rimasero per diversi secondi a guardarsi con le mani alzate a mezz'aria, finchè Harry si decise e interruppe qual contatto formato non appenasi senti avvampare nonostante la temperatura bassa della gelateria.
Si diressero alla cassa lì di fianco.
"Grazie" pronuncò lievemente Harry non appena sicevette il resto e lo scontrino.
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Do you want more ice cream?
Short StoryLouis/Top/21 Harry/Bottom/17 "Vuoi altro gelato?"Gemette Louis e Harry annuì e si inginocchiò davanti a lui.