ricominciare a respirare

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premessa: sono 3576 parole, non avevo voglia di dividerlo in due parti perciò godetevi questa storiella
-less🦋

Stiles davvero non capiva per quale motivo la sua vita doveva essere un disastro. Aveva perso sua mamma da piccolo e da allora suo padre aveva iniziato a bere, a picchiarlo e dargli la colpa della morte di Claudia. E Stiles allora aveva solo otto anni, così ci aveva creduto, come credeva di meritare tutti quegli schiaffi, quei calci nello stomaco e gli oggetti che suo padre gli scaraventava contro. Gli unici momenti di pace che gli erano concessi, era quando si trovava in compagnia del suo migliore amico Scott, ignaro di quello che succedeva tra quelle quattro mura.
E che non faceva domande sui lividi che Stiles aveva sul volto, sulle braccia, su ogni parte del corpo perché l'amico non aveva vita facile neppure nelle mura scolastiche. Era sempre stato magrolino, pallido, indifeso ed era carne fresca per i bulli che avevano iniziato a tormentarlo in prima media. Avevano iniziato con le parole, dicendogli che sua mamma era andata via perché si vergognava di avere un figlio come lui. Poi erano arrivate le botte che con l'inizio del liceo erano solo peggiorate, quando avevano scoperto del suo orientamento sessuale. Stiles in quegli anni era finito in ospedale dieci volte: per un braccio rotto, le troppe botte che gli avevano causato uno svenimento in cui aveva battuto la testa, una gamba rotta e una lista lunghissima di ossa rotte e lividi. Ma nessuno aveva mai fatto niente perché Stiles era il figlio dello sceriffo di Beacon Hills e Noah Stilinski era un brav'uomo.

Ora Stiles era al suo ultimo anno di liceo, mancavano due mesi e dopodiché se ne sarebbe andato per sempre da quell'orribile cittadina. Passava metà giornata a scuola, tranne per i pomeriggi in cui aveva gli allenamenti di lacrosse, in cui, da quando era riuscito ad entrare in squadra con Scott, era riuscito ad avere un corpo più robusto, anche se non aveva per niente un fisico da modello. Ma a lui andava bene così perché grazie a quello, molte volte era riuscito a difendersi da suo padre. Dopodiché tornava a casa e per fortuna se suo padre tornava il pomeriggio, lo trovava a studiare, riuscendo a rimandare le botte di qualche ora. Dopodiché scendeva per preparare la cena e dopo di essa potevano accadere ben due cose, se suo padre aveva passato una giornata da schifo al lavoro, trovava qualsiasi scusa, per mettergli le mani addosso. Se invece era stranamente tranquillo e stanco - evento molto raro ma non impossibile - Stiles riusciva a correre in camera e rifugiarsi nel suo letto. Erano poche le volte in cui usciva con il suo migliore amico perché ogni volta che accadeva, prendeva il doppio dei pugni. Ma Stiles avrebbe resistito perché aveva fatto domanda per una borsa di studio ad un college di New York e giusto una settimana prima, era stato accettato. Suo padre non ne sapeva niente e non lo avrebbe saputo fino al giorno del diploma, in cui Stiles avrebbe fatto le valigie e con i soldi risparmiati in quegli anni, avrebbe preso l'aereo di sola andata.

Era sabato mattina quando Stiles si ritrovò a camminare per il bosco, suo padre aveva il turno in centrale ma l'aveva chiamato per avvisarlo che sarebbe uscito per allenarsi. Lo sceriffo stranamente non aveva fatto troppe domande, l'aveva solo avvertito che doveva tornare presto per preparare il pranzo. Così il ragazzo era uscito poco prima delle dieci, Scott era fuori per il weekend e lui era stanco di passare del tempo a casa. Aveva preso a camminare lentamente perso nei suoi pensieri, fino a quando non inciampò in una radice sporgente e rotolò per qualche metro. Sentiva tutto il corpo dolorante, i lividi facevano male e ora aveva dei tagli sulle braccia che sanguinavano. Si alzò barcollando leggermente prima di alzare lo sguardo e rendersi conto che si trovava nel punto più alto, in cui si vedeva tutta Beacon Hills. Si avvicinò al dirupo, non aveva intenzione di buttarsi giù, non l'aveva fatto in quei dieci anni e non l'avrebbe fatto ora che era a pochi passi dall'andarsene di lì. L'unica cosa che lo faceva stare male, era il doversi allontanare dal suo migliore amico. Ma era sicuro che si sarebbero visti ancora in un modo o nell'altro, che si sarebbero sentiti tutti i giorni. Sapeva anche che gli avrebbe dovuto dare una spiegazione nel momento in cui non si sarebbe presentato in quella cittadina. Era consapevole del fatto che probabilmente Scott ce l'avrebbe avuta con lui per non averglielo detto prima ma poi l'avrebbe abbracciato e giurato di spaccare la faccia a suo padre. Cosa che Stiles avrebbe impedito, di certo non desiderava avere un migliore amico in carcere, soprattutto se la causa era lui.

os sterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora