"Il vero significato del coraggio è avere paura - e poi, con le ginocchia che tremano e il cuore che batte, fare comunque il salto."
Oprah Winfrey
♫Song: Princesses don't cry - Carys♪
»»————- ★ ————-««È giunto il giorno della prova.
E io non sono mai stata così decisa a combattere.
Questa settimana è stata a dir poco complicata. Ho scoperto un nuovo mondo, un modo per difendersi e uccidere. Drystan mi è stato sempre vicino, eppure il pensiero mio fisso era un altro: Leander. Ho indossato la sua giacca ogni volta che pensavo che non ce l'avrei mai fatta, a ogni livido provocato dall'allenamento, a ogni sospiro e singhiozzo per il pianto causato dallo stress. C'è stato sempre anche se non c'era in carne e ossa, e mai una persona era entrata così nella mia vita. Neanche una, non riesco a comprendere quello che siamo noi due, ma la cosa certa è che siamo uniti da un legame inspiegabile, così profondo che mi manca il fiato anche solo a pensarci. Un colpo di fulmine, credo si chiami, anche perché non mi sono mai innamorata in vita mia. Non so cosa siano questi sentimenti, ma di certo non li devo sottovalutare o reputare come privi di importanza.
Il leader dell'aria è diventato presto mio amico: si è mostrato scherzoso, solare, ma anche serio e molto professionale. Ha la stoffa per essere il capo, ed è bravo nel suo lavoro. Riesce a capirmi, nonostante i nostri sempre presenti battibecchi e il suo modo strafottente di parlare e comportarsi. Ma alla fine ci siamo presi, ed è una delle persone che sa calmarmi di più, e anche lui scioglie il mio ghiaccio. Non come riesce Leander, ma non mi fa comportare completamente da apatica. È stato il mio unico punto di riferimento, forse è anche per questo che me lo sono fatto andare a genio. So che non è solo per questo, ma anche per altro, perché ha un carattere così giocherellone che alla fine ci casco in pieno.
Ho iniziato ad allenarmi fin da subito, impegnandomi e ascoltando con attenzione ogni consiglio che il ragazzo mi dava. Non facevo altro che assimilare e provare, e alla fine mi sono trovata dannatamente bene. Combattere ballando è diventato il mio mondo, sono riuscita a entrare in sintonia subito in questa modalità.
Come arma ho scelto il kindjal: è una spada corta, della categoria delle daghe, ed è sviluppata in Circassia. Ha la lama in acciaio, a doppio taglio, con più scanalature. Il nome significa "il coltello" in russo e turco. Io ne ho due, uno con le rifiniture in argento e l'altro in oro; vi sono anche delle gemme incastonate nel manico, ma non danno fastidio. In quello d'oro sono verdi, mentre quello argento blu. Adoro il modo in cui si adattano perfettamente alla mia mano, come li sento miei, come se fossero il prolungamento del mio braccio. Drystan ha detto che mi devo sentire così, ed è proprio per questo che li ho scelti all'istante. Sono perfetti per me, mi danno un senso di protezione e sicurezza, come se avessi tutto sotto controllo.
Entro nella sala degli Elementi, Drystan vicino a me che ride appena tutti si voltano per guardarmi. A quanto pare manca Ascian. Ascian mi saluta con la mano, contento, Izevel vicino a lui che mangia dei biscotti, golosa. Anche gli altri leader sono presenti, e scorgo Taryn spalancare gli occhi appena il mio superiore si avvicina a loro e fa la sua solita entrata teatrale.
Però io mi soffermo su Leander, e anche lui è paralizzato, fisso su di me. I suoi occhi si specchiano nei miei, ogni parte di me reagisce per la sua presenza. Sorride nel vedere che indosso la sua giacca, inclinando la testa di lato e strizzandomi l'occhio, però si sofferma soprattutto sui miei capelli corvini legati in una coda alta, sui kindjal legati sulla mia schiena e nei foderi, la tuta che indosso molto larga per farmi stare comoda.
Alzo il mento, fiera mentre mi avvicino a faccio un piccolo sorriso, e provo con tutta me stessa a non sciogliermi del tutto, come succede quando lo vedo. Poso una mano sul fianco, tenendo il capo sollevato per non perdere mai contatto visivo con lui, neanche per un istante. Il mio cuore potrebbe esplodere, proprio adesso, corre come un treno impazzito e non si ferma neanche un secondo. Le guance diventano un po' rosse, non posso evitarlo, ma rimango orgogliosa come sempre, giocando con lui e non abbassando del tutto le difese: alla fine a noi due piace punzecchiarci, siamo due tipi intraprendenti se lo vogliamo.
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Vindicta - Un desiderio mortale
FantasiLondra può sembrare tranquilla per le persone che non cercano vendetta. Ma non per tutti è così. Nelle parti più recondite della città, lontana da occhi indiscreti, si cela un'antica scuola: The Vindicta Istitute. Entrarvi non è semplice, non è per...